martedì 28 febbraio 2017

Iscriviti al webinar “Redditività degli impianti FV in diversi segmenti applicativi”

Redazione QualEnergia.it
Come è cambiata oggi la redditività degli investimenti negli impianti fotovoltaici nelle diverse taglie? Se ne parlerà in un webinar che si svolgerà il 28 marzo, organizzato da QualEnergia.it e Ambiente Italia nell’ambito del progetto “PV Financing". Gratuito per gli abbonati di QualEnergia.it PRO

Autoconsumo, scambio sul posto, detrazioni fiscali e nuove tariffe elettriche per i clienti domestici e non: come è cambiata oggi la redditività degli investimenti in un impianto fotovoltaico?

Se ne parlerà in un webinar che si svolgerà martedì, 28 marzo 2017 (ore 15-16,30).

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Esame istanze di proroga per provvedimenti VIA già rilasciati, novità in Veneto

La Regione stabilisce una definizione delle procedure per l'esame delle istanze di proroga del provvedimento di VIA ed elenca la documentazione che il proponente dovrà allegare all'istanza di proroga.

Con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 94 del 31 gennaio 2017, pubblicata nel Bur n. 19 del 21 febbraio 2017, la Regione Veneto stabilisce le Modalità procedurali per la proroga di validità dei provvedimenti di VIA.

Questo provvedimento ...

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Denon AVR-X6300H, Anche per il multiroom avanzato

Il nuovo receiver AVR-X6300H di Denon, oltre ad essere compatibile con dts:X, è anche dotato di modulo multiroom Heos, per una versatilità davvero senza pari

Denon,ormai da tempo, è tra le aziende leader nel segmento dei sintoamplificatori, si divide lo scettro con alcuni altri nomi di blasone del sol levante, ma è spesso avanti nello sviluppo di nuove funzionalità. In questo caso, fatta base il sintoamplificatore AVR-X6200 che manda in pensione, questo nuovo AVR-X6300H aggiunge, e la H a fine sigla lo testimonia, la funzionalità HEOS, il sistema multiroom che Denon ha lanciato e che ha addirittura impensierito, per le sue features, la Sonos tanto da spingerla a intentare causa all’azienda giapponese per violazione di numerosi brevetti internazionali.

Ma vediamo prima di tutto l’AVR-X6300H nella molteplicità delle sue funzioni, ovvero quella di sintoamplificatore top di gamma (dopo di lui solo l’AVR-X7200WA) con 11.2 canali processati e 140 Watt dichiarati su 8 ohm contro i 9 amplificati dell’AVR-X6200. Oramai i sintoamplificatori sono dei veri e propri media-player a cui manca solo la capacità di riprodurre video da contenuti in rete o USB, per il resto davvero non manca nulla. Questo prodotto è addirittura in grado di gestire file DSD (2,8/5,6 MHz), e non di meno FLAC, ALAC e WAV da qualsiasi fonte, quindi da network, HDD, pennetta USB ecc.

Denon-AVR-X6300H-3

Le sezioni finali sono tutte uguali e realizzate a discreti costruiti ad-hoc. Notare la filatura del tutto assente, che testimonia l’impressionante grado d’ingegnerizzazione. Infine il trasformatore di alimentazione, costruito su misura per la macchina.

Ovviamente i 4 DSP interni sono capaci di decodificare qualsiasi streaming A/V, dts:X e Dolby Atmos già implementati e tramite un up-grade a pagamento Auro 3D, ovviamente a cascata tutte le precedenti decodifiche. Grazie alle 11 sezioni finali di cui l’AVR-X6300H è dotato, è possibile realizzare un sistema 7.1.4 o 9.1.2 senza amplificatori aggiuntivi. Confermate le ampie capacità di auto-setup tramite microfono e stand a corredo, che si avvalgono degli algoritmi Audissey (MutiEQ con Sub EQ e equalizzatore dinamico).

E a questo punto meglio spendere due parole su questi sistemi di auto-calibrazione, prima osannati come manna dal cielo, poi bistrattati, e poi considerati di nuovo. Crediamo valga la pena soffermarsi sul comportamento di un utente medio che spesso non regola neanche ritardo e distanza, lasciando i valori di default, e allora sì, è comunque meglio un tools di set-up automatico piuttosto che il default.

Denon-AVR-X6300H

I comandi di uso meno frequente sono sistemati sotto lo sportellino; sul frontale dell’AVR-6300H troneggiano il display, non facilmente leggibile da lunghe distanze, e le due manopole, di calibro diverso per volume e ingressi.

Denon-AVR-X6300H-2

Il Denon Link che porta il segnale di clock da utilizzare con i Blu-ray Denon che ne sono dotati. La connessione dei diffusori usa un codice colore molto comodo in fase di installazione; in base a come si vuole configurare il sintoamplificatore, il menù OSD indica dove collegare i diffusori utilizzando i colori come principale indicazione

In questo, come in tutti i Denon – ma non di meno nei prodotti della concorrenza – alla prima accensione si accede a un menù di set-up che “costringe” all’utilizzo del microfono e alla misura dell’ambiente, in modo che i parametri vengano in qualche modo regolati, magari non perfettamente, ma sempre meglio che nulla! Gli ultimi tools di taratura, e questo a bordo dell’AVR-X6300H ne è la prova, sono in grado di fare davvero un buon lavoro, a patto che si abbia la pazienza di far effettuare al sistema più misure in vari punti d’ascolto.

In questo modo il DSP ha una visione molto più chiara dell’ambente e riesce a modellare una curva sensata; noi abbiamo fatto varie prove riuscendo a ottenere risultati lusinghieri. Poi certo, di meglio si può sempre fare. Ci è capitato con il processore Trinnov (oltre 20.000 euro) che ha un sistema sofisticatissimo di taratura, di riuscire ad ottimizzare tanto l’emissione da ottenere risultati estremamente coerenti anche in fase, per poi accorgerci che “quel suono” proprio non ci piaceva, e che forse era meglio una minore ma più umana “imperfezione”.

La sezione video ovviamente è in grado di accettare qualsiasi tipo di segnale, 4K compresi, 60Hz, con risoluzione colore 4:4:4, HDR e BT.2020. Tutto questo supportato da ben 8 ingressi HDMI tutti HDCP 2.2 e addirittura 3 uscite, una configurabile per zona 2.

Dal punto di vista della rete l’AVR-X6300H offre ogni possibilità, Wi Fi 2.4/5 GHz, o attacco RJ, bluethooth aptX, supporto per AirPlay e dlna. Ovviamente Internet Radio, Spotify connect, Pandora, SiriusXM, Napster, Amazon Music, TIDAL, Deezer, anche se non tutti presenti nel nostro paese.

FUNZIONI HEOS

Per chi non lo sapesse, ne facciamo breve accenno, HEOS è il sistema multi-room lanciato da Denon che ha seguito – come detto – le orme del marchio storico Sonos, seppure con alcune migliorie, prima tra tutte l’ingresso Aux su ogni device, e il bluethooth. La gamma HEOS è piuttosto ampia e consta di 4 speaker stand alone, un preamplificatore, un amplificatore, una sound bar e un
range extender.  Chi – all’interno del proprio appartamento – voleva fino a ieri installare il sistema HEOS e farlo convivere con l’impianto Home Cinema doveva comprare un HEOS link (la sorgente HEOS preamplificata)
ed abbinarla al sintoamplificatore, con conseguente aumento del prezzo di 399 euro, l’AVR-X6300H costa 200 euro in più del suo predecessore pertanto il risparmio – per chi necessitava di questa prestazione – è notevole. Ma HEOS non è l’unica differenza tra il vecchio 6200 e questo nuovo 6300, che infatti vanta funzioni network e di abbinamento migliorate, oltre a un ampliamento delle compatibilità  multimediali e di 11 moduli di potenza contro 9. Pertanto – come già accennavamo – a nuova macchina può realizzare un vero e proprio sistema 7.1.4 o 9.1.2 senza bisogno di sezioni di potenza esterne. I 200 euro di differenza appaiono sicuramente giustificati.

Molto interessante la gestione delle zone del sintoamplificatore rispetto alla funzionalità HEOS. AL’VR-X6300X ha infatti una zona principale e due secondarie, e tante sezioni di potenza a disposizione (11) da poter eventualmente utilizzare. Tramite la app Denon HEOS, che permette di gestire il sistema scegliendo in quale zona sentire cosa; le 3 zone del sintoamplificatore vengono viste come una unica zona HEOS.

Quando si attiva quest’ultima, e si seleziona una sorgente dalla app HEOS, essa sarà quella fruibile anche nelle altre due zone del   sintoamplificatore (se anche in esse si attiva la funzione HEOS). Quindi via HEOS con l’AVR-X6300H si può sentire un unico stream sulle tre zone disponibili e non 3 diversi, se gestiti da HEOS. Se si utilizza la gestione delle zone del sintoamplificatore, è possibile riprodurre ad esempio nella zona principale il 5.1 da Blu-ray, nella zona 2 il sinto FM mentre nella 3 è attivato Spotify attraverso HEOS.

 

Il limite anche fisico riguarda la presenza di una sola interfaccia di rete, pertanto se sto utilizzando Spotify con HEOS non posso sentire contemporaneamente una radio internet  in un’altra zona del sintoamplificatore, visto che l’indirizzo IP dell’AVR è unico e in quel momento è occupato da Spotify con HEOS. Dal punto di vista filosofico, l’AVR-X6300H è un sintoamplificatore multi-zona con possibilità di espansione delle zone – fino a 31 più se stesso, 32 – davvero ragguardevole, dovuta al sistema HEOS che di per sé può coprire massimo 32 zone. E questo è davvero interessante, visto che HEOS p molto semplice da configurare, ed p pertanto anche possibile partire con il solo sintoamplificatore per poi ampliare man mano affiancando speaker HEOS.

Il lavoro fatto da Denon è notevole anche  in capo alla semplicità  di uso e fruibilità dei menù. I nuovi OSD sono semplici da capire, anche per chi non ha dimestichezza, e non dimentichiamoci che la Denon App di gestione tramite smartphone (ovviamente Apple e/o Android) permette un utilizzo immediato del sintoamplificatore. Realizzata bene, con una logica semplificata, ma consigliabile è assegnare un indirizzo IP fisso alla macchina, in modo da non costringere la App a cercare il sintoamplificatore, cosa che succede se a quest’ultimo il router assegna un indirizzo diverso.

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Energia, in Italia oltre 11 miliardi di euro di sussidi dannosi per l’ambiente

Redazione QualEnergia.it
La stima è del ministero, che ha pubblicato la prima edizione del catalogo con le misure fiscali che sostengono in vario modo la produzione e il consumo di combustibili fossili. È il passo iniziale per la riforma della tassazione ambientale suggerita dalla Commissione europea.
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Dall’energia all’agricoltura, passando per i trasporti, l’edilizia ed altri settori, ammontano a diversi miliardi di euro l’anno i sussidi ambientalmente dannosi (SAD) elargiti dallo Stato italiano.

La stima è nel catalogo pubblicato dal ministero competente (allegato in basso), previsto dalla legge 221/2015 - il Collegato Ambientale - con le disposizioni per promuovere la green economy e limitare l’utilizzo delle risorse naturali.

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Autorizzazione paesaggistica semplificata, decreto firmato e verso la Gazzetta: testo e novità

Redazione QualEnergia.it
Firmato dal Presidente della Repubblica il provvedimento che individua gli interventi liberi o con iter semplificato. Sarà più semplice fare molti lavori, come installare sul tetto un impianto fotovoltaico o solare termico, una pompa di calore. Sintesi delle novità, testo del decreto e allegati.

Dopo la firma del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, apposta nei giorni scorsi, ora manca  solo la pubblicazione in Gazzetta per vedere completato l’iter del DPR che semplifica le procedure per l’autorizzazione ...

 

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I consumatori e il prossimo MSD: Terna si sta preparando

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Il gestore di rete Terna sta facendo i primi test per far partecipare anche sistemi di gestione della domanda alla fornitura di servizi di dispacciamento: “ridurranno i costi, assorbendo la produzione non programmabile delle rinnovabili”. L'audizione al Senato l'a.d. Matteo Del Fante.
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Per mantenere in equilibrio il sistema elettrico riducendo i costi, “anziché chiedere a pochi produttori di produrre di più o di meno, accettando i prezzi fissati da loro, è meglio rivolgersi a molti consumatori disposti a spostare nel tempo i loro prelievi”.

Così l’ l’a.d. di Terna Matteo Del Fante ...

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Codice appalti, in vigore il regolamento con i requisiti per i servizi di architettura e ingegneria

Oggi, 28 febbraio 2017, entra in vigore il regolamento del Ministero Infrastrutture e Trasporti recante definizione dei requisiti che devono possedere gli operatori economici per l'affidamento dei servizi di architettura e ingegneria. Il decreto.

Oggi, 28 febbraio 2017, entra in vigore il regolamento del Ministero Infrastrutture e Trasporti recante definizione dei requisiti che devono possedere gli operatori economici per l'affidamento dei servizi di architettura e ingegneria e individuazione dei criteri per garantire la presenza di giovani professionisti, in ...

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Efficientamento energetico nelle imprese, 100 mln per Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia

Le modalità e i termini per la concessione delle agevolazioni riservate alle imprese, di qualunque dimensione, che realizzino programmi per unità locali riferibili ai settori energivori.

Il MiSE ha definito modalità e termini per la concessione delle agevolazioni, a valere sulle risorse del Programma operativo nazionale «Imprese e competitivita’» 2014-2020 FESR, a favore di imprese che realizzano programmi di sviluppo per la tutela ambientale nelle Regioni Basilicata, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia ...

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Revisione ETS, l'appello delle associazioni ambientaliste italiane a Galletti

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Alla vigilia dell'odierna riunione dei Ministri dell’Ambiente della UE a Bruxelles Greenpeace, Legambiente, WWF, Italian Climate Network, Coordinamento Free e Kyoto Club hanno scritto un appello al Ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti, per ribadire l'importanza di una profonda revisione del sistema ETS.

"L’Italia deve avere un ruolo propulsivo per rendere efficace il meccanismo dell’Emission Trading, non attestandosi su posizioni di mera difesa di alcuni settori e aiutando così mediazioni al ribasso, ma contribuendo a rendere davvero efficace lo schema quale strumento di lotta al cambiamento climatico e riconversione dell’economia. È essenziale che la UE riaffermi la propria leadership a livello globale sul clima".

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Vasco ONI, il design minimale vince 2 Design Award

Il radiatore in alluminio ONI di Vasco si aggiudica i prestigiosi riconoscimenti per il suo look elegante e originale: IF Design Award e ISH Design Plus Award 2017.

La nuova collezione di radiatori Vasco Oni – il cui nome deriva dall’esperanto e significa “piccolo” o “sottile” – rappresenta una perfetta sintesi tra tecnologia, estetica ed elevate prestazioni. Grazie a queste caratteristiche è stata appena insignita dei prestigiosi riconoscimenti IF Design Award – dall’International Forum Design di Hannover – e ISH Design Plus Award dal Germani Design Council di Francoforte.
Oni di Vasco è un radiatore in alluminio ultrasottile, dal design minimale, con forti richiami estetici alla tradizione orientale, che si caratterizza per le sue linee morbide e per il profilo arrotondato e senza spigoli. Anche il pratico portasciugamani segue questi principi.

Vasco_O-NP MULTIPLUS KEUKENOni oltrepassa la normale concezione di radiatore per l’ambiente bagno e diventa un vero e proprio elemento decorativo ed estetic, combinando due materiali complementari: un pannello di alluminio rinforzato da 8 mm di spessore con una struttura di tubi di rame integrata nella parte posteriore per la conduzione ottimale dell’acqua calda.

Vasco_O-NP MULTIPLUS 1L’azienda belga arricchisce dunque lo spazio comfort del bagno con un prodotto innovativo di wellness design, che garantisce un’elevata resa termica e una diminuzione dei consumi energetici, grazie all’utilizzo di acqua a bassa temperatura. Di facile e veloce installazione – grazie alla leggerezza dell’alluminio e all’attacco centrale unico da 50 mm – il radiatore Vasco può essere integrato facilmente anche ad un impianto di riscaldamento a pavimento.
Oni è disponibile nella versione con fori, senza fori e con accessorio Multi Plus.

www.vasco.eu

 

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lunedì 27 febbraio 2017

Connessa e multisensoriale, ecco come sarà la nostra casa smart

Luca Re
L’abitazione intelligente è la cellula della smart city. Vediamo come l’Internet of Things può controllare e gestire lo spazio domestico, risparmiando energia e aumentando la sicurezza, con una rete di sensori e attuatori capaci di auto apprendere le abitudini degli occupanti.
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La casa connessa o smart home sta conquistando l’attenzione di molte persone, non solo di “early adopter”, gli appassionati di tecnologia che desiderano provare una novità appena è in commercio.

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L’energia in Parlamento questa settimana (lunedì 27 febbraio – domenica 5 marzo 2017)

Redazione QualEnergia.it
Il calendario settimanale dei lavori parlamentari che riguardano energia, rinnovabili, efficienza energetica, edilizia, mobilità sostenibile e tutte le tematiche che interessano gli abbonati a QualEnergia.it PRO.

Ecco il calendario dei lavori parlamentari della settimana da lunedì 27 febbraio a domenica 5 marzo 2017 che riguardano energia, rinnovabili, efficienza energetica, edilizia, mobilità sostenibile e tutte le tematiche che interessano gli abbonati a QualEnergia.it PRO.

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Una fotografia sulle più grandi utility italiane

Le 100 più grandi utility italiane fatturano 108 miliardi di euro. Nel 2015 hanno prodotto ricavi pari al 6,6% del Pil, dando lavoro a circa 133.000 addetti; hanno prodotto il 50,3% dell'energia elettrica generata in Italia. Dal report "Top Utility Analysis" a cura di Althesys.

È stata presentata la scorsa settimana a Milano la quinta edizione del rapporto "Top Utility Analysis" (in basso la sintesi dello studio).

La ricerca analizza le performance delle maggiori 100 utility pubbliche e private italiane attive nei settori di gas, elettricità, acqua e rifiuti, con lo scopo di fornire una visione d'insieme dell’industria dei servizi di pubblica utilità delineando tendenze, cambiamenti, eccellenze e criticità.

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Autorizzazioni e rinnovabili: su PAS vale solo la decisione del Comune

Redazione QualEnergia.it
Lo ha stabilito il Tar Calabria, accogliendo il ricorso di un operatore dell'eolico contro una determina della Soprintendenza Archeologica. La Sopraintendenza aveva chiesto il riesame delle autorizzazioni, sostenendo che le 12 PAS per altrettante turbine erano di fatto riconducibile a un unico parco.

A decidere sulla sussistenza dei presupposti normativamente richiesti per la costruzione e l’esercizio di un impianto a rinnovabili autorizzato mediante Procedura abilitativa semplificata (PAS) è solo il Comune e un altro ente non può mettere in discussione le autorizzazioni rilasciate.

Questo in estrema sintesi quanto precisato da una nuova sentenza del Tar Calabria (in allegato in basso).

I giudici ...

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Come finanziare l’efficienza energetica nelle città con soft loan e fondi rotativi

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Due guide spiegano come utilizzare strumenti finanziari innovativi per promuovere la riqualificazione degli edifici privati e statali. Prestiti agevolati, sussidi locali, internal contracting. Così famiglie e amministrazioni pubbliche possono ottenere i massimi vantaggi economici.
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Mutui e prestiti tradizionali non bastano più: servono strumenti nuovi per finanziare l’efficienza energetica nei centri urbani europei, con piani coordinati tra municipalità, banche e agenzie territoriali per l’energia.

Consapevole delle difficoltà che circondano questo settore, Energy Cities, l’associazione delle autorità locali impegnate nella transizione energetica, ha pubblicato due guide (allegate in basso).

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Spagna, è scontro sull’attualizzazione della remunerazione alle rinnovabili

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L'adeguamento triennale, decretato mercoledì scorso, porterà 600 milioni di € in più al settore. Ma le associazioni degli operatori criticano i prezzi di riferimento considerati: essendo “artificialmente alti”, farebbero arrivare agli impianti a fonti rinnovabili molti meno soldi rispetto a quanto spetterebbe loro.
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Seicento milioni di euro in più o quattrocento in meno?

In Spagna è scontro tra Governo e mondo dell’energia pulita sugli effetti della recente attualizzazione della remunerazione per gli impianti a fonti rinnovabili o in cogenerazione.

Mercoledì scorso, infatti, con apposito decreto (in allegato in basso) il Ministerio de ...

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domenica 26 febbraio 2017

ASUS presenta il mini-PC VivoMini VC66, per il multitasking ottimale

VivoMini VC66 è il nuovo mini-PC realizzato da Asus e destinato all’utenza desktop più esigente. Con i processori Intel Core di settima generazione (Kaby Lake) e ampie opzioni di connettività, fornisce prestazioni ottimali per attività multimediali e multitasking efficace.

Asus ha annunciato la serie di computer desktop VivoMini VC66, mini-PC ad alte prestazioni progettato per un’ampia gamma di tipologie di utilizzo a casa o in ufficio. Questa unità desktop adotta processori Intel® Core™ di settima generazione (Kaby Lake), accompagnato da memoria RAM DDR4, capace di offrire una velocità raddoppiata rispetto alla memoria DDR3 con il 20% di efficienza energetica in più ed è caratterizzato da un design ad archiviazione tripla che permette di utilizzare un’unità SSD (Solid State Drive) M.2, unità HDD o SSD da 2,5 pollici.
VivoMini VC66 offre il supporto per un monitor 4K UHD e un completo livello di connettività con un totale di sei porte USB, tra cui quattro porte USB 3.0 facilmente accessibili e un connettore reversibile USB Tipo-C™ (USB-C™). Le porte HDMI, DisplayPort, DVI-D e seriale garantiscono la compatibilità con vari display e dispositivi, rendendo il mini-PC Asus la soluzione ideale per applicazioni di digital signage, sistemi PoS (Point-Of-Sale) e chioschi informatizzati.

Asus_VC66_3Il VivoMini VC66 fornisce le prestazioni necessarie per attività multimediali e per un multitasking veloce ed efficiente, offrendo una straordinaria risoluzione 4K UHD. La porta seriale permette di collegare periferiche legacy come scanner di codici a barre, stampanti, router, modem e altri dispositivi usati nei sistemi PoS (Point-Of-Sale) e distributori automatici.
All’interno del PC compaiono un connettore Intel Gigabit Ethernet, un lettore di schede 4-in-1, il jack per l’uscita audio e lo slot per il lucchetto Kensington. La connettività wireless, invece, è gestita dal Wi-Fi 802.11ac e dal Bluetooth® 4.1. Tutti i mini-PC della serie VivoMini VC66 vengono forniti con 100 GB di Asus WebStorage gratuiti per un anno, in modo che l’utente possa archiviare e utilizzare i propri file nel cloud.

Il nuovo computer del costruttore di Taiwan è incredibilmente silenzioso e assicura la massima efficienza energetica, con un consumo di soli 18W e un livello di rumorosità di soli 19 dB in condizioni di inattività.

Asus_VC66_2I mini-PC Asus VivoMini VC66 hanno ottenuto inoltre il riconoscimento 2017 iF Design Award e adottano un compatto chassis da 2 litri con moderni elementi di design ispirati all’architettura. Il design minimalista li rende ideali per l’uso in ufficio e nelle aziende, con installazione a parete o sul retro di un monitor grazie agli incavi compatibili con gli standard VESA, mentre lo chassis ad accesso rapido semplifica le operazioni di aggiornamento.
Asus VivoMini VC66 sarà disponibile da marzo a partire da un prezzo consigliato di 569,00 Euro IVA inclusa, in base alle configurazioni hardware.

www.asus.com/it

 

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Onkyo TX-RZ3100, sinfonie a 11.2 canali

Dolby Atmos, dts:X, THX Select2 Plus, DSD stereo a 11,2 MHz, tecnologia FireConnect per il multiroom wireless, porte HDMI per il multizone, 11.2 canali da 200 watt… Non c’è storia: l’Onkyo TX-RZ3100 potrebbe guardare dall’alto in basso gli altri sintoamplificatori A/V. E invece sorprende la sua personalità nello stesso tempo forte ed equilibrata, persino umile

Il difficile, per un progettista di sintoamplificatori A/V, non è aumentare il numero dei canali, delle decodifiche, dei formati e degli effetti speciali. Il difficile sta nel farlo mantenendo integra la personalità dell’apparecchio, evitando cioè che l’amplificatore si frammenti in una congerie di funzioni e tecnologie priva di carattere e identità, il che, dal punto di vista commerciale, potrebbe avere esiti disastrosi.

Diciamo subito che i progettisti dell’Onkyo TX-RZ3100 sono riusciti nell’impresa. Se questo sintoampli detiene il titolo di modello di punta della rinomata serie RZ non è solo perché ha effettivamente una quantità impressionante di canali e di funzioni, ma soprattutto perché ha la
personalità di un re.

UNA FORMIDABILE SEZIONE AUDIO

Con i suoi 11.2 canali da 200 watt (su 6 ohm) il potente sintoamplificatore permette di pilotare impianti Dolby Atmos e dts:X a 7.2.4 canali, attualmente la massima configurazione possibile in ambito domestico con questi formati. Difficile trovare uno standard con cui il TX-RZ3100 non sia compatibile: oltre al Dolby Atmos e al dts:X di cui si è appena detto, ricordiamo i Dolby TrueHD, Digital Plus e Surround, i
dts-HD Master Audio, 96/24, ES ed Express,  i THX Cinema/Music/Game e Select2  Plus, il DVD-Audio, il Super Audio CD e il PCM multicanale.

Non va dimenticato il dts Neural:X, che recupera le informazioni spaziali dai formati multicanale ed effettua un upmix che dona nuova vita ai Blu-ray d’annata, rendendoli virtualmente identici ai programmi con dts:X nativo.

A questo occorre aggiungere quattro modalità  DSP specifiche per i videogiochi (Rock, Sports, Action, RPG) e l funzione Theater-Dimensional Virtual Surround. Il TX-RZ3100 è dotato di sistema di auto calibrazione AccuEQ (microfono in dotazione) con AccuReflex, una tecnologia che corregge gli sfasamenti tra i diffusori dei canali anteriori L/R e gli speaker dei canali height; la AccuReflex agisce solo sui diffusori height, in modo da non corrompere gli ascolti in Direct Mode e Pure Audio Mode.

Ricordiamo ancora i controlli di tono separati su tutti i canali (+/-10 dB a 100 Hz e 10 kHz), il crossover regolabile indipendentemente per ciascun canale (da 40 a 200 Hz in 11 step) e il Sync Control regolabile fino a 500 mS. Al TX-RZ3100 non è estranea la capacità di distribuire i segnali in multiroom: il merito è della FireConnect, una tecnologia wireless che permette di inviare a diffusori compatibili qualsiasi segnale audio in transito nel sintoamplificatore, dai flussi streaming alla musica proveniente dal vinile; la gestione del multiroom avviene mediante applicazioni per smartphone.

il pannello posteriore del TX-RZ3100: si riconoscono gli ingressi/uscite HDMI (un altro ingresso HDMI si trova sul pannello anteriore) e le undici uscite di potenza, quattro delle quali dedicate alla Zona 2 e alla Zona 3.

il pannello posteriore del TX-RZ3100: si riconoscono gli ingressi/uscite HDMI
(un altro ingresso HDMI si trova sul pannello anteriore) e le undici uscite di potenza, quattro
delle quali dedicate alla Zona 2 e alla Zona 3.

Onkyo-TX-RZ3100-2

DALL’INGRESSO PHONO  AL DSD A 11,2 MHZ  

La sezione riservata al video, al routing di segnale e alle connessioni di rete non è meno fornita di quella audio. Il TX-RZ3100 mette a disposizione dell’ascoltatore otto ingressi HDMI con supporto 4K/60 Hz, High Dynamic Range, spazio colori 4:4:4 e HDCP 2.2, e due uscite HDMI multizona denominate Main (con canale audio di ritorno ARC) e Zone 2. L’Onkyo dispone inoltre di due ingressi e un’uscita video Component, di due ingressi video compositi, di cinque ingressi digitali (tre ottici e due coassiali), di sette ingressi analogici tra i quali un phono MM, di 11.2 pre-out multicanale e di due uscite linea per subwoofer; da sottolineare la presenza di ben undici uscite di potenza terminate con connettori di buona qualità, due delle quali riservate alle Zone 2 e 3. La funzione Google Cast consente di rilanciare sulla TV o sui diffusori applicazioni e programmi di intrattenimento prelevati da cellulari, tablet, PC o laptop; il TX-RZ3100 dispone inoltre di AirPlay, Bluetooth e Wi-Fi con supporto audio universale comprendente il DSD (Direct Stream Digital) fino a 11,2 MHz.

Sintoamplificatore AM/FM con memoria per 40 + 40 stazioni, l’Onkyo TX-RZ3100 è anche in grado di attingere musica dai più noti fornitori di streaming, come Spotify, Pandora, Deezer, Tidal, TuneIn e altri.

CONVERTITORI A 768 KHZ  E STADI AMPLIFICATORI  AD ALTA EFFICIENZA

Il TX-RZ3100 è costruito in modo superlativo: siamo molto al di sopra della media dei sintoamplificatori audio video. Pannelli metallici e barre suddividono lo spazio interno in scompartimenti che, oltre a garantire una certa azione schermante tra un circuito e l’altro, irrigidiscono lo chassis; questo va anche a beneficio delle prestazioni audio, dal momento che le vibrazioni possono avere influenza negativa su componenti come gli elettrolitici di livellamento e i relè di commutazione.

Gli elementi sono saldati su PCB in vetronite interconnessi da un cablaggio ridotto al minimo ed eseguito in modo impeccabile, con uso abbondante di connettori, conduttori di notevole sezione, cavo schermato e termorestringente. Il modello di punta della linea RZ è dotato di un massiccio, pesantissimo trasformatore custom ad alta corrente (H.C.P.S., High Current Power Supply); il circuito di standby dispone di un piccolo trasformatore separato, così come separati – allo scopo di ridurre disturbi e interferenze – sono i circuiti digitali dagli analogici. A valle del trasformatore troviamo due elettrolitici di livellamento audio grade di grande capacità (dovremmo essere almeno sui 10.000 microfarad ciascuno), poi condensatori più piccoli distribuiti lungo le linee di alimentazione per abbassarne l’impedenza.

Anche a livello di circuiti di conversione si è largamente applicata la tecnica della separazione, volta a ottenere le migliori prestazioni: il TX-RZ3100 dispone di convertitori D/A a 384 kHz/32 bit Asahi Kasei AK4490 per i canali anteriori L e R, di due DAC multicanale a 768 kHz/32 bit AK4458 per i canali surround e di due AK4388 per le uscite della Zona 2 e della Zona 3; la tecnologia di conversione utilizzata è la VLSC (Vector Linear Shaping Circuitry).


Costruttore: Onkyo – Giappone; Distributore: Tecnofuturo S.r.l. – Tel. 030/2452475 – www.tecnofuturo.it

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Con il BeoSound 2 la Cool Modern Collection è completa

A partire da marzo, anche il BeoSound 2, sistema musicale wireless Bang & Olufsen all-in-one, sarà disponibile nella nuova e più attraente colorazione in ottone nei negozi del prestigioso brand danese. Si completa così la Cool Modern Collection, la collezione che l’azienda ha lanciato, partendo da una selezione di pezzi iconici, per celebrare i suoi 91 anni. La nuova variante cromatica, che rimarrà in catalogo, unisce il design e il minimalismo scandinavo dei prodotti B&O a brillanti strutture in alluminio color ottone e ai colori scuri dei tessuti, per creare un’atmosfera calda in linea con i trend del momento.

BangeOlufsen_BeoSound2_brassLa recente gamma Cool Modern Collection di Bang & Olufsen introdotta in autunno comprende una vasta gamma di prodotti, tra cui il nuovo televisore BeoVision 14, l’impianto musicale wireless BeoSound 35, gli iconici diffusori BeoLab 18 e il sistema musicale wireless BeoSound 1. Ad essi si aggiunge in questi giorni il BeoSound 2, potente diffusore wireless con prestazioni audio a 360°, caratterizzato da un design solido ed elegante in alluminio, accesso integrato a Spotify, Deezer, QPlay e TuneIn, e la tecnologia BeoLink Multiroom, che connette i prodotti B&O a un unico sistema wireless in tutta la casa. 

Gli altri prodotti Bang & Olufsen che fanno parte della collezione sono:

BeoRemote One Bluetooth
BeoLab 5
BeoLab 17
BeoLab 19
BeoLab 90

BangeOlufsen_BeoSound2_brass_3La Cool Modern Collection è una collezione celebrativa del 91° anniversario dell’azienda e che è disponibile nei punti vendita Bang & Olufsen dall’autunno 2016 come variante colore permanente a catalogo.

www.bang-olufsen.com

 

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sabato 25 febbraio 2017

BenQ W8000, emozioni da vero cinema

BenQ W8000 è una delle nuove macchine full-HD per Home Cinema. Prestazioni allo stato dell’arte e grande versatilità per un prodotto capace di forti emozioni

BenQ è una azienda con un portafoglio di prodotti davvero ampio, che comprende oltre a 5 linee di proiettori, monitor dai consumer fino
al professionale spinto, prodotti interattivi, Digital Signage, LED lights e una completa linea di prodotti per e-Sports, ovvero videogiochi svolti a livello professionale.

La gamma di videoproiettori comprende una impressionante quantità di prodotti, in grado davvero di coprire qualsiasi esigenza, dai portatili estremi fino alle macchine per grandi installazioni, dove serve potenza luminosa e affidabilità. Questo W8000, al suo debutto, fa parte della linea per intrattenimento domestico, ma in realtà, grazie alla versatilità unita a un’ottima potenza luminosa, può tranquillamente servire piccoli cinema o installazioni particolari.

Le 5 ottiche a disposizione permettono senza soluzione di continuità rapporti di tiro da 0,778:1 fino a 5:1. Praticamente per ogni esigenza, dal grandangolo allo zoom estremo.

Le 5 ottiche a disposizione permettono senza soluzione di continuità rapporti di tiro da 0,778:1 fino a 5:1. Praticamente per ogni esigenza, dal grandangolo allo zoom estremo.

Il W8000 è un prodotto un po’ controtendenza rispetto al mercato, offre infatti una risoluzione full-HD e non 4K, del resto i chip DLP consumer 4K non sono ancora pronti, mentre questi nuovi full-HD da 0,65” DLP offrono prestazioni davv ro eccellenti, tanto da meritare una macchina come questa che ne magnifica le prestazioni.

Facciamo presente che assolutamente non tutti i rapporti grandezza-schermo/ risoluzione permettono di apprezzare il 4K, dobbiamo fare infatti i conti con l’acutezza visiva umana, che non sempre riesce a “risolvere” segnali con risoluzione 4K. C’è poi da tenere in considerazione il
fattore prezzo, i proiettori con matrice 4K in grado di esprimere le stesse prestazioni d W8000 in quanto a rapporto di contrasto, appartengono a una fascia di prezzo completamente diversa.

Con questo W8000 è possibile illuminare senza grossi problemi basi schermo di 3 metri ad una distanza variabile dai 2,3 metri con ottica fissa Wide (0.778:1) fino ai 15 metri della Long Zoom (3-5:1); questo esempio fa capire quanto impressionante sia la versatilità ottica a disposizione.
A questo proposito va detto che il proiettore può essere fornito senza ottica, o comprensivo di ottica standard, che è quella (1,54-1,93:1) che copre la maggior parte delle esigenze ludiche.

BenQ-W8000-1

Le ottiche sono in tutto 5, compresa la standard, quindi oltre a Wide, Standard e Long Zoom già citate, si aggiungono Wide Zoom (1,1-1,3:1) e Semi Long (1,93-2,9:1). I prezzi  non sono proprio contenuti, e vanno dai 600 euro della standard ai 1500 del Long Zoom, pertanto se il W8000 può considerarsi competitivo con la dotazione standard (3500 euro) molto meno lo è con le altre, che possono far lievitare il costo fino ai 4500 euro di listino.

Ma del resto è anche vero che una macchina con queste prestazioni in grado di offrire una così ampia versatilità ottica è davvero rara. Il W8000 condivide buona parte della sua ingegnerizzazione con l’H5098 di Vivitek, provato nel #69 di HC; le origini sono infatti comuni,
anche se poi ogni casa adotta proprie soluzioni – in esclusiva – per customizzare i propri prodotti. Grande Versatilità per il W8000, espressa
anche attraverso un ampio shift sia orizzontale (+/-5%) che verticale (-15/+55%) il che permette installazioni anche fortemente fuori centro, con comandi a manopola piuttosto precisi e celati da uno sportello centrale sistemato sul dorso appena sopra l’obbiettivo; accanto ad essi i classici tasti per la navigazione all’interno dei menù in luogo del telecomando.


Costruttore: Benq, Taiwan; Distributore: BenQ Italiawww.benq.it / MPI Electronics Srl – Tel. 02/9361101 – http://ift.tt/1SXSxxQ

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Panasonic HNC800: nuovi standard di sicurezza nella Smart Home

Panasonic presenta la KX-HNC800, nuova telecamera per interni con risoluzione Full HD, capace di tutelare la privacy grazie a un originale pannello scorrevole, nonché dotata di un’esclusiva funzione Pre-Record in grado di catturare più immagini di qualunque altra telecamera domestica presente sul mercato.

La nuova Panasonic HNC800 è una telecamera di monitoraggio e sicurezza di nuova generazione con esclusive funzioni Privacy e Pre-Record che registra tutto quello che si desidera e nulla di ciò che non si vuole.
A tutela della propria privacy, infatti, la HNC800 dispone di un pannello a scorrimento manuale unico nel suo genere, utilizzabile per coprire rapidamente e con facilità obiettivo e microfono ogni volta che non si desidera registrare, ad esempio quando si hanno ospiti.

Panasonic_HNC800_2La nuova videocamera Panasonic vanta una funzione Pre-Record per riprese ampie e accurate. L’elaborazione delle immagini parte già 2 secondi prima che il sensore attivi la registrazione, riuscendo così a catturare una quantità maggiore di immagini importanti rispetto alle comuni telecamere domestiche. Questa funzione esclusiva fornisce prezioso contributo ad esempio nel caso in cui un ladro dovesse infiltrarsi nell’appartamento, grazie alla possibilità di cogliere anche gli attimi fugaci in cui egli si palesa di fronte alla telecamera prima di girarsi di spalle.

La HNC800 rappresenta, inoltre, una soluzione perfetta per tenere d’occhio il proprio animale domestico rimasto a casa: in un attimo e con facilità, è infatti possibile visionare e registrare in qualità Full HD tutti i momenti più simpatici e divertenti, così come comunicare in modo bidirezionale grazie al microfono integrato.

Panasonic_HNC800_1Sincronia perfetta
La HNC800 è una telecamera unica nel suo genere, in grado di sincronizzarsi senza soluzione di continuità con la centralina wireless, le varie telecamere interne/esterne, le Smart Plug e gli altri sensori e componenti Panasonic ricompresi nel sistema Smart Home.

Dopo l’attivazione, la telecamera consente anche – a discrezione dell’utente – di effettuare un monitoraggio wireless con push notification verso diverse apparecchiature Smart (fino a un massimo di otto).

L’obiettivo grandangolare della telecamera HNC800 copre l’intera area di una stanza grazie a un angolo di ripresa di ben 142 gradi ed offre la possibilità di registrare fino a 145 ore.
Le riprese video Full HD (1.080p) possono essere registrate in automatico su una card Micro SD/SDHC/SDXC oppure su smartphone o tablet, semplicemente rimuovendo la scheda MicroSD dalla telecamera e inserendola nel dispositivo prescelto. In questo modo sarà possibile girare video senza dover aderire ad alcun contratto e risparmiando rispetto alle soluzioni dipendenti dal Cloud. Si potranno fare eccezionali riprese anche in scarse condizioni di luce grazie ad un obiettivo dalla messa a fuoco veloce che scolpisce gli oggetti creando video fluidi, di qualità cinematografica, a 30 fps.

La HNC800 sarà introdotta nel mercato Italiano a partire dal mese di maggio e sarà integrabile ai KIT Panasonic Smart Home già in commercio.

www.panasonic.it

 

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venerdì 24 febbraio 2017

Decreto biometano, prevista l'approvazione entro l'estate

Il decreto interministeriale sul biometano secondo Giovanni Perrella del ministero dello Sviluppo economico dovrebbe essere approvato entro l'estate. Il decreto prevede un tetto di 1,1 miliardi di metri cubi.

Dopo la chiusura delle consultazioni pubbliche, il nuovo decreto interministeriale sul biometano prende forma.

Il ministero dello Sviluppo economico, attraverso la voce di Giovanni Perrella, ritiene che sia probabile una sua approvazione entro l'estate.

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Trivelle, Greenpeace Italia, Legambiente e WWF scrivono a Governo e Regioni

Le tre associazioni ambientaliste chiedono conto al Governo delle politiche sulle attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi e invitano che le Regioni avevano promosso il referendum di aprile, a confermare l’impegno sul tema della difesa dei mari italiani.

“L’Italia è un Paese refrattario alla pianificazione degli interventi in campo energetico, con un  Governo che rischia di porsi al di fuori dall’Europa e dagli impegni assunti su scala internazionale, e continua a dare carta bianca alle aziende petrolifere - in primis ENI e Edison -,a interessi industriali ad alto rischio ambientale, senza un disegno unitario.”
 

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L’esportabilità del modello italiano del Biogasdoneright®

A Biogas Italy, evento organizzato dal CIB, sono stati presentanti i risultati dello studio internazionale che spiega come dal modello italiano si ottengano più cibo e più energia. Un team di 5 docenti internazionali ne valuterà presto l’esportabilità. Le potenziali e il quadro normativo del biometano.

La filiera italiana del biogas e del biometano in agricoltura è sempre di più un caso di scuola internazionale.

Se ne è parlato nel corso della terza edizione di Biogas Italy - “L’alba di una rivoluzione agricola”, l’evento annuale del CIB, Consorzio Italiano Biogas, nel corso del quale si sono svolti anche quest’anno a Roma gli Stati generali del settore.

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DTR modifiche fotovoltaico, un’analisi: “si apre un mercato in Italia”

Giulio Meneghello
Con alcuni esperti del settore abbiamo analizzato le novità positive e i punti critici delle nuove “procedure per la gestione degli interventi di manutenzione e ammodernamento tecnologico degli impianti fotovoltaici incentivati in Conto Energia” pubblicate dal GSE. A breve un webinar QualEnergia.it sul DTR.
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Finalmente regole certe, anche se resta qualche passaggio da chiarire e non mancano delle criticità.

Ma le novità sono soprattutto positive: prima fra tutte, la possibilità di aumentare senza limiti la producibilità dell'impianto, che darà un grande impulso all'O&M e, in generale, alla gestione efficiente dell'enorme parco fotovoltaico italiano.

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Le gigafactory di Tesla diventeranno cinque? I nuovi piani di Elon Musk

Redazione QualEnergia.it
L’ultima lettera agli investitori evidenzia che il colosso americano dell’auto elettrica è interessato a costruire altre super-fabbriche. Nei prossimi mesi l’azienda deciderà dove e quando. Intanto la Model 3 si sta avvicinando alla prima fase produttiva. Costi delle batterie al centro del piano industriale.
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Le gigafactory di Tesla saranno cinque? Il futuro del colosso americano dell’auto elettrica e non solo - ormai la sua è un’offerta integrata di mobilità, produzione da fotovoltaico e stoccaggio energetico - si gioca sulla capacità di abbattere i prezzi delle batterie.

Non a caso l’ultima lettera agli investitori sul quarto trimestre 2016 e le prospettive del 2017 (allegata in basso) annuncia la costruzione di nuove super-fabbriche.

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Una tecnologia veramente “cool”: raffreddare senza usare energia o acqua

Alessandro Codegoni
Raffreddare un oggetto esposto in pieno sole, senza usare energia o acqua. Imitando la natura l’ingegnere dei materiali Xiaobo Yin e la Boulder University hanno dimostrato che è possibile grazie ad un film plastico molto particolare. Molteplici le applicazioni, in edilizia, nel campo energetico e in agricoltura.
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Gli scienziati se ne sono accorti da alcuni anni: la natura, oliata da miliardi di anni di evoluzione, riesce a fare molte cose più efficientemente ed elegantemente di noi, che superiamo spesso gli ostacoli rozzamente, sprecando enormi risorse e quantità di energia, per fare ciò che gli esseri viventi fanno quasi a costo zero.

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Domotica: in Italia vale 185 mln, ma nel 2017 è previsto il boom

Redazione QualEnergia.it
Nel mercato italiano dell'Internet of Things le applicazioni per la gestione dell'energia sono seconde solo a quelle per la sicurezza. L'80% delle vendite passa da installatori e distributori elettrici. Con lo sbarco dei grandi del web previsto un boom, ma i consumatori chiedono garanzie sui loro dati.

Il giro di affari della casa connessa in Italia nel 2016 è stato di 185 milioni di euro. Nella domotica, gli italiani scelgono soprattutto soluzioni per il risparmio energetico e la sicurezza.

L’80% del mercato passa ancora da installatori e distributori elettrici, mentre lo sbarco dei colossi del web preannuncia un grande sviluppo nel 2017.

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Internet of Things: Home, Smar t home

E se l’Internet of Things fosse davvero la chiave per migliorare la qualità della vita negli spazi domestici? A questa domanda le aziende rispondono con prodotti e soluzioni pratici e funzionali, all’insegna di uno stile di vita connesso alla casa

Tutti sogniamo una casa calda, accogliente e ovviamente anche sicura. Se a questo aggiungiamo, poi, il desiderio di fare comodamente molte azioni con un semplice “touch” dal telefono ed agire al contempo in modo coscienziosamente ecologico, ecco che ci siamo addentrati nel concetto nudo e puro della casa Smart: uno spazio moderno all’interno del quale tutto ruota intorno a noi con semplicità, in cui tutto è gestibile da una persona sola – in frazioni di secondo – e dove si rispettano le più avanzate normative in tema di risparmio energetico ed ecosostenibilità.

 

Da una parte, dunque, i materiali più efficienti e capaci di un alto indice di coibentazione, nonché le energie rinnovabili; dall’altra, le migliori tecnologie per sfruttare nel migliore dei modi quello che l’Internet of Things (a dispetto della sua entità immateriale) oggi può tramutare in fenomeno tangibile.

Quindi è quest’ultimo il vero protagonista grazie al quale un insieme di dispositi

La tecnologia SmartThinQ di LG, della quale si è parlato a IFA 2015 ma soprattutto all’edizione del CES 2016, gli elettrodomestici connessi in casa dialogano proprio come se fossero in un sistema domotico: per farlo sono sufficienti un hub e questi particolari sensori, che inviano, bidirezionalmente, le informazioni all’utente.

La tecnologia SmartThinQ di LG, della quale si è parlato a IFA 2015 ma soprattutto all’edizione del CES 2016, gli elettrodomestici connessi in casa dialogano proprio come se fossero in un sistema domotico: per farlo sono sufficienti un hub e questi particolari sensori, che inviano, bidirezionalmente,
le informazioni all’utente.

vi, dialogando in un comune network e con segnali in linea di massima wireless, ci spiana la strada mettendo in atto ciò che fino ad oggi avremmo dovuto fare personalmente e in loco, con sensibili perdite di tempo.I grandi costruttori legati al mondo delle home appliance e della consumer electronic hanno immaginato con largo anticipo questi scenari, tant’è che oggi è sempre più facile imbattersi in elettrodomestici (grandi o piccoli, appartenenti al cosiddetto “bianco” o “bruno”, non fa differenza) che sulla base di una connessione Wi-Fi – e una pratica app – riescono a interagire con l’utente in maniera bidirezionale, inviando notifiche e attuando i comandi live.

E per avere una conferma dell’interesse dietro questo grande “carrozzone” basta vedere quanto successo all’ultima edizione di IFA, a Berlino, dove un’intera area è stata adibita all’esposizione delle Smart Home, con 3 mila mq di superficie e più di 40 espositori provenienti da 15 Paesi, e un risultato indiscutibile: stand più che affollati, uomini e donne (indistintamente) a carpire informazioni sul come e sul perché.

C’È SMART E SMART

Difficile dire se in questo caso l’offerta abbia risposto alla domanda o viceversa; sta di fatto che negli ultimi anni lo sviluppo di sistemi e dispositivi per la casa che trasmettono senza fili è stato indubbiamente esponenziale, ma non tutti possono essere integrati in un sistema completo (vedi gli esempi isolati dei condizionatori, o dei termostati, o degli apparati audio/video, laddove per ognuno di essi è presente un’applicazione specifica).

Mettendo per una volta la domotica da una parte (come ben sappiamo quei sistemi centralizzati, ma anche onerosi in termini di spesa, che immagazzinano centinaia d’informazioni e tengono sotto controllo costantemente tutti gli impianti domestici mediante un server), ci soffermiamo in questa sede sugli elettrodomestici quali artefici di questa nuova trasformazione casalinga: pensiamo alla possibilità di cuocere gli alimenti, di regolare la temperatura, di far partire la lavastoviglie per un lavaggio di cui ci eravamo dimenticati.

E pensiamo a tutti questi prodotti in modo centralizzato, o meglio immaginiamo una catena di elettrodomestici (home appliance è il termine anglofono) che fa convergere verso l’utente/proprietario di casa tutte le informazioni sulle operazioni preimpostate, come i lavaggi, i risciacqui, le temperature, la cottura dei cibi e chi più ne ha più ne metta.

Si apre uno scenario nuovo, la “seamless life” per dirla all’inglese ancora una volta (vedi riquadro, ndr), che davvero potrebbe modificare il vivere quotidiano e renderci la conduzione delle attività domestiche più semplice, sicura ed economica.

IL MERCATO DI OGGI

Tra le società che maggiormente credono nelle potenzialità dell’IoT e nei suoi sviluppi in questa direzione vi è il Gruppo Candy (un patrimonio totalmente italiano, che ad esser sinceri rappresenta un motivo d’orgoglio), che nei tre segmenti strategici Washing, Built-in e Small Domestic Appliances ha puntato il focus del proprio prossimo futuro.

Il nuovo forno elettrico Candy WTC con “Remote Total Cooking Control” e schermo full touch da 19” rappresenta l’esplosione della connettività Candy simply-Fi, la tecnologia adottata su una intera gamma di elettrodomestici che permette di gestire comodamente tutti i prodotti attraverso una semplice app.

Il nuovo forno elettrico Candy WTC con “Remote Total Cooking Control” e schermo full touch da 19” rappresenta l’esplosione della connettività Candy simply-Fi, la tecnologia adottata su una intera gamma di elettrodomestici che permette di gestire comodamente tutti i prodotti attraverso una semplice app.

Forte della sua lunga esperienza votata all’innovazione e alla semplicità d’uso, Candy ha per questo sviluppato simply-Fi, la prima gamma completa di elettrodomestici che si avvale della connessione Wi-Fi per una gestione più facile, anche da remoto, delle principali operazioni di routine da svolgere in casa.

Gli elettrodomestici simply-Fi sono prodotti innovativi che consentono di lavare, cucinare e conservare in pieno stile italiano, ma soprattutto sono controllabili dal proprio smartphone attraverso una comunissima applicazione, il cui utilizzo è di immediata comprensione.

Appartenente allo stesso Gruppo c’è Hoover, marchio dal forte carattere innovativo, che offre una gamma completa di piccoli e grandi elettrodomestici da accosto e da incasso, tra cui “The Hoover Washing Machine with TED”, la macchina che guida l’utente sul tipo di lavaggio per ogni capo da lavare, grazie all’adozione dello speciale dispositivo esterno TED (Textile Expert Detector), capace di inviare la notifica sul lavaggio ad hoc. Grazie anche al motore Perfect Silent Inverter raggiunge la classe A+++ -50% di efficienza energetica e un record di silenziosità; con i suoi 48 dBA si posiziona infatti tra le più silenziose del settore.

“The” Hoover Washing Machine with TED è inoltre connessa alla rete Wi-Fi e può quindi essere gestita ovunque e in qualsiasi momento della giornata attraverso l’applicazione dedicata Hoover Wizard e al sistema Hoover One-Fi Extra, che accosta alla tecnologia Wi-Fi il sistema di connettività NFC, per ottenere programmi e servizi extra.

Anche Bosch si sta muovendo verso una totale interazione degli impianti domestici: qui valvole e controller per il riscaldamento.

Anche Bosch si sta muovendo verso una totale interazione degli impianti domestici: qui valvole e controller per il riscaldamento.

INTELLIGENTI ANCHE NEI CONSUMI

Chiudiamo l’articolo accennando rapidamente ad un altro fenomeno di costume e di marketing, che ultimamente ha preso sensibilmente piede nel mercato domestico: la rivoluzione (pacifica) dei termostati intelligenti. Aziende europee come tado° e Netatmo, infatti, stanno letteralmente spopolando nelle case delle nuove generazioni di adulti grazie alla genialità, abbinata ad efficienza ed eleganza, dei loro prodotti.

Per entrambi mettiamo a fuoco i termostati intelligenti (la francese Netatmo, in realtà, produce anche qualcos’altro), le cui similitudini sono diverse: controllabili da smartphone a distanza attraverso un’app proprietaria, look moderno e sbarazzino, capaci di far risparmiare parecchio sui consumi di un anno (grazie all’entrata in funzione in virtù del periodo, della distanza da casa, del meteo che c’è al di fuori), questi dispositivi rilanciano con grande enfasi il sempre vivo dilemma dei consumi energetici. Grazie ad essi risparmiare è possibile e si può fare senza sacrifici e senza drastici rimedi. Se, poi, si gratifica anche l’occhio e non ci si deve impegnare a cambiare caldaia, ecco che il successo su larga scala è pronto a rubare la scena.

il termostato intelligente tado°, che, attraverso un hub posizionato nei pressi della caldaia, comunica con lo smartphone ininterrottamente, consentendo notevoli risparmi sui consumi.

il termostato intelligente tado°, che, attraverso un hub posizionato nei pressi della caldaia, comunica con lo smartphone ininterrottamente, consentendo notevoli risparmi sui consumi.

A conti fatti, l’Internet delle Cose sta bussando con grande impeto sulle nostre porte e non manca poi molto alla sua totale conquista delle nostre case, che finalmente diventeranno intelligenti. Giusto il tempo di fare un trasloco, penserà qualcuno. O magari il tempo di convincere la moglie a sostituire un po’ alla volta i vari elettrodomestici, ribatterà un altro.

La verità è che – volenti o nolenti – l’abitudine (o mania?) di fare tutto col telefono l’abbiamo già presa da un pezzo; e per questo siamo già Smart dentro. Per una “seamless life” a 360 gradi, sarà sufficiente aspettare, pazientemente, l’avvicendarsi delle prossime operazioni commerciali “sottocosto”, purché siano intelligenti sul serio.

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