martedì 30 ottobre 2018
Panasonic Innovation Lab: aggiornamento sulla tecnologia laser
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domenica 28 ottobre 2018
Panasonic lancia un VideoWall Multi-Touch customizzabile
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Panasonic presenta a VISION 2018 Stoccarda una tecnologia all'avanguardia per telecamere industriali
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Panasonic presenta la nuova gamma di Display 4K
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The Factory migliora flusso di lavoro e qualità della produzione video con Panasonic AU-EVA1
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Luca Motta è il nuovo Value Channel Sales Manager di Epson Italia
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giovedì 25 ottobre 2018
Massimiliano Ceravolo: vi racconto cosa abbiamo fatto per 'La Notte della Taranta'
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mercoledì 24 ottobre 2018
Massimiliano Ceravolo: vi racconto cosa abbiamo fatto per la Notte della Taranta
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Massimiliano Ceravolo: strategie e opportunità
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lunedì 22 ottobre 2018
Vimar e Rubner Haus, una partnership che riproduce il comfort in Toscana
In provincia di Arezzo una residenza privata di prestigio si avvale dei concept Rubner Haus e della tecnologia Vimar per portare il massimo comfort ai suoi proprietari.
Vimar e Rubner Haus sono modelli e sinonimi di eccellenza, accomunati dalla capacità di unire l’esperienza pluridecennale nel proprio settore con la continua spinta ad innovare, grazie a costanti investimenti in ricerca e sviluppo e al conseguente impiego di tecnologie all’avanguardia.
Il mix del know-how delle due aziende porta a soluzioni abitative che – dall’involucro esterno agli spazi interni, fino all’impianto elettrico e domotico – sono in grado di rispondere ai più moderni criteri dell’abitare, unendo comfort, tecnologia e sostenibilità ambientale.
L’esempio concreto di questa partnership si può ammirare nelle colline del casentino, in provincia di Arezzo. Qui, in una posizione panoramica privilegiata, sorge una delle ultime realizzazioni di Rubner Haus, una residenza privata che si avvale della tecnologia Vimar per consentire ai padroni di casa di vivere gli spazi interni nel migliore dei modi.
Come sottolineato dall’architetto Fortunato Fognani, autore del progetto, il concept che sta alla base di questa residenza va incontro ai principi della bio-architettura, grazie all’importante contributo di materiali ecologici ed energie rinnovabili. Tecniche costruttive all’avanguardia sono infatti state utilizzate con l’obiettivo di raggiungere il massimo risparmio energetico possibile sfruttando, tra gli altri, la geotermia e il fotovoltaico.
Anche la scelta della serie civile è quindi stata fatta in linea con i principi di ecocompatibilità alla base del progetto. La logica conseguenza è stata quella di installare la serie Vimar Arké, frutto di processi di lavorazione delle placche altamente innovativi e rispettosi dell’ambiente. Ne è un esempio il suo processo di colorazione, che avviene con tecnologia di reticolazione a raggi UV, che si caratterizza per un utilizzo considerevolmente minore di solventi e dà vita a placche con una grande tenuta all’usura.
Così, tanto nelle aree comuni – dove predomina il contrasto tra i toni scuri del pavimento in parquet e i colori tenui degli arredi – quanto all’interno delle camere, Arké assicura un impeccabile controllo dell’illuminazione e un sicuro accesso all’energia, grazie a comandi e prese circondati da placche in versione Classic con finitura in tecnopolimero bianco. La geometria razionale, il profilo lineare e gli angoli netti di questa serie si spogliano da ogni decoro fine a sé stesso definendo un nuovo modello di energia e integrandosi impeccabilmente nel contesto.
Grazie alla sua anima contemporanea, Arké si integra perfettamente in qualsiasi ambiente. In particolare qui, dove gli arredi e le soluzioni di interior design sono stati concepiti per soddisfare le esigenze dell’abitare contemporaneo. La residenza ospita infatti al suo interno arredi di brand internazionali, scelti per il loro stile essenziale ma accogliente, che privilegiano materiali innovativi e la ricerca di soluzioni funzionali e un design senza tempo. Proprio come quello di Arké.
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Panasonic porta il cinema Warner Bros su Blu-ray a casa tua
“Tanti titoli per te” è la nuova promo Panasonic sviluppata in collaborazione con Warner Bros, che prevede l’omaggio di 4 e 7 film in Blu-ray per chi acquista i pack UB820-WB e UB420-WB.
Panasonic lancia la promozione “Tanti titoli per te”: con l’acquisto di un lettore Blu-ray Panasonic PACK-UB820-WB o PACK-UB420-WB, il cliente riceverà in omaggio rispettivamente 7 e 4 film Warner Bros, comprensivi di titoli come “Justice League”, “Matrix” e “Animali fantastici e Dove Trovarli” inseriti direttamente nella confezione.
Home entertainment ai massimi livelli
I lettori Ultra HD Blu-ray Panasonic coniugano design ricercato con prestazioni evolute e sono stati progettati per i consumatori più esigenti che ricercano un’eccellente qualità riproduttiva sia dal punto di vista visivo, sia dal punto di vista acustico.
I player UB820 e UB420 vantano il processore HCX con tecnologie proprietarie di elaborazione delle immagini, in grado di offrire una qualità Ultra HD sorprendente. Entrambi i dispositivi sono dotati di HDR10+, per una riproduzione cromatica in grado di valorizzare tutte le sfumature dei colori, scena per scena, anche in immagini particolarmente buie o estremamente luminose.
Il lettore UB820 è poco più grande del UB420 e presenta, rispetto al fratello minore, l’uscita audio analogica da 7.1 canali ed il Dolby Vision, per una qualità audio ai massimi livelli.
Grazie a questa iniziativa, tutti coloro che, a partire dal 20 Ottobre 2018, acquisteranno un lettore Blu-ray in promozione, riceveranno in omaggio fino a 7 film in Blu-ray della major cinematografica Warner Bros.:
PACK-UB820-WB con 7 film in Blu-ray Warner Bros.: Justice League, Rampage – Furia Animale, Matrix, Tomb Raider, Argo, Quei bravi ragazzi, Pan.
PACK-UB420-WB con 4 film in Blu-ray Warner Bros.: Justice League, Rampage – Furia animale, Animali fantastici e Dove trovarli, Tomb Raider.
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domenica 21 ottobre 2018
Denon AH-D9200, il meglio all’insegna del bambù, alluminio e nanofibre
Denon presenta le nuove AH-D9200, cuffie sovraurali con rifiniti (e pregiati) padiglioni in bambù e cuscinetti in memory foam, affiancati da pelle e speaker in nano fibra.
Le prime cuffie in legno Denon risalgono al 2009 (AH-D7000) e dopo un’esperienza quasi decennale in tale campo il costruttore del Sol Levante introduce un nuovo modello che per prezzo e prestazioni si pone da subito al top.
Si chiamano AH-D9200 e vengono costruite interamente a mano in Giappone, con materiali nobili e inusuali per cuffie di questo livello. Gli eleganti padiglioni in bambù, la lussuosa pelle di prima scelta, gli altoparlanti in nanofibra e i cuscinetti in 3D memory foam rendono le nuove cuffie Denon un riferimento asosluto nella categoria.
La prima particolarità che le distingue da altri modelli anche di pari livello sono i driver custom da 50mm FreeEdge, realizzati con diaframma in nano fibre, che minimizzano le risonanze indesiderate e consentono un suono senza precedenti. Il magnete è in neodimio, con induzione di oltre 1 Tesla, in modo da dare la giusta energia al “motore” che muove gli altoparlanti, installati in alloggiamenti smorzanti anti-vibrazioni in resina che facilitano il movimento dei driver dovuto ai segnali musicali senza che i driver stessi si flettano generando distorsioni.
Le nuove AH-D9200 sono state progettate per l’utilizzo intensivo, grazie alla costruzione ergonomica, alla morbida pelle dei cuscinetti over-ear in memory foam e alla minima pressione laterale che essi esercitano, evitando di generare una critica fatica nell’utilizzo prolungato. Comodità d’uso estrema, quindi, unita alla leggerezza per via della struttura in alluminio pressofuso, entrambi fattori che vengono apprezzati proprio da coloro che ne pretendono un utilizzo costante e duraturo.
Le cuffie vengono fornite con una lussuosa custodia, ideale per riporle dopo l’ascolto; fanno parte della dotazione, inoltre, 2 cavi, uno da 3 mt con connettore da 6,3mm placcato in argento e uno da 1,3 mt con jack da 3,5mm. Entrambi i cavi sono stati sottoposti a estensivi test nella fabbrica Denon di Shirakawa per assicurare la migliore qualità audio e la durata nel tempo. Il cavo placcato in argento da 3 mt con connettore da 6,3mm è più indicato per il massimo della resa con un buon sistema Hi-Fi, mentre quello OFC da 1,3 mt con connettore da 3,5mm è dedicato all’ascolto con un player digitale portatile.
Le nuove Denon AH-D9200 sono in vendita al prezzo di 1.699 Euro.
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TEAC TN-180BT e TN-280BT, la riscossa del giradischi va in Bluetooth
I nuovi giradischi TEAC TN-280 e TN-180 sono la risposta alla crescente domanda dell’ascolto dei vecchi (e nuovi) dischi in vinile. Con la tecnologia Bluetooth, vintage e nuove frontiere viaggiano insieme.
Per riascoltare i vecchi vinili gelosamente conservati assieme a quelli di nuova produzione, è fondamentale dotarsi di un giradischi di ultima generazione, che esalti suoni ed armonie ad ogni giro di puntina. I nuovi giradischi TEAC TN-280BT e TN-180BT con tecnologia Bluetooth adempiono a questo obiettivo e possono essere connessi a speaker e cuffie, per ascoltare la propria musica preferita senza la necessità di componenti hi-fi aggiuntivi e ingombranti. Grazie al motore con trasmissione a cinghia di cui sono dotati e all’amplificatore Phono integrato con uscita di linea per collegarli alla maggior parte dei sistemi audio, i due giradischi TEAC riproducono in modo estremamente chiaro e preciso ogni nota, per un’esperienza d’ascolto unica.
Il TN-280BT (foto sopra e in apertura) è un giradischi wireless a due velocità realizzato con una solida base in legno e piatto in alluminio pressofuso, per riportare l’ascoltatore indietro nel tempo al ritmo dei brani che hanno scritto le pagine più emozionanti della storia della musica. È dotato di uscite RCA in formato analogico Phono e Line, di amplificatore Phono MM integrato e di sistema antiskating per ridurre al minino le vibrazioni. Disponibile nelle versioni nero o noce, è disponibile al prezzo di € 299,00.
Meccanismo a 3 velocità con trasmissione a cinghia, invece, per il TN-180BT (foto), giradischi Bluetooth elegante e sofisticato, capace di riprodurre LP, EP e SP. Dotato di uscita RCA in formato Line o Phono, è anch’esso realizzato con una solida base in legno, piatto in plastica, braccio in ottone e puntina in acciaio inossidabile per solcare con estrema precisione le tracce dei vinili del cuore. Quando è in funzione, il pulsante posto alla base del braccio si illumina automaticamente per segnalare la corretta connessione del giradischi a cuffie o speaker Bluetooth. Disponibile nelle varianti nera, bianca o con finitura ciliegio, è disponibile al prezzo di € 199,00.
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Display frameless e NumberPad, i nuovi Asus ZenBook liberano la fantasia
Asus presenta i notebook premium ultraportatili ZenBook, ZenBook Flip e ZenBook Pro con processori Intel® Core
di ottava generazione, in linea con la filosofia del brand, In Search of Incredible.
Design innovativi caratterizzati da un display frameless NanoEdge con cornice ultrasottile su tutti i quattro lati per una visione senza limiti e un touchpad a doppia funzione NumberPad per una maggiore produttività: eccoli i nuovi notebook premium ultraportatili ZenBook, ZenBook Flip e ZenBook Pro, dotati dei recenti processori Intel® Core di ottava generazione. La nuova line-up incarna lo spirito del brand In Search of Incredible, con una campagna basata sul claim Libera il tuo potere creativo.
I nuovi prodotti presentati includono ZenBook 13 (UX333), ZenBook 14 (UX433) e ZenBook 15 (UX533) – laptop da 13,3, 14 e 15,6 pollici tra i più compatti al mondo – insieme ai convertibili ZenBook Flip 13 (UX362) e ZenBook Flip 15 (UX562). L’innovativo notebook professionale ZenBook Pro 15 (UX580) è ora affiancato dal nuovo ZenBook Pro 14 (UX480): entrambi i modelli incorporano la rivoluzionaria tecnologia Asus ScreenPad, recentemente aggiornata con nuove entusiasmanti funzionalità. È stata anche annunciata l’ultima versione di ZenBook S (UX391FA), la cui batteria ha ora una durata massima di 20 ore.
Eric Chen, Vice-President Asus Corporate, ha dichiarato: “Negli ultimi trent’anni, Asus si è concentrata sulla realizzazione di prodotti innovativi allo scopo di offrire un’esperienza digitale piacevole e fluida. La nostra aspirazione è quella di liberare il potere creativo grazie all’innovazione che coniuga stile ed eleganza con prestazioni e tecnologia d’avanguardia”.
“Siamo entusiasti di lavorare a stretto contatto con Asus nella realizzazione di questa ‘incredibile line-up di nuovi PC con i più recenti processori Intel® Core di ottava generazione”, ha affermato Chris Walker, Vice-President Client Computing presso Intel. “Ottimizzati per una migliore connettività grazie alla tecnologia Wi-Fi Gigabit integrata e prestazioni incredibili, con migliori esperienze di interazione vocale e livelli di durata della batteria senza paragoni, i nuovi processori Intel Core di ottava generazione sono la soluzione perfetta per la nuova gamma ZenBook premium e ultraportatile.”
ZenBook 13/14/15, i più compatti al mondo
ZenBook 13, ZenBook 14 e ZenBook 15 introducono il nuovo display frameless Asus NanoEdge, con cornice ultrasottile sui quattro lati per assicurare un eccezionale rapporto schermo/corpo del 95% e un’esperienza di visione senza bordi. Il design ultra-compatto, che incorpora l’esclusiva cerniera ErgoLift progettata per inclinare la tastiera nella posizione di digitazione più comoda, rende questi notebook i device con l’ingombro più ridotto nella loro categoria. ZenBook 13 e 14 includono anche l’esclusivo NumberPad, un innovativo tastierino numerico illuminato a LED e integrato nel touchpad. I nuovi modelli presentano una ricca gamma di componenti ad alte prestazioni come i più recenti processori quad-core Intel® Core i7 di ottava generazione, ottimizzati Wi-Fi Gigabit per Intel® Wireless-AC 9560, e una scheda grafica NVIDIA® GeForce® GTX 1050 Max-Q.
ZenBook Flip 13 e 15, più ridotti che mai
ZenBook Flip 13 e ZenBook Flip 15 sono notebook convertibili da 13,3 e 15,6 pollici, del 10% più sottili rispetto ai modelli precedenti. Progettati per essere versatili, potenti ed estremamente portatili, ZenBook Flip 13 e ZenBook Flip 15 presentano un display NanoEdge frameless sui quattro lati con un rapporto schermo-corpo pari al 90% che rende lo chassis ancora più compatto, mentre la speciale cerniera ErgoLift a 360° solleva e inclina la tastiera per una posizione di digitazione più comoda. Entrambi i modelli offrono un rapido riconoscimento facciale con Windows Hello, e ZenBook Flip 13 dispone anche del nuovo NumberPad con duplice funzionalità. Sia ZenBook Flip 13 che ZenBook Flip 15 sono dotati dei processori Intel® Core i7 di ottava generazione con Wi-Fi Gigabit integrato per Intel® Wireless-AC 9560. ZenBook Flip 15, inoltre, vanta una scheda grafica NVIDIA® GTX 1050 Max-Q ad alte prestazioni e un display PANTONE® Validated per la riproduzione accurata dei colori (valore Delta-E inferiore a 2 nella versione con display 4K UHD e inferiore a 3 in quella con display FHD). Entrambi i modelli incorporano anche una fotocamera frontale progettata specificatamente per l’uso di applicazioni mixed-reality, per consentire agli utenti di interagire con gli oggetti virtuali 3D nel mondo fisico.
ZenBook Pro 14, touch rivoluzionato con ScreenPad
ZenBook Pro 14 è l’alternativa portatile allo ZenBook Pro 15 da 15,6 pollici, perché entrambi dotati del futuristico ScreenPad, un’innovazione Asus che rivoluziona il modo in cui gli utenti lavorano e interagiscono con il notebook. Il corpo interamente in alluminio è dotato dell’esclusiva cerniera ErgoLift e le sue dimensioni ultra-compatte sono garantite da un cornice ultra-slim che, insieme al display FHD NanoEdge da 14 pollici, offre un’esperienza di visione ampia e avvolgente. Il display è anche PANTONE® Validated per la massima accuratezza cromatica. ZenBook Pro 14 offre il rapido riconoscimento facciale e il supporto integrato per i servizi vocali Windows Cortana e, nei paesi in cui è disponibile, Amazon Alexa.
20 ore di libertà con ZenBook S
ZenBook S è invece il notebook premium ultraportatile da 13,3 pollici con sistema operativo Windows 10 ora aggiornato con componenti per il risparmio energetico che consentono una durata della batteria di 20 ore, cui si affiancano i più recenti processori Intel Core di ottava generazione per performance ancora più potenti. Questi nuovi miglioramenti rendono ZenBook S una scelta ancora più convincente per gli utenti in continuo movimento, offrendo facile portabilità, potenti prestazioni e connettività senza compromessi con un’estrema resistenza, in rispetto ai rigorosi standard MIL-STD-810G di livello militare.
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Panasonic presenta la nuova gamma per la produzione live
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La Videosorveglianza Panasonic di ultima generazione a TAO Sicurezza con Electronic's Time
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NEC Display Solutions lancia la nuova serie V MultiSync per una straordinaria visione large-format
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lunedì 8 ottobre 2018
I Consigli che gli altri non danno. Primi Passi “controcorrente”.. 2018
versione aggiornata al 2018
Uguali o diversi?
Perché su Raspberryitaly siamo diversi? Perché siamo animati dalla passione, e cerchiamo di condividere le nostre esperienze.
Può sembrare una banalità, ma non è sempre così scontata.
Dietro ogni guida, ci sono cose che non tutti riescono a immaginare: settimane, spesso mesi, di prove, di consulti, di studio. Non ci limitiamo a cercare qualche paginetta in rete e prenderne i concetti, proviamo e riproviamo, fino a trovare la soluzione più semplice e appagante per l’utente finale. Sapeste quante guide non vedono mai la luce, o restano in bozza per mesi/anni!
Una guida dovrebbe essere il riassunto della migliore pratica, che sia per esperienza personale diretta o per esperienza della Community, magari elencando le soluzioni emerse da una discussione di mesi nel forum.
Con questa premessa, a volte ci fanno notare che quello che consigliamo è in disaccordo con quello che normalmente viene proposto sul web. Succede perché l’informatica è in continua evoluzione, e a noi la pappa pronta non piace, preferiamo cucinare da noi, fino a ottenere un piatto casalingo, certo, ma genuino. E magari si scopre che la torta fatta in casa a è più buona di quella della pasticceria del paese.
Raccolgo qui, quindi, quelli che sono i nostri consigli, che spesso sono differenti da quelli trovati in rete. Spesso si tratta solo di riuscire a cambiare mentalità, chi ha conosciuto i computer con i computer desktop faticherà all’inizio a sradicare alcuni concetti, mentre chi ha cominciato con i primi pioneristici home computer potrebbe riscoprire antichi approcci…
Come detto poco su, tutto può cambiare da un giorno all’altro, se in disaccordo con i consigli, ditecelo nel forum legato a questa guida, sempre disponibili a rimettersi in discussione!
I Consigli Che Gli Altri Non Danno:
Che distribuzione installo? Parliamone!
Distribuzione Desktop
(tutti consigliano Raspbian) Tutte le guide in rete consigliano Raspbian al primo avvio, che è un ambiente desktop a finestre, simile ai pc da cui l’utente, probabilmente arriva. Va bene per prendere confidenza e fare i primi passi nel mondo Linux, ma poi.. si rischia un grosso fraintendimaneto: pensare che il RaspberryPi sia simile a un PC, solo più economico. E così tutti chiedono perché la navigazione web non è soddisfacente (Chromium è stato aggiunto con Raspbian Jessie con PIXEL, ma va bene solo con Raspberry Pi 3, gli altri modelli, meno potenti, si muovono meglio con Ephifany), perché i filmanti con VLC non sono fluidi (ne parliamo più avanti), perché il dongle usb preso al supermercato non funziona (devono avere la compatibilità con Linux)..
La distribuzione ideale dipende dall’uso che ognuno vuole fare del Raspberry Pi, perché il Raspberry Pi NON è un PC desktop.
Proprio così: l’uso desktop è il meno adatto a Raspberry Pi, anche se la potenza degli ultimi modelli lo rendono possibile, stando a dei compromessi imposti sopratutto dalla poca RAM. Cercate di andare oltre, di capire perchè Raspberry è più adatto a fare da piccolo server, o essere il tramite per cui approcciate il phisical computing o la IA o l’ IoT. Perchè con un pc desktop, queste cose, non le fate.
Distribuzioni Specifiche
Uso mediacenter? Chiosco interattivo? Server? automazione/domotica? Tutto insieme? Moltissimi installano Raspbian e poi, pian piano, approfondendo la conoscenza di questo mondo e lo sviluppo dei loro progetti, scoprono che non usano più nemmeno l’interfaccia a finestre.. gradevole e moderna, ma che spesso il terminale ben usato soppianta molto bene e in modo più spiccio. Se pewr ogni compito specifico c’è una distribuzione più adatta, c’è un motivo, e il motivo è sempre quello sfruttare al massimo le risorse del nostro Lampone, che non dimentichiamo che, se costa almeno 10 volte meno di un comune PC, non può (per forza di cose) essere usato allo stesso modo (un solo OS per fare tutto).
Distribuzioni Esotiche
Questo però non significa “ci metto la distribuzione che voglio”, molti nuovi utenti si lamentano che RaspberryPi non riesce a riprodurre un video in full HD o che è lento , e poi scopri che ci hanno messo esoteriche distribuzioni Linux non studiate per Raspberry Pi, quindi non sfruttano l’accelerazione hardware o consumano troppa RAM ecc..
Perché un novellino di Raspberry Pi dovrebbe mettere Ubuntu Mate come prima distribuzione? O Pretendere a tutti i costi di far girare Android o Windows 10 completo su Raspberry? O pensare che il programma che usa su PC Windows giri bene su un hardware progettato per un altro OS e dal costo di 10 volte inferiore?
Come installo la distribuzione? Io consiglio NOOBS
(spesso si consiglia di scaricare l’immagine della distribuzione) Chi arriva a RaspberryPi, nella maggior parte dei casi si trova al suo primo sistema Linux, magari non ha mai utilizzato le immagini disco, è tutto nuovo, e, ovviamente, sarà spaesato. Con NOOBS scarichi uno zip sul pc, lo scompatti sulla SD, la metti nel RaspberryPi e poi fai tutto da lì. Vantaggi? scarichi e installi in automatico l’ ultima versione disponibile e la versione adatta al tuo modello Raspberry della distribuzione che hai scelto. Se ne scegli più di una, vengono impostate correttamente le partizioni, il multiboot. Hai una partizione di Recovery da cui ripartire se va male qualcosa e visibile da Windows. Svantaggi? La partizione di Recovery ruba qualche decina di Mb di spazio sulla SD, ma è veramente un problema?
Che mediacenter installo? OSMC!
(tutti consigliano Openelec/Libreelec) Perchè non Openelec: la ricercata e paventata ottimizzazione ha portato a avere un sistema molto chiuso, e si possono avere difficoltà nell’installarci su altro software. OSMC ha praticamente raggiunto oramai le medesime prestazioni, ma mantenendo “dietro le quinte” la struttura della Debian, per la massima compatibilità software dell’ uso più generalista.
LiberElec è stato creato da sviluppatori fuoriusciti da Openelec perchè non in linea con la politica scelta, sopratutto riguardo gli aggiornamenti. E’ un progetto giovane, che si impone di rendere immediatamente disponibile ogni nuova versione (fino a ora questo ha prodotto il proliferare di bug per mancato testing).
Quale modello di Raspberry Pi scelgo?
(Consigliare il modello più potente è sempre la scelta migliore?) No, non lo è. Ancora con convinzioni figlie dell’ ambiente PC: “la mia CPU ha più Ghz della tua”, “Più potente è, meglio è”…
Anche questa è una delle domande che più si leggono nell’ambiente. In realtà è molto più semplice di come si immagina chi la pone: ci sono in pratica solo 2 modelli tra cui scegliere: Raspberry Pi Zero o Raspberry Pi 3B+.
Il primo è più piccolo, più economico, ma naturalmente meno potente. Questo però gli consente di consumare pochissimo e lo rende particolarmente adatto per le implementazioni a batteria o portatili o indossabili..
Il Secondo è il modello di riferimento, il più potente Raspberry che possiate comprare, ma consuma certamente più dello Zero (che non significa che vederete la differenza sulla bolletta elettrica: si parla di una manciata di euro di consumo annuo 24h/24h; significa che se dovete alimentarlo a batteria o con pannelli fotovoltaici, la differenza è rilevante).
Esistono Raspberry Pi non originali?
(Qualcuno è convinto che ci siano in giro Raspberry Pi copiati, e chiede come riconoscere gli originali) Strana convinzione comune, è che ci siano in vendita modelli identici ai Raspberry Pi originali, ma “copiati” e non originali: letteralmente contraffatti con tanto di lampone riprodotto. Beh, non è così. Raspberry Pi 3 è realizzato da grandi colossi dell’ elettronica su licenza della Fondazione Raspberry Pi, e alcuni esemplari oggi sono prodotti anche in Cina. Questo forse ha fatto nascere il falso mito dei “Raspberry Pi non originali copiati dai cinesi”, come più o meno capita con Arduino (che invece è open hardware e quini chiunque lo può realizzare). Niente di tutto questo, i Raspberry riportano i marchi di RS Components, Farnell, Allied Electronics, Element 14, e le indicazioni della licenza dalla Fondazione.
La Fondazione Raspberry Pi è un ente di beneficenza, non una multinazionale che punta al profitto. Nemmeno i cinesi sono riusciti a produrlo a un costo inferiore. Naturalmente ci hanno provato, e hanno realizzato macchine simili, ma certo diverse, come gli Orange Pi, Banana Pi, ecc e le varie schede che puntano a battere il Raspberry Pi in potenza (UDoo, ODroid, Pine64 ecc), ma in tutti questi casi, parliamo di prodotti differenti, non di Raspberry Pi non originali. Puoi contraffare una borsa di Gucci, che costa 14 euro tra materiale e mano d’opera, ma viene venduta a 1400 per il marchio, non puoi contraffare un Raspberry Pi che viene realizzato con lo scopo di avere il prezzo di vendita il più basso possibile.
Per quanto riguarda Raspberry Pi Zero, invece, visto il prezzo davvero risicato (ricordo che si parte da 5$) questi produttori non erano interessati, vista la fetta assai piccola del loro guadagno. Così lo produce direttamente la Fondazione Raspberry Pi in Galles, negli stabilimenti della Sony. Con tutte le difficoltà del caso (non ha disponibilità totale dell’impianto, che normalmente produce i prodotti Sony; La Fondazione è un ente benefico e non un colosso di produzione elettronica), che limitano la produzione, e hanno causato il limite di acquisto a 1 pezzo.
Quale Monitor?
(TV, TV analogica, Monitor HDMI, Monitor VGA, Monitor DVI, LCD su GPIO, Monitor ufficiale Raspberry Pi). Queste sono le tipologie di display (e abbiamo tralasciato i vari display LCD/OLED/matrice di LED) che si possono collegare con successo a Raspberry Pi. Anche a questa domanda la risposta è sempre la stessa: dipende dall’utilizzo che si vuole farne. Ma vediamole più in dettaglio:
- – le soluzioni HDMI sono praticamente indolori
- – quelle VGA o DVI richiedono adattatori, e la situazione è già più delicata, siccome questo tipo di conversione non è così semplice, non tutti funzionano su Raspberry Pi.Essendo che la catena monitor-cavo-adattatore ha 3 variabili, non è detto che l’adattatore che funziona a un vostro amico con Raspberry Pi, funzioni anche a voi che avete un cavo e un monitor diversi dai suoi.
- – quelle su GPIO sono le più complicate: occorre un driver, e su Linux i driver non si installano lanciando un comando; devono essere inseriti nel kernel. Questo comporta anche la ricompilazione del kernel, che andrà ripetuta ogni volta che viene aggiornato. Non proprio alla portata dell’utente non esperto. Per ovviare, solitamente i produttori offrono una o più immagini di distribuzioni già modificate con il loro driver inserito nel kernel, ma spesso non le mantengono aggiornate e, soprattutto, si limitano a Raspbian o magari Retropie, difficile trovare altre distribuzioni.
- – Il display ufficiale è la scelta più immediata: usa la porta dedicata sul Raspberry, i driver sono già inclusi in Raspbian e nelle distribuzioni più diffuse.
Ci gira Netflix, Sky, Mediaset Premium, Amazon Prime, DAZN?
(Spesso nemmeno ci si pone la domanda, si dà per scontato che sia così) Ma così, non è. E spesso si dà per scontato che sia normale accedere a contenuti video criptati utilizzando un browser, che gira su una interfaccia basata a finestre. Perché? Ci servono le finestre per vedere Netflix? Ci serve un browser (letteralmente “colui che naviga”) per seguire dei programmi TV? In realtà no, ci serve accedere al flusso video, e dimostrare di avere i diritti di visione. Tutto il resto, è superfluo per visionare questi contenuti. Ma queste piattaforme video necessitano di proteggere i loro contenuti, e lo fanno tramite i DRM, e i DRM non vanno molto d’accordo con l’Open Source. Perché funzionino occorre una completa implementazione dei DRM, dal sistema operativo o perlomeno dal browser. Su Raspberry Pi non esistono browser non open source, quindi nessuno che abbia il supporto DRM integrato. Quindi niente contenuti che siano leagti a queste protezioni, anche se avete pagato l’abbonamento e avete tutti i diritti di visione! Qualche soluzione la si sta comunque cercando, vedi la discussione dedicata sul forum.
Come lo comando da remoto? Anche qui, vediamo
(tutti consigliano VNC + SSH) Il mediacenter lo comanderò con il telecomando o apposite app, i server via Samba, FTP, interfacce web, app specifiche. Spesso VNC è più scenico che utile e SSH è invece indispensabile e utile in qualsiasi utilizzo, con compiti dal solo accesso di servizio al controllo completo.
Telnet o SSH? Mosh!
(tutti consigliano SSH) SSH è l’evoluzione di Telnet, rendendo criptata (e quindi sicura) la trasmissione dei dati. Io consiglio Mosh (MObile SHell), che è l’evoluzione ancora poco conosciuta di SSH, in più aggiunge supporto per le reti mobili, wifi e roaming: la connessione non cade se si passa da una all’ altra, e consente di avere sezioni aperte anche se uno dei due terminali si scollega o si spegne. (esempio: mi connetto via mosh dal cellulare usando la wifi di casa, lancio un comando che richiede tempo, tipo il wget di una distribuzione Linux, stacco tutto e esco di casa. Quattro ore dopo, mi ricordo, mi connetto in 3G dal lavoro, ritrovo la mia connessione che mi aspetta, che mi indicherà magari che wget ha concluso).
L’operatività resta la stessa, cambia solo quello che ci sta sotto..
Visto che ci siamo, tutta la rete consiglia di usare Putty, su Windows, per le connessioni SSH. Una tristezza assoluta come solo un programma Windows di decine di anni fa può essere. Io consiglio invece MobaXterm, molto più semplice per chi è poco pratico (si ricorda ip e utente, SFTP grafico integrato per copiare facilmente i file sul Raspberry) e anche per chi è più pratico (Server X11, remote desktop, supporto Mosh, ecc..)
è portabile e disponibile in versione gratuita.
Quale Webserver? NginX!
(gli altri consigliano Apache) Apache è senza dubbio un webserver molto usato, ma su Raspberry, al solito, è meglio stare i più leggeri possibile. NginX si rileva quindi la scelta migliore… Secondo noi.
Quale libreria per comandare il GPIO? GPIO Zero!
(gli altri consigliano WiringPi o Rpi.GPIO) Una delle priome cose che si chiede chi si avvicina al Raspberry Pi e alla sua programmazione è “come facccio a comandare i pin del GPIO?”. Allora fa un giro in rete, e ne esce con il mal di testa. Molte librerie, numerazioni diverse, necessità di accedervi come Super User, sistassi non intuitiva. Da un po’ di tempo, esiste la soluzione, pure preinstallata in Raspbian: GPIO Zero. A dispetto del nome, non serve solo per Raspberry Pi Zero. lo “Zero”, in questo caso, significa “Zero fronzoli, zero complicazioni inutili”. Ed è proprio così. Chi impara ora DEVE imparare a usare GPIO Zero, si risparmierà molti grattacapi! Purtroppo le altre guide in rete sono poco più che copia e incolla o adattamenti dei soliti vecchi esempi dati dalla Fondazione o dal produttore dell’ hardware di turno.
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LG alla Games Week con i nuovi monitor 34” Serie Ultragear
LG Electronics ha partecipato all’ottava edizione della Milan Games Week presentando i monitor PC GK950G e GK950F da 34”, dotati di aspect ratio 21:9 e frequenze di refresh fino a 144Hz.
In occasione della più importante manifestazione italiana dei videogiochi, per LG è stato il momento ideale per presentare e far provare ai visitatori i nuovi monitor della linea UltraGear, per la prima volta in Italia dopo il lancio all’IFA di Berlino.
Insieme al già noto monitor Quad HD GK850G da 32”, sul quale è stato possibile giocare a PES 2019 o muoversi nell’universo fantascientifico di Zone of the Enders: The 2nd Runner Mars, gli appassionati hanno dunque sperimentato nuovi livelli di immersione nel gioco offerti dalle due novità UltraGear: i monitor PC 21:9 Gaming Quad HD, GK950G e GK950F con diagonale da 34”.
Come sottolinea lo stesso claim della serie – Stop Dreaming, Play Reality – questi display sono dedicati ai gamer di ultima generazione che sono alla ricerca di esperienze di gioco sempre più realistiche e di tecnologie all’avanguardia, che permettano loro di ottenere dei vantaggi competitivi sui loro avversari grazie ad un’azione di gioco coinvolgente e di qualità superiore. Le nuove soluzioni UltraGear si caratterizzano, infatti, per performance di alto livello, qualità visiva e velocità nella frequenza di aggiornamento delle immagini.
Il GK950G è un monitor curvo da 34” con schermo UltraWide antiriflesso, aspect ratio di 21:9 e una risoluzione Quad HD, pari a 3440×1440 pixel, che copre il 98% dello spazio colore DCI-P3. Implementa la tecnologia Nano IPS, classica retroilluminazione LED con particolari nanoparticelle per aumentare la luminosità di picco e la precisione nella riproduzione dei colori. Il tutto in un monitor adatto a tutti gli angoli di visione e con un design borderless sui quattro lati, perfetto per la connessione di più display. Tra le principali funzioni gaming, la tecnologia nVIDIA G-SYNC
e l’elevato refresh a 100 Hz (con overclock a 120 Hz), che eliminano gli effetti di tearing e stuttering, riducendo la latenza di input (Input latency) e offrendo un’esperienza di gioco fluida e senza interruzioni. La funzionalità DAS (Dynamic Action Sync) minimizza anche il ritardo di input lag. Il modello è dotato, inoltre, della retroilluminazione Sphere Lighting di LG, che conferisce all’ambiente di gioco un’atmosfera ancora più emozionante e personalizzata.
Il secondo monitor, invece (GK950F), ha caratteristiche simili ma si differenzia, però, dalla prima proposta per l’implementazione della tecnologia AMD Radeon FreeSync 2 e per una frequenza di aggiornamento più veloce, da 144Hz, che consente di visualizzare le immagini sullo schermo senza alcun ritardo. Gli oggetti vengono riprodotti con grande nitidezza e le sessioni di gioco si fanno più naturali, con una visione fluida anche degli elementi più dinamici e in rapido movimento.
“La passione per il gaming si sta diffondendo sempre di più, è una realtà in continua crescita e in rapida evoluzione, con un pubblico che ha aspettative sempre più alte. La tecnologia deve stare al passo con un universo che richiede versatilità, qualità visiva elevata, alte prestazioni, esperienze di gioco sempre più vicine al reale. La linea UltraGear di LG nasce proprio per rispondere in modo puntuale a queste esigenze”, ha dichiarato per l’occasione Nicola Micali, Business Solutions Product & Marketing Manager di LG.
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“Via Watt 16”: con la sitcom BTicino spiega alle famiglie i vantaggi della casa smart
BTicino crea Via Watt 16, una sitcom in stile documentaristico per raccontare con ironia le diverse funzionalità di Living Now e degli altri prodotti connessi dell’azienda.
Una “modern family” all’italiana composta da padre, madre e figlia adolescente, che affronta la vita di tutti i giorni e le piccole sfide familiari con l’aiuto delle funzioni intelligenti della nuova serie connessa Living Now with Netatmo. Questo è il filo conduttore di Via Watt 16, la nuova sitcom in stile mockumentary (falso documentario) lanciata da BTicino sui propri canali social per raccontare, con un linguaggio attuale e un tono ironico forte e dissacrante, le possibili applicazioni della nuova linea di prese e interruttori che unisce il meglio della ricerca estetica alle più avanzate tecnologie smart.
Suddivisa in 12 puntate da due minuti circa, Via Watt 16 presenta situazioni fittizie attraverso l’artificio del linguaggio documentaristico, coinvolgendo lo spettatore nelle vicende dei personaggi, estremamente caratterizzati, e nelle soluzioni inaspettate offerte dalla linea Living Now, vera co-protagonista dell’intera storia.
“Il progetto Via Watt 16 nasce dall’esigenza di raccontare, intrattenendo, le diverse funzionalità di Living Now e degli altri prodotti connessi BTicino” ha dichiarato Luigi Caricato, Direttore Comunicazione Esterna Gruppo BTicino. “Abbiamo deciso di utilizzare il linguaggio della sitcom per parlare a un pubblico diversificato e, al tempo stesso, raggiungere un target più giovane, abituato a utilizzare app e funzioni avanzate, come quelle della nostra nuova serie”.
Il progetto multimediale, ideato e realizzato da Social Content Factory, la videostrategy company di The Story Group – Nati per Raccontarti, con il contributo della Buoncostume (il collettivo di autori, attori e registi che ha dato vita a serie di successo come Camera Cafè), è online sui canali Facebook, YouTube e Instagram TV di BTicino. Nella prima settimana di programmazione, Via Watt 16 ha raggiunto un pubblico di circa 350.000 persone. L’ultima puntata sarà pubblicata il 5 dicembre.
https://www.youtube.com/user/bticinotv
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domenica 7 ottobre 2018
Subwoofer Cardioide QSC KS212C nominato per il prossimo 2019 TEC Award
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HT receiver Denon: la X del nome è simbolo di eccellenza
Si rinnova la gamma medio-alta di receiver HT Denon: con i nuovi AVR-X3500H, AVR-X4500H e AVC-X6500H, arrivano performance senza compromessi e grande versatilità.
“X” come Xcellent performance & Xcellent usability, le linee guida che hanno inspirato la progettazione dei nuovi amplificatori HT Denon AVR-X3500H, AVR-X4500H e AVC-X6500H. Prestazioni eccellenti in rapporto al prezzo, set-up semplice ed estremamente intuitivo, connettività ampia e funzioni network avanzate comunque aggiornabili.
Il più alto in grado AVC-X6500H è un amplificatore senza la sezione tuner e si colloca appena sotto il top di gamma AVC-X8500H, considerato una delle migliori elettroniche AV in commercio. La prima novità riguarda le sezioni di potenza, che con 205W per 11 canali su 6 ohm e stadi di potenza discreti a larga banda DHCT consente l’interfacciamento con sistemi di speaker di ogni livello e grado.
L’AVC-X6500H è capace di decodificare qualsiasi streaming multicanale: Dolby Atmos (5.1.2, 5.1.4, 7.1.2, 7.1.4, 9.1.2); DTS:X, Dolby True HD e DTS HD Master; Dolby Digital; Digital EX; Dolby Pro Logic IIx; DTS; DTS-ES; DTS NEO:X 11.1; DTS 96/24, DTS:X e Auro-3D.
Per il comparto multimediale, poi, sono disponibili numerose opzioni, tra cui il Wi-Fi a doppia antenna, Ethernet, Bluetooth e poi streaming Airplay e DLNA. Riguardo la compatibilità con i file audio, l’ampli Denon è in grado di riprodurre brani DSD (2,4/5GHz), AIFF, WAV, FLAC, ALAC. La sezione video non è da meno, con upscaling a 1080p e 4K Ultra HD, ingressi HDCP 2.2, 4K Ultra HD60, 4:4:4: risoluzione colore, HDR, BT2020.
L’AVC-X6500H può essere gestito in tutto e per tutto, zone comprese, dalla Denon Remote app, mentre dalla app Denon HEOS le 3 zone del sintoamplificatore seppure viste separatamente, vengono gestite come una unica zona HEOS.
Il fratello minore AVR-X4500H è, invece, un sintoamplificatore vero e proprio e porta numerose novità rispetto al modello che lo ha preceduto. È, infatti, un ampli da 11.2ch e 9 sezioni finali da 200W su 6 Ohm, con una costruzione semplificata rispetto all’AVC-X6500H ma uguale potenza di elaborazione: le capacità di decodifica e di gestione, sia dal punto di vista audio che video, rimangono sostanzialmente le stesse, come anche la funzione HEOS, mentre è inferiore il numero di ingressi e la versatilità in generale.
Ottimo compromesso per chi non ha bisogno di elevata potenza, infine, è l’AVR-X3500H, che dispone di molte innovazioni rispetto al modello che manda in pensione. Dalla sua ha 7 canali amplificati, con decodifica Atmos e DTS:X e parco ingressi notevolmente ampliato, oltre ad una potenza di 180W su 6 Ohm. Per la connettività troviamo sia il Bluetooth che il Wi-Fi (adesso fino a 5 GHz con doppia antenna orientabile) e funzioni BT con auto power-on; a chiudere ci sono Wi-Fi con set-up guidato, condivisione della connessione per iOS e funzione WMM (wireless-multimedia) e AirPlay.
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Soluzioni per la climatizzazione Panasonic, il meglio per le future home
Con le ultime soluzioni studiate per la climatizzazione residenziale, Panasonic continua la celebrazione dei propri 100 anni di storia puntando ancora il focus sulle Future Home e le tecnologie all’avanguardia.
Panasonic ha sfruttato l’importante piazza dell’IFA per mostrare la propria filosofia ispirata al principio “A Better Life, A Better World” e, grazie anche ai 100 anni di storia vissuta sempre all’avanguardia nella tecnologia, ha concentrato il messaggio destinato ai consumatori sulla Future Home e sulle tecnologie IoT, che stanno cambiando le nostre vite.
Tra i prodotti presentati e dedicati all’uso efficiente dell’energia nelle abitazioni, vi è Aquarea All in One (foto sopra), la pompa di calore split Panasonic progettata per il riscaldamento, il raffreddamento e la produzione di acqua calda sanitaria.
I sistemi di controllo sono un altro importante focus per Panasonic, che con l’app Aquarea Smart Cloud dimostra quanto sia facile per l’utente finale gestire da remoto – mediante telefono cellulare o tablet – la propria pompa di calore Aquarea. Sono possibili, anche in maniera programmabile, l’accensione e lo spegnimento dell’unità, l’impostazione della temperatura ambiente e di produzione dell’acqua calda sanitaria; inoltre, è consentito tenere sotto controllo i malfunzionamenti e avere visione, su diverse basi temporali, dei consumi energetici.
Continua, inoltre, la produzione dell’elegante gamma di climatizzatori Etherea, che, per l’alta efficienza energetica e l’innovativa tecnologia proprietaria di purificazione dell’aria Nanoe, ha ricevuto dall’associazione tedesca dei consumatori “Stiftung Warentest” il premio come miglior prodotto dell’anno.
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Hoover AXI 14KG, lavatrice dei record per chi vuole di più
Hoover AXI 14KG è dotata di sistema TED e prima in classe energetica ed è capace di dialogare con gli utenti, nonché di garantire una maggiore cura dei capi grazie alla capienza record.
Intelligente, capiente ed eco-efficiente, Hoover presenta un modello evoluto di AXI, la lavatrice dei record che punta a rivoluzionare il settore del washing. Tutte le peculiarità di AXI si legano perfettamente al payoff “Born Innovative” del brand e ai valori che lo sostengono: in questa versione top di gamma, oltre all’Intelligenza Artificiale che comprende le abitudini dei consumatori, AXI è infatti dotata dell’esclusivo sistema TED e della Direct Voice (exploring new solutions), di un’elevata capacitò di carico e di una classe elevata di efficienza energetica per incontrare le esigenze dei consumatori (bespoke care) e offre uno stile esclusivo e sofisticato, pensato per soddisfare le aspettative dei consumatori più attenti ed evoluti.
Il modello di AXI presentato all’ultima edizione di IFA – e configurato per conseguire l’eccellenza in quattro diverse categorie – pone l’azienda italiana ai vertici assoluti del mercato, confermando la capacità del brand di offrire soluzioni eccellenti, garantite da tecnologie all’avanguardia e abbinate ad uno stile unico.
La prima caratteristica da mettere in evidenza del nuovo modello è il sistema TED, che permette il riconoscimento dei tessuti e delle macchie, e grazie all’app dedicata fornisce consigli su come effettuare i lavaggi; la seconda feature è la possibilità di attivare tutti i comandi della lavatrice con la Direct Voice, che permette all’utente di godere delle funzioni della macchina in totale relax e con estrema facilità grazie al semplice uso della voce.
La terza peculiarità è la capienza di carico fino a 14 kg, che permette il raggiungimento di elevati standard non solo quantitativi ma anche qualitativi del lavaggio, con un considerevole aumento delle prestazioni dovuto al fatto che i capi vengono trattati in un ambiente più spazioso dove meccanica, acqua e detergente agiscono più efficacemente. Infine, AXI si posiziona tra le classi di eccellenza per risparmio energetico e silenziosità: la classe energetica A+++ -80% rappresenta, infatti, la top quality per gli elettrodomestici eco-efficienti e garantisce il miglior risultato a fronte di un minor consumo di energia.
“Presentiamo un prodotto in grado di stabilire ben quattro record, che pone Hoover ai vertici dell’innovazione e delle prestazioni nel settore del washing” afferma Aldo Fumagalli, Head of Washing Appliances Business Sector and Connectivity di Candy Group. “La nostra continua ricerca di nuove soluzioni e di applicazioni in grado di cambiare radicalmente il modo in cui i consumatori del futuro dialogheranno con gli elettrodomestici, ci ha portato a sviluppare questo prodotto straordinario ricco di funzioni all’avanguardia”.
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