giovedì 23 gennaio 2020

Mini UPS per Raspberry Pi by Ippogrifo

Premessa: Questa guida è opera dell’utente Ippogrifo, e nata da una costruttiva discussione sul forum.raspberryitaly.com, io la pubblico per suo conto.

Zzed

Mini UPS per Raspberry

Un Ups per alimentare un Raspberry Pi, anche se mini, può essere utile, anche se occasionalmente.

Quello acquistato da me, tra i tanti modelli commerciali, è stato in grado di alimentare, prima dello spegnimento, il mio Pi 4 (1GB di RAM) per molte decine di minuti, tempo variabile in funzione del carico complessivo, provandolo con il SO su SD e successivamente su SSD (quindi un SSD collegato ed alimentato da una delle due porta USB classe 3). Nel mio caso l’autonomia riscontrata con la sola alimentazione da batteria è:

  • Con Rpi4 + SD = circa 55 minuti
  • Con Rpi4 + SSD = circa 40 minuti
NB: la batteria deve essere carica al 100%

La tempistica è dovuta all’intervento del sistema di protezione integrato che, per evitare la scarica profonda della batteria LiPo, spegne tutto.

Questo però comporta lo spegnimento forzato del Raspberry Pi, senza, cioè, che gli sia stato inviato il comando di shutdown. Cosa non auspicabile, specialmente quando il Raspberry Pi lavora in ambienti non presidiati.

E’ sorta quindi la necessità di dotare il mio modulino UPS con sistemi di controllo che possano comunicare al Raspberry il valore della tensione di scarica della batteria, in modo tale da programmarne la fase di  shutdown e il conseguente, successivo “reale” spegnimento.

Il modulino UPS presenta tre caratteristiche:

  • un piccolo pulsante per il controllo dello stato di carica della batteria tramite quattro LED;
  • un interruttore ON/OFF che toglie l’alimentazione da 5V alle porte USB di uscita;
  • quando l’interruttore è in posizione ON, non “vedendo” un carico, si porta in una sorta di modalità di risparmio energetico.

Quest’ultima condizione non permette ad un Raspberry Pi, mandato correttamente in shutdown, di riaccendersi al ritorno dell’alimentazione principale (i 5V dall’alimentatore). Per riattivare il Lampone (o qualunque altro carico) è necessario spostare l’interruttore su OFF e successivamente riportarlo su ON. Cosa non fattibile in ambienti non presidiati.

La soluzione al punto 3 è quella di utilizzare un interruttore elettronico posto in serie all’uscita a 5V dell’UPS che venga controllato dal Raspberry  Pi per lo spegnimento (dopo il corretto shutdown) e dal ritorno dell’alimentazione principale (i 5V dall’alimentatore) per la riaccensione. Per questo l’interruttore ON/OFF a bordo dell’UPS dovrà essere spostato e rimanere nella posizione ON.

 Il segnale di spegnimento viene inviato dal Raspberry Pi all’interruttore elettronico dal GPIO17 (nel mio caso); affinché ciò avvenga è necessario inserire alla fine del file /boot/config.txt la stringa:

dtoverlay=gpio-poweroff,gpiopin=17.

Questo fa si che alla fine della fase di shutdown il GPIO17 si porti a livello HIGH, forzando lo spegnimento.

Lo stato di ON dell’interruttore elettronico avviene in due fasi:

  • al ritorno dell’alimentazione principale (i 5V dall’alimentatore) viene attivato il circuito di “TRIGGER” che simula la pressione del pulsantino di controllo dello stato di carica della batteria facendo si che all’interruttore (che si trova in posizione ON) si presenti la 5V;

  • l’interruttore elettronico, collegato a valle dell’interruttore, “vede” i 5V in ingresso e commuta su ON, alimentando così il nostro Raspberry Pi.

Un modulo INA219 che misura tensione e corrente di carica/scarica della batteria, comunica al Raspberry Pi, tramite protocollo I2C, i valori letti di tensione e corrente ogni X secondi (valore modificabile sul SW di controllo che “gira” sul Raspberry). L’INA viene alimentato a 3,3 V da un apposito convertitore  che da 5V porta la tensione a 3,3V (l’ingresso 5V del convertitore è connesso insieme a quello dell’interruttore elettronico per motivi di contemporaneità).

Il valore di tensione di batteria con cui programmare lo shutdown è impostabile sul software di controllo: quando il valore misurato è più basso di quello impostato, viene inviato il comando di shutdown, al termine del quale, il GPIO17 si porta HIGH (con conseguente spegnimento del Raspberry Pi).

Un LED, controllato dal GPIO4, indica, lampeggiando, l’esecuzione del software di controllo il cui avvio avviene in background tramite il comando inserito alla fine del file /etc/rc.local.

Lo schema elettrico e a blocchi funzionali sono visibili rispettivamente nei files: Schema_Elettrico_Switch.jpg – SCHEMA_BLOCCHI_UPS.png.

Particolari costruttivi/assemblaggio e punti di collegamento sono visibili nei files:

  • Assieme_UPS+Switch.jpg
  • jpg
  • jpg
  • jpg
  • Assieme_UPS+RPi4

Il software di controllo non è certo ottimizzato, ma per il mio uso è sufficiente; “girando” in bakground tutte le istruzioni di print potranno essere eliminate o commentate.

Codice:

#!/usr/bin/env python
# -*- coding: utf-8 -*-
#
#  UPS.py
#
# #

from ina219 import INA219, DeviceRangeError
from time import sleep
from gpiozero import LED
import os

led_blu = LED(4)           # GPIO 4
ina = INA219(shunt_ohms=0.1, max_expected_amps = 3.15, address=0x40)
ina.configure(voltage_range=ina.RANGE_16V, gain=ina.GAIN_AUTO, bus_adc=ina.ADC_128SAMP, shunt_adc=ina.ADC_128SAMP)

def read_ina219():
   try:
      v=(ina.shunt_voltage())
      i_battery=(ina.current()) / 1000
      v_battery = ina.voltage()
      if v_battery < 3.30 and i_battery < -0.1:
         os.system ('shutdown -h now')
      print('Shunt Voltage: {0:0.2f}mV'.format(v))
      print('Battery Current: {0:0.2f}A'.format(i_battery))
      print('Battery Voltage: {0:0.2f}mV'.format(v_battery))
      w=v_battery * i_battery
      print('Power: {0:0.2f}W\n'.format(w))
   except DeviceRangeError as e:
      # Current out of device range with specified shunt resister
         print(e)

while 1:
   read_ina219()
   led_blu.toggle()
   sleep(0.5)

Per installare la libreria dell’INA219, digitare nel Terminale:

sudo pip install git+git://github.com/chrisb2/pi_ina219.git

che installa la libreria e le sue dipendenze. Link utile: https://github.com/chrisb2/pi_ina219.

E’ una libreria interessante e completa in grado di configurare tutti registri dell’INA219.

Fotografie ad alta risoluzione:

https://i.ibb.co/6DsgqJw/Schema-Elettrico-Switch.jpg

https://i.ibb.co/vXWQcSb/Switch-INA.jpg

https://i.ibb.co/z754jS8/SCHEMA-BLOCCHI-UPS.png

https://i.ibb.co/HnF2pfg/Particolare-2-UPS.jpg

https://i.ibb.co/3778BFT/Particolare-1-UPS.jpg

https://i.ibb.co/T10bxQ8/Particolare-3-UPS.jpg

https://i.ibb.co/ZKNCNjq/Particolari-UPS.jpg

https://i.ibb.co/mBmZNHW/Assieme-UPS-Switch.jpg

NOTE DI REALIZZAZIONE:

Non ho testato il tutto per assorbimenti di corrente superiori a quelli del  Raspberry Pi 4 + SSD. In questa condizione al ritorno dell’alimentazione principale (5V dall’alimentatore) avviene la ricarica della batteria contemporaneamente all’alimentazione del Raspberry.

Il modulino UPS eroga una tensione a vuoto di circa 5,12V che sotto carico scende al di sotto dei 5V. Il Mosfet di potenza (Q3 nello schema elettrico) che rappresenta il vero “interruttore”, ha una caduta di tensione tra i terminali Source e Drain di 20 mV quando nello stato di ON (valore molto più basso rispetto alle cadute di tensione dovute a tutto l’insieme, compreso il circuito stampato). Nel mio caso il Raspberry viene alimentato a 4,90V ma non ho avuto alcuna indicazioni di “low voltage” (simbolo del fulmine giallo) o problemi annessi, pur essendo alimentato dalla sola batteria, anche con Kodi attivo (installato in Buster) che riproduceva un film in streaming da Netflix.

Nel prolungare (saldando) il positivo (filo rosso) della batteria si dovrà fare attenzione che il connettore maschio della stessa non sia inserito in uno dei due femmina presenti sul circuito stampato dell’UPS.

I collegamenti di “5V input UPS for TRIGGER Circuit” e  “ON Board UPS push botton connection, from TRIGGER circuit” potranno essere effettuati scrostando la vernice di protezione del circuito stampato nei punti evidenziati per mezzo di una piccola lama.

Qualunque intervento (anche di saldatura) da effettuare sul circuito stampato dell’UPS è opportuno che venga eseguito con la batteria scollegata per evitare accidentali corto circuiti.

INTERRUTTORE ELETTRONICO

L’interruttore commuta su ON quando in ingresso “vede” la variazione di livello da 0 a 5V; il condensatore posto in serie all’ingresso “deriva” questa tensione trasformandola in un impulso che pilota correttamente e  momentaneamente il gate di Q1 facendo si che questo passi in conduzione, portando la tensione di drain e quindi del gate di Q3 a valori prossimi allo 0V (potenziale di massa). In questa condizione il Q3 si trova correttamente polarizzato (Mosfet a canale P) e passa in conduzione, portando la tensione del drain a 5V. Presente questa tensione, Q2 viene polarizzato correttamente e passa in  conduzione facendo si che il drain a cui è collegato anche il gate di Q3, vada/rimanga a tensione prossima allo 0V. La conduzione di Q3 fa si che anche Q2, a sua volta correttamente polarizzato, rimanga in conduzione garantendo l’uscita a 5V.

Il passaggio da ON ad OFF avviene per mezzo di Q4: quando il gate riceve il livello HIGH dal GPIO17 porta in conduzione il transistor, facendo si che ai capi della R5 a cui è collegato il drain ma anche il gate di Q2 si presenti una tensione prossima allo 0V. In questa condizione, Q2 smette di condurre facendo in modo che ai capi della R4 vi sia la 5V e quindi anche al gate di Q3. Non essendo più polarizzato correttamente, Q3 passa nello stato di OFF togliendo alimentazione al Raspberry Pi.

CIRCUITO DI TRIGGER

Questo circuito ha il compito di attivare momentaneamente (il chip dell’UPS ha un proprio temporizzatore) l’uscita a 5V dello stesso, simulando la pressione del piccolo pulsante dedicato al check dello stato di carica della batteria. Si attiva al ritorno della tensione di alimentazione proveniente dall’alimentatore. L’uscita a 5V viene abilitata sul fronte negativo del segnale, quindi al rilascio del pulsante o sul fronte di discesa della tensione di carica del condensatore posto all’ingresso del circuito (in linea di massima, una volta che il condensatore si sarà caricato al valore max della tensione applicata, tenderà a scaricarsi con una certa costante di tempo dovuta alla propria capacità e alla resistenza totale verso massa e che ne determina la scarica). Questa temporizzazione diventa importante in quanto se il timer interno del chip disabilita l’uscita a 5V prima che il circuito di trigger sia intervenuto, sarà impossibile per l’interruttore elettronico passare nella condizione di ON (questa possibile condizione è facilmente risolvibile utilizzando componenti attivi, che comunque complicherebbero un po’ di più le cose).

MIGLIORIE

L’uscita del mini UPS, assemblato nel suo contenitore, avviene da una porta USB di tipo A (come le originali montate sul modulino UPS) aggiunta e da cui il Raspberry Pi viene alimentato. La tensione misurata sul Raspberry Pi 4 è di 4,83V (con SO su SSD), tensione più che sufficiente per poter riprodurre con Kodi (installato in raspbian Buster), senza alcun problema, un film in streaming da Netflix.
Volendo migliorare la tensione di alimentazione al Raspberry Pi, è possibile collegare direttamente all’uscita dell’interruttore elettronico un cavo bipolare rosso/nero di sezione min. 0,75 mq, lunghezza 20 cm, terminato con connettore USB tipo C; in questo caso la tensione di alimentazione misurata sul Raspberry Pi 4 è di 4,90 V.
—–
Si chiude questo primo capitolo su possibili UPS per Raspberry Pi. Sto aspettando componenti dalla Cina per realizzare un UPS che mi permetta di alimentare un Raspberry Pi 4 in configurazione NAS e RAID1 (prossimo progetto), quindi diversi Ampere.
By Ippogrifo

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lunedì 20 gennaio 2020

LG ThinQ AI DD: con l’intelligenza artificiale la lavatrice non sbaglia mai

 

LG presenta la lavatrice a carica frontale ThinQ dotata del motore Artificial Intelligent Direct Drive™ (AI DD), che permette di ottenere lavaggi con risultati ottimali

 

 

In occasione del CES 2020, LG Electronics ha presentato la lavatrice basata sull’Intelligenza Artificiale, grazie alla quale è possibile ottenere lavaggi con risultati ottimali e non sbagliare mai candeggio. Vincitrice del CES Innovation Award 2020, la nuova lavatrice a carica frontale LG ThinQ™ è dotata del motore Artificial Intelligent Direct Drive™ (AI DD) e del servizio di assistenza clienti AI-powered Proactive Customer Care.

 

La lavatrice AI DD è il risultato di 20 anni di innovazioni apportate al motore Direct Drive di LG, che offre efficacia ed efficienza allo stesso tempo.

La nuova lavatrice LG non solo rileva il volume e il peso di ogni singolo carico di biancheria, ma utilizza anche l’AI e sensori avanzati per identificare le tipologie di tessuto che vengono inserite all’interno del cestello. Grazie alla tecnologia deep learning, la lavatrice confronta poi queste informazioni con più di 20mila combinazioni diverse per impostare il ciclo di lavaggio più adatto al carico (per esempio controllando i movimenti del cestello, la temperatura e il tempo), migliorando la pulizia e prolungando la vita dei capi del 15%.

 

 

LG AI DD

 

Con l’asciugatrice una coppia vincente

Inoltre, la funzione ezDispense permette di dosare automaticamente l’esatta quantità di detersivo liquido e ammorbidente in base ai tessuti e al peso del carico, nel momento più corretto del ciclo di lavaggio. Grazie alla funzione LG Smart Pairing, la lavatrice e l’asciugatrice comunicano per attivare le impostazioni di asciugatura ottimali per il bucato appena eseguito.

La lavatrice intelligente può anche collegarsi con Amazon Alexa attraverso l’app ThinQ per fornire notifiche quando il detersivo si sta esaurendo. I clienti possono abilitare Amazon Dash Replenishment per attivare il riordino automatico dei prodotti così da riceverli direttamente a casa.

Infine, per rendere sempre più semplice il bucato, la lavatrice AI DD supporta LG Proactive Customer Care, il servizio che segnala in anticipo il verificarsi di eventuali criticità legate al corretto funzionamento della lavatrice, che accelera l’intervento di un esperto quando necessario e che offre utili consigli di manutenzione.

 

“Con le nostre tecnologie di lavaggio innovative e la nostra piattaforma di assistenza clienti basata sull’Intelligenza Artificiale, siamo certi che la nuova lavatrice AI DD supererà tutte le aspettative dei consumatori”, ha dichiarato Dan Song, Presidente di LG Electronics Home Appliance & Air Solution Company.

 

www.lg.com/it

 

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Panasonic HZ2000, il pannello OLED custom made con HDR10+

 

Panasonic annuncia HZ2000, il televisore OLED “custom made” che integra hardware ottimizzato e che supporta Filmmaker Mode e Dolby Vision IQ, oltre a HDR10+, Dolby Vision e HLG Photo

 

 

Il Panasonic HZ2000 presentato al CES 2020 è il primo televisore OLED al mondo a supportare anche il Filmmaker Mode e Dolby Vision IQ, oltre agli standard HDR10+, Dolby Vision e HLG Photo, il formato per immagini fisse che consente di riprodurre fotografie con la qualità dell’HDR. Inoltre, il Filmmaker Mode è abbinato alla tecnologia Panasonic “Intelligent Sensing”, che regola dinamicamente le scene in base alla luce ambientale.

Per la prima volta al mondo, Panasonic ha ampliato le opzioni di calibrazione aggiungendo due punti ai livelli di segnale 0,5% e 1,3%, che aumentano notevolmente il grado di precisione della transizione dal nero. Sarà inoltre possibile calibrare i contenuti Dolby Vision, un’altra novità assoluta.

Dal punto di vista dell’audio, il nuovo televisore OLED HZ2000 integra gli innovativi altoparlanti con emissione verso l’alto, compatibili con la tecnologia Dolby Atmos, per diffondere un audio avvolgente in modo semplice e pratico.

Con il supporto degli assistenti vocali, inoltre, l’HZ2000 si inserisce perfettamente nella rete di dispositivi Smart Home.

 

Calibrazione professionale

Il nuovo TV OLED HZ2000 unisce le migliori tecnologie Panasonic alle straordinarie doti professionali del colorista Stefan Sonnenfeld – fondatore e CEO di Company 3 – che ha collaborato con i più celebri registi internazionali. Sonnenfeld è uno dei pochi artisti al mondo che hanno saputo usare con maestria la tecnica del color grading per raccontare storie e trasmettere emozioni. Definito dalla NPR “il Leonardo da Vinci del cinema”, Sonnenfeld ha lavorato ai film più acclamati dell’ultimo decennio: A Star is Born, Wonder Woman, L’uomo d’acciaio, La Bella e la Bestia, Star Wars: il risveglio della forza, Jurassic World, 300 e molti altri. Come molti famosi coloristi, Sonnenfeld utilizza i TV OLED Panasonic come monitor di riferimento professionale nel suo lavoro quotidiano.

Per soddisfare le richieste degli studi e delle case di post-produzione di Los Angeles, il televisore HZ2000 permetterà, per la prima volta, di disattivare la mappatura dei toni, consentendo il cosiddetto “hard clipping” – una funzione fondamentale per i creativi.

Il nuovo TV, infine, supporta la generazione di test pattern del software CalMAN® di Portrait Displays®, insieme alla funzionalità di auto-calibrazione “AutoCal”. Sono disponibili anche le impostazioni di calibrazione di Imaging Science Foundation (Isf) e dei contenuti Dolby Vision.

 

Panasonic HZ2000

 

Luminosità: raggiunto un nuovo traguardo

L’HZ2000 vanta un picco di luminosità superiore del 20% rispetto ai TV OLED convenzionali. In più, per la prima volta al mondo, Panasonic ha ampliato le opzioni di calibrazione, arrivando a supportare i primi punti di calibrazione al mondo allo 0,5% e all’1,3%. Tra le altre novità introdotte con l’HZ2000 ci sono la tecnologia Dolby Vision IQ (he regola in automatico le impostazioni di riproduzione in base alla quantità di luce naturale per ottimizzare i dettagli dei contenuti Dolby Vision) e il Filmmaker Mode. Sviluppata dal consorzio UHD Alliance, questa modalità consente di apprezzare i film esattamente come pensati dai loro autori premendo semplicemente un tasto del telecomando. Una volta attivata, la modalità mantiene invariato il framerate, il colore e il contrasto del contenuto disattivando la riduzione del rumore e lo sharpening. Una soluzione approvata da fior fiore di registi come Christopher Nolan, Martin Scorsese, Patty Jenkins, Ryan Coogler, Paul Thomas Anderson e molti altri.

 

Supporto completo

Il Panasonic HZ2000 è compatibile con tutti i formati di metadati dinamici HDR e regala agli spettatori la migliore qualità possibile delle immagini televisive, indipendentemente dalla sorgente. È in grado di visualizzare gli standard HDR10+ e Dolby Vision, ma non solo: grazie al supporto multi HDR, HZ2000 è anche compatibile con HLG (Hybrid Log-Gamma), un formato HDR adottato da moltissime emittenti televisive. L’elenco è completato da HLG Photo – un nuovo formato per le immagini fisse – e HDR10, uno standard comunemente utilizzato da dischi UHD Blu-ray e servizi di streaming.

 

Smart nell’audio e di fatto

L’HZ2000 integra 360° Soundscape Pro, l’impianto audio ad altissima fedeltà di Panasonic che unisce tutta la potenza avvolgente del Dolby Atmos alla precisione garantita dal marchio “Tuned by Technics”. Il TV utilizza diversi diffusori per produrre un ampio soundstage con i contenuti Dolby Atmos.

L’intero impianto audio è stato calibrato dagli ingegneri di Technics e si avvale dell’esclusivo processore Technics JENO per suoni precisi e raffinati.

Infine, il televisore HZ2000 è compatibile con Google Assistant (lingua inglese e tedesca) e Amazon Alexa (italiano), permettendo agli utenti di gestire alcuni funzioni del TV tramite comandi vocali.

 

www.panasonic.it

 

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Vimar Eikon Exé: lo stile essenziale si esalta con la scatola a filomuro

 

Vimar presenta Eikon Exé con la scatola che consente l’installazione a filomuro della placca. La scatola è compatibile sia coi comandi tradizionali che nelle varianti Flat e Vintage

 

Per esaltare ulteriormente lo stile minimal di Eikon Exé, Vimar presenta una nuova scatola dedicata alle pareti in cartongesso, che consente l’installazione “filomuro” della placca, restituendo così linee ancora più pulite e in grado di valorizzare qualsiasi ambiente. Facile e veloce da installare, la nuova scatola è in grado di regalare un risultato a filo impeccabile, grazie alla perfetta compatibilità con le forme di Eikon Exé sia nella versione con comandi tradizionali che nelle varianti comando Flat e Vintage.

 

Vimar EikonExé filomuro

 

Scatola per Eikon filomuro, perfetta per il gartongesso

Dal punto di vista tecnico la scatola si compone di una sezione interna portafrutto incorniciata da un supporto in gesso e da una rete metallica forata per il fissaggio con le viti. La scatola può essere installata sia dal fronte che dal retro della parete, sia su lastra doppia che singola. Una volta installata l’estrazione della placca è possibile grazie ad uno specifico accessorio, che evita di danneggiare il bordo in gesso.

Eikon Exé si conferma così un elemento d’arredo dalle linee rigorose, che si integrano perfettamente in ogni ambiente e con dettagli di stile 100% made in Italy. Eikon Exé è infatti il frutto di un’attenta selezione: i sette diversi materiali sono proposti in ben 27 diverse finiture di alta qualità che creano ogni volta un’anima originale e diversa. Per offrire una varietà completa di soluzioni adatte ad ogni ambiente e ad ogni stile, grazie anche ai nuovi comandi Vintage e Flat.

 

www.vimar.com

 

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Arlo Pro 3 Floodlight: col proiettore LED il buio non è più un problema

 

Arlo presenta Pro 3 Floodlight, la prima videocamera per sorveglianza senza fili con proiettori LED integrati e risoluzione 2K, per illuminare a giorno anche quando è notte fonda

 

 

Arlo Technologies presenta Arlo Pro 3 Floodlight, la videocamera dotata di potenti LED, fotocamera HDR 2K integrata, campo visivo di 160 gradi, audio bidirezionale, configurazioni di illuminazione personalizzate e una sirena integrata. Adatta a qualsiasi contesto, Pro 3 Floodlight sfoggia un design elegante e rappresenta una soluzione di sicurezza attiva capace di  soddisfare i proprietari più esigenti.

 

“La tecnologia leader del settore di Arlo è racchiusa in una forma elegante e senza fili che consente l’integrazione senza soluzione di continuità di telecamere e proiettori”, ha dichiarato Tejas Shah, SVP Product and Chief Information Officer. “Con questo design altamente funzionale, ma minimalista, gli utenti possono godere dei vantaggi di una maggiore illuminazione, delle migliori prestazioni della videocamera e della tecnologia di visione computerizzata, senza compromettere l’estetica della propria abitazione.”

 

LED ad accensione personalizzata

Grazie a un sensore di luce ambientale dedicato, la videocamera Arlo Pro 3 Floodlight è in grado di misurare automaticamente la quantità di luce circostante, per consentire una vera personalizzazione quando il proiettore si accende automaticamente. Gli utenti possono configurare la soglia di sensibilità del sensore di luce ambientale alla luce circostante attraverso l’app Arlo. Questo livello di personalizzazione a sua volta aiuterà gli utenti a preservare ulteriormente anche la durata della batteria del prodotto. Il proiettore offre tre diverse modalità di illuminazione  – costante, lampeggiante e pulsata – che gli utenti possono controllare manualmente o tramite sistemi connessi IoT.

 

Presentata al CES 2020, Arlo Pro 3 Floodlight è stata progettata per consente una facile installazione in una varietà di ambienti esterni. Il suo design minimal la rende adatta a qualsiasi contesto. Grazie al supporto a sfera integrato e all’accessorio per adattarsi a qualsiasi tipo di soffitto, poi, gli utenti possono facilmente rivolgere la videocamera in quasi tutte le direzioni e installarla su diverse superfici dure.

 

Acquistando Arlo Pro 3 Floodlight, gli utenti potranno godere di una prova gratuita di tre mesi di Arlo Smart, che consentirà loro di accedere a 30 giorni di registrazioni cloud 2K. È possibile così personalizzare la propria esperienza, regolando le impostazioni di notifica per individuare persone, veicoli, animali o pacchetti attraverso l’applicazione Arlo.

La videocamera senza fili Arlo Pro 3 Floodlight sarà disponibile a partire dalla primavera 2020 (il prezzo è ancora da definire).

 

www.arlo.com

 

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venerdì 17 gennaio 2020

Kef Reference Series: il 2020 si apre con nuove finiture esclusive

 

Kef presenta la nuova finitura Silver Satin per i diffusori della Serie Reference ed espande le soluzioni Blue Ice White e Copper Black Aluminium per i diffusori centrali 4c e 2c

 

Kef ha annunciato l’introduzione in catalogo della nuova finitura Silver Satin Walnut per la propria Serie di diffusori top di gamma, Reference. Parallelamente, rende disponibili anche gli speaker per canale centrale 4c e 2c con le finiture speciali Foundry Edition (Blue Ice White e Copper Black Aluminium).

A latere delle novità anche un nuovo modello custom installation Ultra-InWall di riferimento THX® Reference, per un’ulteriore flessibilità nell’installazione di soluzioni di fascia alta.

 

Kef Reference Series 2020

 

Design tono su tono

La nuova finitura Silver Satin Walnut per i Kef Reference utilizza un design tono su tono, che racchiude i driver all’interno di un solido pannello frontale in alluminio spazzolato. I cabinet in finitura noce completano il design generale degli altoparlanti, moderno e pulito nelle linee. Le edizioni speciali Foundry Edition, inoltre, ora vengono estese ai canali centrali 2c e 4c. Le finiture Foundry sono un omaggio agli inizi della storica casa di Maidstone, con la colorazione Blue Ice White che accenna al blu del logo Kef originale e la versione Copper Black Aluminium che unisce la più recente tecnologia Reference ad una tonalità che evoca in modo sottile la fonderia originale.

 

Kef Reference Series 2020

 

Serie Reference, da sempre made in Maidstone

Creata originariamente nel 1973, la Serie Reference è l’apice di decenni di progressi tecnologici, abilità nella progettazione e ingegneria del suono di Kef. Ogni diffusore di questa famiglia è stato creato da zero utilizzando l’approccio Total System Design di Kef, in cui unità di azionamento, filtri e cabinet vengono studiati e sviluppati insieme per ottenere una risposta mirata. Ogni speaker Reference è progettato e realizzato dall’inizio alla fine da un singolo tecnico sempre a Maidstone, nel Kent, nel sito originale in cui l’azienda è stata fondata nel 1961.

 

 

Nuovo speaker Custom

Per rispondere alla crescente richiesta di sistemi audio video inwall di fascia alta, inoltre, Kef ha aggiunto alla attuale gamma un ulteriore modello custom certificato THX® Ultra per accompagnare il formidabile modello Ci5160REF-THX. Il nuovo e più piccolo Ci3160REF-THX utilizza la stessa topologia di driver dei diffusori Reference tradizionali ed utilizza due driver per le basse frequenze da 6,5” e l’array di driver Uni-Q da 6,5”. Il più grande Ci5160REF-THX, invece, ha quattro woofer da 6,5” ed il medesimo array di driver Uni-Q da 6,5”. Entrambi fanno uso dello stesso, solido pannello frontale in alluminio massiccio che elimina le vibrazioni indesiderate. Ogni modello a parete può essere utilizzato nelle applicazioni sinistra, destra, centrale, laterale e posteriore.

 

Kef Reference Series 2020

 

Per supportare la propria Reference Series, Kef lavora con specialisti dell’installazione Retail e della Custom Installation accuratamente selezionati e formati, capaci di fornire un servizio di assistenza ai propri clienti ineccepibile.

 

 

Caratteristiche principali Kef Serie Reference:

  • filosofia di progettazione Total System Design;
  • array di driver Uni-Q “single point source”;
  • bass driver con grande gruppo magnete ventilato e cono in alluminio leggero e rigido;
  • finitura Silver Satin Walnut: pannello frontale ultra-solido, finiture tono su tono con frontale in alluminio satinato argento e cabinet in vero legno noce. Finitura disponibile su tutti i modelli, compresi gli altoparlanti centrali;
  • speaker per i canali centrali 2c e 4c sono ora disponibili anche nelle finiture speciali Copper Black e Blue Ice White per facilitare le configurazioni in sistemi AV;
  • nuovo modello Reference InWall di riferimento più piccolo, certificato THX® Ultra per supportare applicazioni Theatre installate su misura di fascia alta

 

I prezzi di listino degli speaker Kef Serie Reference vanno dai 5.390 € per il Reference 2c, fino ai 17.980 per una coppia di Reference 5.

 

www.hifight.it

 

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sabato 11 gennaio 2020

MagPi in italiano! Numero 89: 50 Suggerimenti e Strumenti Raspberry Pi

“Anno nuovo, vita nuova”: cambio di abitudini, di routine? ? In questo caso… No! Perché cambiare le buone abitudini? Come quella di pubblicare nel più breve tempo possibile l’estratto, tradotto in italiano, della rivista ufficiale della Fondazione Raspberry Pi The MagPi! Numero 89 di gennaio 2020:

  • 50 Strumenti e suggerimenti per Raspberry Pi
  • Vogliamo monitorare l’ambiente che ci circonda misurando il livello di inquinamento?
  • Guida ai Kit e ai Gadget
  • e se non basta anche I 10 migliori… Kit e progetti evoluti su Raspberry Pi

Numero 89: “50 Suggerimenti e Strumenti Raspberry Pi“, 23 pagine estratte dal numero di gennaio 2020 di The MagPi.

MagPi89 copertina

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giovedì 9 gennaio 2020

Casa Aumentata, la soluzione ABB per comfort, efficienza energetica e sicurezza

Il colosso elettrotecnico introduce la sua proposta innovativa e completa per un’abitazione intelligente. Un sistema scalabile per impianti domotici che possono evolversi in modo graduale grazie all’ecosistema di prodotti ABB

ABB ha presentato “Casa Aumentata”, la soluzione per confezionare un impianto domotico capace di soddisfare le esigenze di comfort, efficienza energetica e sicurezza. Un sistema che può espandersi in maniera graduale grazie all’ampia gamma di prodotti del colosso elettrotecnico, in grado di supportare il percorso di continua evoluzione delle abitazioni.

 

Elementi del sistema di home automation ABB-free@home

Elementi del sistema di home automation ABB-free@home

 

ABB prende spunto da una ricerca del Politecnico di Milano che evidenzia come il mondo degli oggetti connessi cresce molto rapidamente. In particolare, nel 2018 questo mercato in Italia ha toccato quota 380 milioni di euro, con un +52% sul 2017. Fra le principali novità, gli assistenti vocali come Google Home e Amazon Alexa che hanno trascinato le vendite di tutto il comparto delle soluzioni per la casa connessa e che si sono dimostrati un volano per le vendite degli altri oggetti connessi, soprattutto legati alla sicurezza e alla gestione del comfort. Un’ipotetica classifica di oggetti connessi nella quale brilla proprio la sicurezza con il 35% di mercato (circa 130 milioni di euro), mentre gli elettrodomestici smart hanno toccato quota 14% e le soluzioni per il comfort domestico si sono attestate al 12%.

Il sistema di videocitofonia Welcome M

Il sistema di videocitofonia Welcome M

Da qui l’esigenza di approcciare il mercato con una soluzione per rendere la casa più intelligente di tipo scalabile, che comporta sì un investimento per l’utente finale, ma la cui entità dipende da come si decide di procedere. È infatti possibile scegliere di iniziare con alcuni dispositivi, senza svolgere alcun tipo di lavoro invasivo in casa e di aggiungerne altri successivamente. “Con Casa Aumentata, Abb offre soluzioni integrate, scalabili, semplici e perfettamente in linea con le tendenze tecnologiche – ha sottolineato Matteo Busnelli, Marketing manager di ABB Electrification Italia -. Le nostre soluzioni consentono di aumentare il valore dell’immobile, grazie a un migliore comfort e a una maggiore efficienza energetica”.

Il monitor da 7 pollici del sistema Welcome M

Il monitor da 7 pollici del sistema Welcome M

Riscaldamento, climatizzazione delle stanze, impianti elettrici, sistemi di controllo per finestre, porte e antifurto, oltre a svariati componenti della casa integrati e controllabili da remoto: sono moltissimi i prodotti che appartengono all’ecosistema di Casa Aumentata. Fra questi c’è ABB-free@home, un sistema che, ad esempio, consente di regolare la luce e la climatizzazione creando situazioni differenti e scenari personalizzabili. Il tutto con l’ausilio di una App con cui controllare tutte le funzioni della casa, modificarle e personalizzarle. Inoltre, ABB-free@home integra le funzionalità di domotica offerte da Amazon Alexa, il controllo delle lampade LED Philips Hue e del sistema di diffusione sonora Sonos.

Il sistema di inverter e accumulo React 2 di ABB

Il sistema di inverter e accumulo React 2 di ABB

ABB-secure@home è invece il sistema antintrusione wireless integrato nella domotica ABB. Ed ancora, REACT 2 rappresenta la soluzione per l’accumulo residenziale, dotata di una batteria a lunga durata e con un’elevata capacità che consente di sfruttare al meglio l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico. Sempre in tema energetico, per le esigenze di ricarica privata dei mezzi elettrici ABB ha sviluppato la gamma Wallbox. Si tratta di stazioni di ricarica installabili a muro adatte per un uso quotidiano durante i periodi di sosta prolungati.

La stazione di ricarica residenziale da parete, Wallbox

La stazione di ricarica residenziale da parete, Wallbox

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Interfaccia Web Cloud semplice per i sensori ed altro

Hai un Raspberry Pi, tanti bei sensori e vuoi vedere i loro valori tramite una interfaccia web, senza perdere ore a capire come fare? Eccoti la mini guida!
Premetto che ci sono molti siti che offrono un servizio di questo tipo, ma questo metodo mi è sembrato il più semplice.

Funzionamento

il Raspberry Pi manderà un messaggio pubblico al sito Dweet.io , successivamente creerai l’interfaccia Freeboard.io , per farlo si può usare la libreria Dweepy in python. 

La base è molto semplice e la mia preferita, ogni sensore collegato ad internet invia un messaggio di testo molto sintetico tramite il protocollo MQTT ad un server in attesa che può essere in cloud o in rete locale. 

I client autorizzati a leggere questi messaggi, possono agire di conseguenza, ad esempio, visualizzandoli su un grafico, attivare dei relè o altri dispositivi… Il limite, come sempre, è la fantasia.

Su discover trovi i messaggi in tempo reale degli utenti gratuiti, quindi evita di usare dati sensibili.

Un esempio di dato grezzo inviato da un utente

{
  "uptime": 565620702,
  "appUptime": 488853986,
  "memory": 32,
  "cpuT": 41
}

Nel  campo a sinistra puoi scrivere quello che vuoi come descrizione, ma dovrà essere sempre una coppia del tipo oggetto:valore .

Per il nostro esempio, una volta inviati i dati vogliamo leggerli su una interfaccia web già pronta, chiamata Freeboard, che visualizzerà i dati con grafici e comandi molto semplici.

Istruzioni

  1. Registrati su Freeboard
  2. Installa la libreria Dweepy
    sudo easy_install dweepy
  3. Crea lo script python 
    nano NomeScript.py
    Dargli i permessi di esecuzione
    chmod +x NomeScript.py
    Dentro lo script scrivi
    import dweepy
    dweepy.dweet_for('NomeCasualeSceltoDaTe', {'NomeSensore': 'ValoreSensore'})
  4. Avvia lo script 
    sudo ./NomeScript.py
  5. Entra in Freeboard , crea una nuova Dashboard col nome che preferisci
  6. Sotto “DataSource” premi ADD -> Dweet.io -> Name: QuellocheVuoi -> ThingName: ilNomeCasualeSceltoPrima -> Save
  7. Premi “ADD PANE” -> + -> Scegli cio che ti serve (es. TEXT) -> Datasource: scegli il valore che ti serve -> Save
  8. La Dashboard non è solo per i sensori, ma per molte altre informazioni, mappe, foto, ecc…

Riferimenti

Istruzioni Dweet

Prezzi Dweet Pro (messaggi nascosti)

Sensori wireless con Raspberry Pi e ESP8266, tramite MQTT

Scopriamo insieme Node-RED. Grandi progetti IOT in pochi minuti!

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lunedì 6 gennaio 2020

CES 2020: Sony annuncia i nuovi TV LED 8K e OLED e LED 4K

 

Sony presenta al CES di Las Vegas i nuovi TV Full Array LED 8K, OLED 4K e Full Array LED 4K, con qualità d’immagine e funzioni audio avanzate. Ancora da definire la disponibilità sul mercato

 

Sony Europe ha presentato alla nuova edizione del Consumer electronics Show di Las Vegas (CES 2020) i nuovi televisori, tra cui i modelli Full Array LED 8K ZH8, OLED 4K A8 (da 55” e 65”) e A9 (da 48”) e Full Array LED 4K XH95 e XH90. La nuova linea di TV implementa le migliori tecnologie proprietarie di Sony per riprodurre fedelmente sullo schermo le intenzioni degli autori dei contenuti. Con questa nuova gamma, Sony ambisce a offrire l’esperienza di visione più coinvolgente sul mercato, con qualità d’immagine ai vertici del settore, audio innovativo e un’esperienza d’utilizzo fluida.

Grazie al processore X1™ Ultimate, i nuovi televisori offrono una qualità d’immagine nitida e precisa, mentre il sistema Sound-from-Picture Reality™ dà allo spettatore una sensazione di particolare realismo.

I nuovi TV sono provvisti della modalità Netflix Calibrated Mode, che garantisce qualità da studio di registrazione per i contenuti Netflix, e IMAX® Enhanced™ (in modelli selezionati), che porta l’esperienza di IMAX nel salotto di casa, offrendo un nuovo livello di immagine, suono e potenza.

Sono inoltre dotati di Ambient Optimization, una nuova tecnologia che ottimizza la qualità d’immagine e suono in qualsiasi ambiente: il sistema regola automaticamente la luminosità in base alla luce della stanza, aumentandola negli ambienti molto luminosi e riducendola in quelli più bui, così da ottenere una visione perfetta. La Ambient Optimization rileva persino gli oggetti presenti nella stanza che potrebbero assorbire o riflettere il suono, come tende e arredi, regolando l’acustica di conseguenza, per un ritorno sonoro adeguato in ogni circostanza.

Ancora, i nuovi TV Sony 2020 presentano il concept di design “Immersive Edge”. Per garantire un’esperienza di visione ancora più coinvolgente, questi schermi sono dotati di un supporto discreto dall’estetica minimalista, posizionato alle estremità dello schermo, in modo da risultare quasi impercettibile, offrendo all’utente un’esperienza visiva priva di elementi che possano distrarre dalla visione.

In previsione dell’arrivo sul mercato delle console di gioco di ultima generazione, poi, alcuni dei nuovi televisori supportano risoluzione 8K, frame rate da 120 fps in 4K e tempi di risposta ridotti via HDMI, a garanzia di massime prestazioni per un’esperienza di gioco all’avanguardia.

 

 

Sony nuovi TV 2020: caratteristiche principali

 

Full Array LED 8K ZH8 (85” e 75”)

  • Processore d’immagine X1™ Ultimate e 8K X-Reality PRO: le immagini vengono rese più nitide e definite in tempo reale, con upscaling della qualità fino quasi all’8K grazie all’esclusivo database 8K di Sony;
  • Nuova tecnologia Frame Tweeter per un’esperienza avvolgente grazie alla maggiore qualità d’immagine, al design slim e al circuito Sound-from-Picture Reality™;
  • Nuovo telecomando retroilluminato;
  • Tecnologia Ambient Optimization per una qualità audio e d’immagine ottimale in qualsiasi ambiente;
  • TRILUMINOS™ Display; 
  • Compatibilità Dolby™ Vision e Dolby Atmos™;
  • Utilizzabile con comandi vocali;
  • Connettività con speaker compatibili con Google Home e Amazon Alexa;
  • Facile connettività con la maggior parte dei dispositivi, inclusi quelli compatibili con Apple® AirPlay® 2 e HomeKit™;
  • Compatibilità 4K 120 fps

 

 

OLED 4K A8 (65” e 55”)

  • Processore d’immagine X1™ Ultimate;
  • Pixel Contrast Booster, con 8 milioni di pixel auto-illuminanti e unità di controllo del pannello per OLED originale di Sony;
  • X-Motion Clarity per OLED; 
  • 2 subwoofer;
  • Compatibilità Dolby Vision™ e Dolby Atmos™
  • Tecnologia Ambient Optimization;
  • TRILUMINOS™ Display;
  • Connettività con speaker compatibili con Google Home e Amazon Alexa;
  • Facile connettività con la maggior parte dei dispositivi, inclusi quelli compatibili con Apple® AirPlay® 2 e HomeKit™

 

Sony TV A9

 

OLED 4K A9 (modello da 48”)

  • Piedistallo in alluminio in posizione centrale;
  • Processore d’immagine X1™ Ultimate, Pixel Contrast Booster e Acoustic Surface Audio™;
  • X-Motion Clarity per OLED;
  • Tecnologia Ambient;
  • TRILUMINOS™ Display;
  • Compatibilità Dolby Vision™ e Dolby Atmos™;
  • Connettività con speaker compatibili con Google Home e Amazon Alexa
  • Facile connettività con la maggior parte dei dispositivi, inclusi quelli compatibili con Apple® AirPlay® 2 e HomeKit™

 

 

Sony TV XH95

 

Full Array LED 4K XH95 (85”, 75”, 65”, 55” e 49”)

  • Processore d’immagine X1™ Ultimate;
  • Retroilluminazione Full Array con oscuramento a zone con X-tended Dynamic Range™ PRO;
  • Tecnologia X-Wide Angle;
  • Tecnologia Acoustic Multi-Audio perfezionata;
  • Design con superficie a filo;
  • Tecnologia Ambient Optimization;
  • TRILUMINOS™ Display;
  • Compatibilità Dolby Vision™ e Dolby Atmos™;
  • Opzioni di comando vocale (disponibili per i modelli da 55” e oltre);
  • Connettività con speaker compatibili con Google Home e Amazon Alexa;
  • Facile connettività con la maggior parte dei dispositivi, inclusi quelli compatibili con Apple® AirPlay® 2 e HomeKit™

 

 

 

Full Array LED 4K XH90 (85”, 75”, 65” e 55”)

  • Processore 4K HDR X1;
  • Retroilluminazione Full Array con oscuramento a zone con X-tended Dynamic Range™;
  • Tecnologia Ambient Optimization;
  • TRILUMINOS™ Display;
  • Compatibilità Dolby Vision™ e Dolby Atmos™;
  • Cornice con taglio a diamante per un design slim;
  • Connettività con speaker compatibili con Google Home e Amazon Alexa;
  • Facile connettività con la maggior parte dei dispositivi, inclusi quelli compatibili con Apple® AirPlay® 2 e HomeKit™;
  • Accesso rapido a un’ampia offerta di contenuti e servizi con Android TV
  • Compatibilità 4K 120 fps (tramite futuro aggiornamento software)

 

Sony TV XH85

 

4K XH85 (49” e 43”)

  • Processore 4K HDR X1™;
  • TRILUMINOS™ Display;;
  • Compatibilità Dolby Vision™ e Dolby Atmos™
  • Piedistallo in alluminio a lamelle ed elegante cornice in alluminio;
  • Connettività con speaker ;compatibili con Google Home e Amazon Alexa
  • Facile connettività con la maggior parte dei dispositivi, inclusi quelli compatibili con Apple® AirPlay® 2 e HomeKit™;
  • Accesso rapido a un’ampia offerta di contenuti e servizi con Android TV

 

4K XH81 (65”, 55”, 49” e 43”)

  • Processore 4K HDR X1;
  • Diffusore X-Balanced;
  • Compatibilità Dolby Vision™ e Dolby Atmos™;
  • TRILUMINOS™ Display;
  • Piedistallo in alluminio a lamelle e cornice con finitura spazzolata;
  • Telecomando premium in alluminio;
  • Connettività con speaker compatibili con Google Home e Amazon Alexa;
  • Facile connettività con la maggior parte dei dispositivi, inclusi quelli compatibili con Apple® AirPlay® 2 e HomeKit™;
  • Accesso rapido a un’ampia offerta di contenuti e servizi con Android TV

 

4K XH80 (85”, 75”, 65”, 55”, 49” e 43”)

  • Processore 4K HDR X1™, per maggiore profondità e texture e una resa più naturale dei colori, grazie alla tecnologia di rimasterizzazione HDR “object-based”;
  • Diffusore X-Balanced;
  • Compatibilità Dolby Vision™ e Dolby Atmos™;
  • TRILUMINOS™ Display;
  • Supporto a lamelle e cornice con finitura spazzolata
  • Connettività con speaker compatibili con Google Home e Amazon Alexa;
  • Facile connettività con la maggior parte dei dispositivi, inclusi quelli compatibili con Apple® AirPlay® 2 e HomeKit™;
  • Accesso rapido a un’ampia offerta di contenuti e servizi con Android TV

 

 

La disponibilità sul mercato per i nuovi televisori presentati al CES 2020 è ancora da comunicare.

 

www.sony.it

 

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