venerdì 31 marzo 2017

Il design Panasonic premiato con 22 iF Design Award 2017

Sono ben 22 i prodotti Panasonic appena insigniti del prestigioso IF Design Award 2017, tra cui fotocamere, prodotti audio e beauty e piccoli elettrodomestici. Più della metà di questi anche in Italia.

Panasonic Corporation ha ricevuto ben 22 premi per i propri apprezzati prodotti all’iF Design Award 2017, organizzato e ospitato da iF International Forum Design. Tra i prodotti premiati, le fotocamere digitali mirrorless a lente singola, le cuffie Technics per audiofili, la centrifuga compatta e il climatizzatore serie Etherea.
La giuria dell’International Forum Design, composta da professionisti di varie nazionalità, quest’anno ha esaminato circa 5.500 realizzati dalle aziende di 59 Paesi.

Tra i 22 prodotti Panasonic premiati, ecco l’elenco di quelli commercializzati sul territorio Italiano:
Fotocamera digitale DMC-GX80
Fotocamera digitale DMC-LX15
Fotocamera digitale DMC-TZ100
Videocamera 4K HC-VXF990
Telecamera portatile da studio 4K / HD AK-UC3000/AK-HC5000
Videocamera digitale AG-AC30
Giradischi a trazione diretta SL-1200GAE/1200G
Cuffie stereo EAH-T700
Packaging cuffie stereo EAH-T700
Slow juicer MJ-L500
Condizionatore CS-Z9SKEW-M
Attivatore di Giovinezza EH-XT20

www.panasonic.it

 

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Raspberry Pi Zero W – Il compromesso ideale?

Grazie al nostro partner Kubii, oggi vi proponiamo la recensione dell’ ultimo modello presentato dalla Fondazione Raspberry Pi:

Raspberry Pi Zero W

Il Pi Zero è già molto amato dalla comunità dei maker e degli hobbisti, e ora, grazie a questa versione, “acquista” più funzionalità, proprio in quello che poteva essere indicato come il suo punto debole: la connettività. Molti, alle prime armi con Raspberry Pi o schede similari, si sono infatto trovati spiazzati dall’avere una scheda che non era possibile connettere in rete senza accessori esterni.

Ora questa difficoltà non esiste più: Infatti adesso il Pi Zero, con il modello “W”, acquisisce la connettività Wireless già vista sul Raspberry Pi 3, grazie allo stesso chip.
Farlo entrare nella già minuscola e molto affollata scheda dello Zero, non è stato per nulla facile, ed è stata la sfida più grande, e si è fatto anche tesoro dell’ esperienza fatta con il modello di punta, per cercare di migliorare ancora. Ma andiamo con ordine:

Unboxing

kit

Il Kit Pi Zero W Budget, oggetto di questa recensione, viene consegnato in una scatola di cartone comune. All’ interno, tra le “patatine” di materiale espanso di imballaggio, troviamo i singoli componenti del kit ognuno racchiuso in un piccolo sacchetto plastico (antistatico nel caso del Raspberry Pi): un adattatore da mini-HDMI a HDMI, un adattatore da micro-USB a USB On-The-Go, Scheda micro-SD 4GB SanDisk, e naturalmente Raspberry Pi Zero W. E’ presente anche un connettore 2×20 pin da saldare sui pin del GPIO, non presente in fotografia.

Aspetto

Pi Zero W

La scheda si presenta con tutti i componenti posti sulla faccia superiore, tutti SMD. questo contribuisce parecchio a abbattere i costi di produzione. I connettori principali sono sul lato lungo: uscita video con mini-HDMI, e le due porte miniUSB: una dati e una solo per l’alimentazione della scheda.
Sui lati corti troviamo da un lato lo slot per la microSD, e dall’ altro il connettore CSI per il modulo fotocamera.

L’altro lato lungo è occupato per intero dalle 40 piazzole del GPIO. sono presenti anche altre uscite, sempre in forma di piazzola su scheda: due marchiate RUN, equivalenti del famoso P6 dei modelli precedenti, che serve a aggiungere un pulsante di accensione o reset al Raspberry Pi; e due marchiate TV, a cui si può collegare una uscita video analogica video-composito RCA, per il collegamento con i televisori più datati.
Le dimensioni sono le stesse del Pi Zero normale: 65 x 30 mm, stupefacente piccolo, ogni volta che lo si prende in mano, più o meno le stesse di un ESP8266 in versione “nodemcu”. Ma molto più potente.
confronto Pi Zeroconfronnto Pi Zero r

A pensarci bene, è davvero incredibie pensare a quanta tecnologia è presente in questi pochi centimetri, sopratutto se si pensa che non stiamo parlando di nanotecnologia estrema, ma di un prodotto nato per avere il prezzo più popolare possibile. CPU a 1Ghz, RAM, GPU 1080p, USB, Wifi e Bluetooth.. un computer completo, così piccolo!

Specifiche:

  • SoC: Broadcom BCM2835
  • CPU: ARM11 funzionante a 1GHz
  • RAM: 512MB
  • Wireless: 2.4GHz 802.11n wireless LAN
  • Bluetooth: Bluetooth 4.1 LE
  • Dimensioni: 65mm × 30mm × 5mm
  • Alimentazione: 5V, forniti tramite connettore micro USB
  • Video & Audio: 1080P HD video e audio stereo tramite connettore mini-HDMI
  • Memoria di massa: Scheda MicroSD
  • Uscita: Micro USB
  • GPIO: GPIO completo da 40 pin, su piazzole, senza connettore saldato
  • Altre uscite su piazzole: Run mode, videcomposito RCA
  • Camera Serial Interface (CSI)
  • Prezzo: 11€

Consumo

Il consumo energetico è uno dei punti di forza di questo particolare modello, e rimane sempre estremamente ridotto, seppur possa essere leggermente superiore rispetto al modello precedente, a causa delle connessioni wireless, quando attive. Approssimativamente:

  • 100 mA: funzionamento normale, senza periferiche connesse e con connessioni wireless spente
  • 160 mA: con connettività Bluetooth attiva
  • 170 mA: Con Wifi Attivo
  • 230 mA: Con modulo camera connesso e attivo in cattura video

Anche al consumo massimo, quindi, siamo intorno a 1W. Metà per quello minimo. Questi valori gli consentono di funzionare egregiamente anche senza alcun sistema di raffreddamento attivo o passivo, e di potre agevolmente essere alimentato a batteria. Unito al suo peso ridotto e sopratutto alle dimensioni minute (circa un terzo di un Raspberri Pi 2 o 3), lo rende ideale per l’uso nel campo dell’ IoT e dei dispositivi indossabili, oltre a poter essere inserito senza troppe difficoltà in qualsiasi tipo di apparecchio, anche portatile.

WiFi 802.11n e Bluetooth 4.1

Questa è la novità dello Zero “W”, dove la W sta proprio per Wireless (letteralmente: senza fili). E infatti ha integrate nella scheda le connettività Wifi e Bluetooth, usando lo stesso chip già utilizzato su Raspberry Pi 3.
Il Pi Zero W contiene tutta la tecnologia dell’originale Pi Zero, ma con una scheda leggermente riprogettata. Il salto in avanti tecnologico è dovuto alla presenza di una wireless LAN 802.11n 2,4 Ghz e al Bluetooth 4.1 LE. Questo rende il Pi Zero W molto più pratico da utilizzare rispetto al suo predecessore.

Le prove già effettuate con il Raspberry Pi 3, hanno evidenziato la buona qualità della componentistica scelta, ma anche il fatto che non avere una antenna penalizzasse pesantemente le prestazioni riducendo la portata utile a pochi metri.
Pi Zero W e Pi 3

Con il Pi Zero W, i progettisti hanno fatto un gran lavoro. aggiungenre questo componente comportava infatti diverse sfide. In primis, riuscire a ricavarne lo spazio, cosa non banale nei pochi centimentri quadrati molto affollati della scheda del Pi Zero. Ma anche riuscire a fare tutto su un unico lato della scheda, per limitare al minimo i costi produttivi (nel Pi 3, invece, si è seguito lo schema di riferimento fornito da Broadcom, che prevede schede a 2 facce – che il Pi 3 già aveva – e antenna a montaggio superficiale). Si è scelto per una antenna su PCB, ma invece della “consueta” pista in rame, si è optato per una più performante cavità risonante, tecnologia in licenza da una azienda Svedese chiamata Proant. Il risultato è uno spazio libero da piste di forma triangolo/trapezioidale, oramai segno cratteristico distintivo del Raspberry Pi Zero W.
dettaglio antenna

Test sul campo

Per testare l’efficacia di questa antenna e il grado di ricezione, ho fatto delle prove, confrontandole con il modello raspberry Pi 3.
Ho utilizzato i seguenti software:
Wavemon (Qualità percentuale, livello in dBm, velocità del link)
Iperf (connessione a pc collegato in ethernet al router/access point WiFi)
e lo script seguente per visualizzare il livello di ricezione:

watch -n1 "awk 'NR==3 {print \"Livello Segnale = \" \$3 \"00 %\"}''' /proc/net/wireless"

Ecco qui i risultati:

RaspberryPi Zero W
Wavemon Iperf Script
Distanza Ostacoli Qualità Livello Link Bitrate Segnale
2m 1 parete 86% -51dBm 65Mbit/s 26.8Mbit/s 69%
3m 2 pareti 74% -59dBm 65Mbit/s 25.1Mbit/s 53%
7m 2 pareti 56% -71dBm 58.5Mbit/s 20.5Mbit/s 40%
 6m 3 pareti 54% -72dBm  52Mbit/s 19.4Mbit/s  38%
RaspberryPi 3
Wavemon Iperf Script
Distanza Ostacoli Qualità Livello Link Bitrate Segnale
2m 1 parete 89% -49dBm 65Mbit/s 26.6Mbit/s 67%
3m 2 pareti 58% -70dBm 65Mbit/s 26.4Mbit/s 40%
7m 2 pareti 41% -81dBm 39/12.8Mbit/s 14.6Mbit/s 29%
 6m 3 pareti 46% -79dBm  39Mbit/s 13.3Mbit/s  31%

grafico wavemon

grafico iperf

Possiamo notare che vicino al router, il livello del segnale e la velocità di traferimento dei file, è praticamente la stessa per entrambi i dispositivi. Allontanandosi dal router e interponendo degli ostacoli, però, si riscontra un decadimento delle prestazioni, molto meno drastico nel Raspberry Pi Zero W, rispetto a quello del suo fratello maggiore! Possiamo dire con certezza che l’antenna risonante Proant fa il suo lavoro, e dona al Pi Zero W una ricezione Wifi migliore del modello di punta Raspberry Pi 3, pur condividendo la stessa componentistica!
Molto bene! probabilmente la prossima release del Raspberry Pi 3 porterà questa tecnologia anche sul modello maggiore.
tutte

Antenna esterna

Non contenti, i progettisti sono anche riusciti a ricavare le piazzole per saldare un connettore per una antenna esterna U.FL (tipo quello minuscolo che si usa nelle chiavette modem GSM), in modo che sia possibile utilizzare una antenna WiFi esterna, da posizionare opportunamente, se necessario Vedi la foto del dettaglio dell’antenna e delle piazzole per il connettore).

Installazione del software

Premesso che, per la prima installazione, servirà tastiera e mouse. E abbiamo una sola USB. O usate una tastiera con mousepad incorportato (come la mia RII) o , volendo, potete usare solo il mouse, altrimenti potete ottenere più porte usb, tramite un Hub.

La microSD fornita nel kit budget di Kubii, è completamente vuota. Occorrerà quindi un lettore di schede da collegare al pc per installarci un sistema operativo. Andremo quindi sulla pagina ufficiale di download e scarichiamo il pacchetto NOONB, ma attenzione: Raspbian con PIXEL ora occupa più di 4Gb (la taglia della microSD fornita in questo kit in prova). E’ possibile installare Raspbian Lite (privo dell’interfaccia grafica e di molti software a corredo) o altre distribuzioni. Ma per usare Raspbian PIXEL completa (pienamente supportata anche dal piccolo Pi Zero, escludendo il solo browser Chromium, per il quale sconsiglio l’uso sui modelli meno potenti del 3, a favore di Ephifany), occorre una microSD più capiente.

Valida alternativa potrebbe essere DietPi, un sistema che consente di personalizzare l’immagine di Raspbian Jessie, installando solo il software di contorno desiderato, con in più diverse ottimizzazioni in particolare per l’uso ottimale di RAM e CPU. Da qualche settimana è stato aggiornato per aggiungere proprio il supporto al Raspberry pi Zero W.

Noobs

Se invece avete una microSD più capiente di 4Gb, scaricate Noobs (che contiene Raspbian e permette di scaricare al volo le altre distribuzioni) o Noobs Lite (che, nel caso, scarica al volo anche Raspbian), otterrete un file .zip .

Scompattatelo e mettete tutto il contenuto (file e cartelle) nella radice della microSD.
Inserendo la microSD nel Raspberry Pi Zero, e alimentandolo, partirà. Verrà presentata la schermata di NOOBS di installazione delle distribuzioni, e un avviso che indica che è necessaria una connessione di rete. Premendo OK, riconoscerà e attiverà automaticamente la funzione wireless di bordo, e potrete configurare il Wifi, per connettervi alla vostra rete wireless casalinga. Ora potete scegliere la (o le) distribuzioni da installare!

Scegliendo Raspbian con PIXEL, una volta scaricato e avviato, fai clic sull’icona del wireless, in alto a destra sullo schermo, per individuare tua rete wireless. Immetti la tua password WiFi per connettere il Pi Zero W alla rete.

Problematiche con UART

Come Raspberry Pi 3, Anche il Pi Zero W, usa la UART principale per gestie la connettività Bluetooth. Questo comporta che la UART (seriale sui pin GPIO) identificata con il device /dev/ttyAMA0, sia occupata, e quindi non utilizzabile. Per ovviare a questo, la UART secondaria (miniUART), disponibile su /dev/ttyS0, è stata rimappata come /dev/serial0. Quindi, per rendere tutti i vecchi tutorial che usavano la UART compatibili anche con Raspberry Pi 3 e Zero W, si può sostituire in essi /dev/ttyAMA0 con /dev/serial0 per renderli compatibili con tutti i dispositivi.

Questo può comportare dei problemi, però, in alcune applicazioni particolari, in quanto la miniUART (normalmente usata per il debug su console seriale) possiede una capacità di banda inferiore, e non supporta la parità.

Case ufficiale

Assieme al Pi zero W, è stato presentato un nuovo case ufficiale per Raspberri Pi Zero e Zero W. Molto particolare, riprende nel design il case uffciale di Raspberry Pi 2 e 3, ma ha 3 cover inetrcambiabili: una chiusa, una con apertura per il GPIO (che comunque è presente anche nella parte inferiore) e una che può alloggiare il modulo telecamera per intergrare lo Zero e la camera in un unico, compatto oggetto. il case non è oggetto di questa recensione: ne parliamo nella nostra traduzione dell’estratto dal numero 55 della rivista ufficiale The MagPi, che puoi trovare qui.

Considerazioni finali

Raspberry Pi Zero W è un’ottima scheda, piccola, leggera, pratica, utilizzabile da subito. Il prezzo, seppur più che doppio rispetto allo Zero “base”, si mantiene alla portata praticamente di tutti (11 Euro). La produzione e distribuzione è stata migliorata rispetto allo Zero. Questi fattori hanno fatto in modo che le vendite registrassero un bel record di 100.000 esemplari venduti solo nei primi 4 giorni.

Tornando alla domanda che apriva questo articolo, è il Raspberry Pi ideale? Nì.. O meglio: SI! Ma non completamente.
Io ne sono entusiasta, è quasi perfetto: un computer completo, con connettività integrata, con GPIO completo, possibilità di collegamento della telecamera, uscita fullHD, più veloce del Raspberry Pi modello B originale, e costa solo 11 euro! Un unico appunto: secondo me, in questo modello, potevano aumentare la RAM disponibile a 1Gb (e parallelamente il Raspberry 3 potrebbe averne 2 Gb).
Allora si, che sarebbe il compromesso perfetto tra prezzo, dimensioni e prestazioni!
Comunque sia, un modello destinato al grande successo di pubblico.
Avete già in mente un progetto in cui utilizzarlo?

Potete acquistarlo da Kubii qui
Qui la discussione sul forum, dedicata a questo modello

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Iperammortamento e misure Industria 4.0, chiarimenti di Entrate e MiSE

Una nuova circolare spiega nel dettaglio le agevolazioni fiscali per l'ammodernamento delle imprese e alla loro trasformazione tecnologica e digitale previste nella legge di Bilancio 2017, tra le quali ammortamento, superammortamento e iperammortamento.

Per quali categorie di beni scattano i bonus super e iper ammortamento? Quali tipologie di investimento premiano e a quali condizioni? Quali i termini temporali di riferimento, le scadenze e a favore di quali soggetti?

Sono questi alcuni dei quesiti che trovano risposta nella circolare ...

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Biometano, i vantaggi e il potenziale in Italia

Luigi Mazzocchi, Mauro Scagliotti
Quali sono i vantaggi del biometano nelle sue diverse applicazioni? Che potenziale c'è in Italia per questa tecnologia, anche alla luce del quadro normativo, in corso di definizione? Sul tema proponiamo un articolo della rivista QualEnergia scritto da Luigi Mazzocchi e Mauro Scagliotti di RSE.
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Leggi l'articolo nella versione digitale della rivista QualEnergia

Lo sfruttamento energetico delle biomasse è attuato in diverse forme fra le quali, la produzione di energia elettrica da biogas prodotto dalla digestione anaerobica, che ha assunto un ruolo di primo piano.

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Su clima e rinnovabili la Cina ammonisce Trump

Redazione QualEnergia.it
L’ambasciatore cinese all’ONU rimarca la volontà di Pechino di cooperare a livello internazionale per dare seguito agli accordi di Parigi. Il suo ultimo discorso sullo sviluppo eco-sostenibile e i cambiamenti climatici segna uno stacco molto netto rispetto alle affermazioni di Donald Trump.
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Che la Cina fosse critica sulle idee di Donald Trump in campo energetico, era emerso con chiarezza già in campagna elettorale (vedi QualEnergia.it).

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Alcuni dati sull'edilizia efficiente e il mercato immobiliare

L’efficienza energetica ha fatto il suo ingresso nel settore edilizio, ma rimane molto da fare sugli edifici esistenti: solo l’11% risulta ristrutturato nelle prime tre classi energetiche, mentre rientra nelle ultime due classi energetiche quasi il 90% degli immobili da ristrutturare. I dati dell'ENEA.

Nel 2016 gli immobili delle classi energetiche più efficienti (A+, A e B) sono stati oggetto del 60% delle compravendite nel mercato “nuove costruzioni”, con un incremento del 10% rispetto al 2015.

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Solare al top delle rinnovabili: i dati 2016 sulla transizione energetica

Redazione QualEnergia.it
Pubblicato da IRENA il documento che riassume i dati 2016 sulla nuova potenza verde installata in ogni Paese del mondo. Il fotovoltaico corre e supera l’eolico, l’Asia domina il mercato grazie soprattutto alla Cina, mentre l’Europa deve accontentarsi di una crescita molto modesta.
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Con quale velocità sta procedendo la transizione energetica verso le fonti rinnovabili?

Per capire l’evoluzione delle diverse tecnologie a livello mondiale, un buon punto di partenza è il documento appena diffuso da IRENA (International Renewable Energy Association), con tutti i dati aggiornati alla fine del 2016.

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Illuminazione efficiente, nuove funzionalità per il modulo LPM di Reverberi Enetec

News dalle Aziende
Reverberi potenzia il modulo LPM per la gestione di punti luce che opera via onde convogliate. Questo modulo, installato all'interno del quadro di comando, consente la comunicazione da remoto con i moduli installati presso i punti luce.

LPM è un modulo per la gestione di punti luce che opera via onde convogliate prodotto da Reverberi Enetec, azienda italiana impegnata nel settore delle rinnovabili e dell'efficienza energetica.

Questo modulo, installato all'interno del quadro di comando, consente la comunicazione con i moduli installati presso i punti luce (LPL, LPC).

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Fotovoltaico, progetto da 14 mln per una filiera italiana

Sviluppare in Italia una filiera industriale che produca celle FV economiche ed efficienti, questo l'obiettivo del progetto europeo AMPERE, finanziato con 14 milioni di euro dal programma Ue di ricerca e innovazione Horizon 2020 e al quale partecipano in Italia ENEA, CNR-IMM di Catania, la PMI Rise Technology e 3SUN del gruppo Enel Green Power.

Sviluppare in Italia una filiera industriale in grado di produrre celle fotovoltaiche super efficienti e low-cost e riconquistare competitività nel settore.

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I problemi del parco fotovoltaico italiano e le opportunità del DTR

Giulio Meneghello
Dagli errori di progettazione, ai difetti dei componenti, moduli in primis, sono molti i problemi degli impianti FV italiani sui quali il nuovo DTR del GSE permetterà di intervenire. In attesa del webinar che QualEnergia.it dedicherà all'argomento, abbiamo approfondito il tema con alcuni esperti.
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Permetterà, finalmente, di risolvere molti dei problemi che affliggono gli impianti fotovoltaici italiani, ma il rischio di truffe da parte degli operatori è potenzialmente alto, tanto che il GSE si starebbe già attrezzando per prevenirle.

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Salute e ambiente, le esternalità delle fossili e i benefici delle rinnovabili

Redazione QualEnergia.it
Un gruppo di ricercatori ha provato a calcolare costi e benefici delle diverse fonti di produzione elettrica considerando l’intero ciclo di vita e le esternalità negative. Tecnologie pulite in netto vantaggio sulle fonti fossili, ma per le biomasse c’è qualche punto critico.
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Tra gli argomenti più citati a sostegno di un cambiamento dell'attuale sistema energetico verso le tecnologie pulite, oltre ovviamente alle minori emissioni di CO2, ci sono le esternalità negative provocate da carbone, petrolio e gas.

Eppure, determinare gli extra-costi dei combustibili fossili, scaricati sulla collettività, è impresa tutt’altro che facile. Tuttavia sono molte organizzazioni e centri di ricerca che stanno affrontando questo aspetto.

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SolarWorld AG drives focusing on high power technology in 2017

News dalle Aziende
In Bonn SolarWorld AG presented its Annual Group Report 2016 and confirmed its preliminary financial figures for the last year as well as its forecast for 2017.

During a press conference on financial statements in Bonn, Germany, SolarWorld AG presented its Annual Group Report 2016 and confirmed its preliminary financial figures for the last year as well as its forecast for 2017.

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SDC: scambiare e vendere energia rinnovabile deve essere libero per tutti. 8500 firme alla petizione.

Redazione QualEnergia.it
Una petizione del 20 febbraio e rivolta al primo ministro Gentiloni chiede di consentire finalmente in Italia lo sviluppo dei "sistemi di distribuzione chiusi" (SDC), reti elettriche private che permettono di scambiare energia, prodotta soprattutto da rinnovabili, verso più clienti.
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Articolo pubblicato il 20 febbraio 2017. Aggiornamento petizione al 31 marzo: 8500 firme

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Gennius A4 di KE copre lo sky lounge della Soonchunhyang University

In Corea, la struttura modulare Gennius A4 di KE è stata scelta per coprire un’area di 208 mq sul tetto della Soonchunhyang University e diventare lo sky lounge permanente per studenti.

Due eleganti strutture Gennius A4AS di KE sono state scelte come copertura all’ultimo piano dell’edificio della Soonchunhyang University (Corea), per rispondere all’esigenza di ottenere uno spazio coperto, suggestivo e funzionale, in vista del meeting annuale del Korean Council for Presidents of Private Universities.
La soluzione permanente – che si estende su 208 mq – rappresenta una scelta che coniuga stile e qualità, destinata ad essere d’ora in avanti lo sky lounge per gli studenti.
Le linee essenziali della A4 si integrano perfettamente alle linee moderne dell’edificio universitario e del contesto circostante.

Una caratteristica del modello A4 che ha fatto la differenza è stata quella dell’estrema modularità. Gennius permette, infatti, la copertura di spazi molto ampi ed è ampiamente personalizzabile: il sistema di chiusura a vetrate è stato realizzato ad hoc da un’azienda coreana.

Tutte le pergole Gennius, “reinventano” gli ambienti, creando dei veri e propri spazi in più, che possono essere multiuso e multifunzione, fruibili in qualsiasi stagione dell’anno.

Un progetto, questo, che rispecchia perfettamente la matrice innovativa che contraddistingue l’operato di KE. L’Azienda veneta è oggi in grado di imporsi sotto i riflettori internazionali nel settore outdoor, siglando un passo avanti nell’evoluzione progettuale al servizio del contract.

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giovedì 30 marzo 2017

Bollette, da aprile aumento del 2,9% per l’elettricità e calo del 2,7% per il gas

Per l’elettricità pesano gli effetti dei rialzi all’ingrosso di inizio anno per l’andamento dei collegati mercati europei e l’eccezionale ondata di freddo, mentre per il gas il calo è determinato dalla riduzione di diverse componenti, tra cui approvvigionamento e trasporto. Il resoconto dell'Autorità.

Nel secondo trimestre del 2017 per la famiglie ci sarà un moderato aumento della bolletta dell’elettricità e un calo per quella gas. Nello specifico dal prossimo 1° aprile per la famiglia-tipo la bolletta dell’elettricità registrerà una variazione del +2,9%, mentre per il gas la diminuzione sarà del 2,7%.

È quanto prevede l’aggiornamento delle condizioni economiche di riferimento per le famiglie e i piccoli consumatori in tutela per il secondo trimestre 2017.

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Ispra: per tagliare la CO2 nell'elettrico meglio le rinnovabili che l'efficienza

Redazione QualEnergia.it
Se le emissioni del settore elettrico sono scese in questi ultimi anni, il merito è delle fonti pulite. L'efficienza energetica, sulla quale il Governo ha annunciato sarà centrata la SEN, a scapito delle rinnovabili, almeno nel settore elettrico è molto meno efficace nel tagliare le emissioni climalteranti.

Le emissioni del settore elettrico in questi ultimi 15 anni sono calate soprattutto grazie alle rinnovabili, mentre il miglioramento delle tecnologie del termoelettrico e l'efficienza energetica hanno avuto un ruolo secondario.

Questa la conclusione del nuovo rapporto Ispra "Fattori di emissione atmosferica di CO2 e altri gas a effetto serra nel settore elettrico" (link in basso).

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Bando per idee di impresa innovative per contrastare i cambiamenti climatici

Al programma possono accedere aspiranti imprenditori che vogliono sviluppare idee o progetti d'impresa per fornire soluzioni, prodotti o servizi a basso impatto ambientale e startup e imprese già operanti in questi stessi settori, alla ricerca di un supporto per lo sviluppo del proprio modello di business o di nuovi progetti.

Sostenere idee di impresa innovative per il contrasto ai cambiamenti climatici con contributi fino a 320 mila euro.

Questo l’obiettivo ..

 

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Una campagna di crowdfunding per ricostruire parte del parco di Pantelleria

La raccolta fondi realizzata in collaborazione con la piattaforma PlanBee, ha lo scopo di ricostruire parte del patrimonio boschivo dell’isola di Pantelleria, andato distrutto lo scorso maggio a causa di un incendio doloso.

A Roma il 6 aprile prossimo il Comitato Parchi per Kyoto, insieme al Comune di Pantelleria, Legambiente, Federparchi - Europarc Italia, Kyoto Club, Marevivo e Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali dell’Università degli Studi di Palermo, presenterà la campagna di crowdfunding “10.000 alberi per Pantelleria. Per non dimenticare l’incendio 2016”.

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Rinnovabili e reti sicure, in Australia si punta sui grandi impianti FV con accumuli

Redazione QualEnergia.it
Annunciato quello che diventerà il più grande parco fotovoltaico con storage integrato del mondo: 330 MW e migliaia di batterie per un investimento di circa 1 mld di $ australiani. L’obiettivo è rendere il sistema elettrico più stabile e in grado di rinunciare al carbone.
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Non è la prima volta che l’Australia fa notizia per qualche progetto legato alla transizione energetica, che siano grandi impianti di generazione da fonte rinnovabile, mercati elettrici innovativi o batterie di accumulo.

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Ècomodo: bolletta a zero, design alle stelle

News dalle Aziende
Facile, bello e con la bolletta a zero. Con una logica di design che rivoluziona i sistemi fotovoltaici, Ècomodo® entra in casa regalando eleganza e risparmio per vent’anni. È la soluzione Invent che semplifica la vita, dona bellezza e rende ogni giorno più leggero.

Lo sostenevano gli architetti della Bauhaus, Apple ne ha fatto un dogma. Senza un design capace di migliorare la vita, nulla potrà veramente entrare nel cuore delle persone.

E questa filosofia vale anche per i pannelli fotovoltaici che, ora, possono fare il grande salto da tecnologia per gli innovatori a oggetto che rende la vita più facile per tutti.

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Fotovoltaico, mai raggiunto il limite dei 6,7 mld: siamo 700 milioni sotto

Redazione QualEnergia.it
Il limite di spesa annuo per il fotovoltaico, di 6,7 miliardi, il cui superamento stimato ha portato alla fine degli incentivi, in realtà non è mai stato raggiunto. Ad oggi siamo a circa 6 miliardi, dunque circa 700 milioni sotto la soglia e anche senza lo Spalma-incentivi non l'avremmo mai superata. La fotografia del parco FV incentivato.
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Il limite di spesa annuo per gli incentivi al fotovoltaico, fissato a 6,7 miliardi, il cui superamento ha portato alla fine delle tariffe incentivanti, in realtà non è mai stato raggiunto.

Il 6 giugno 2013, il GSE annunciava, basandosi ...

 

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Una strategia per sfruttare al meglio solare ed eolico in Africa

Alessandro Codegoni
Secondo uno studio del Lawrence Berkeley National Laboratory la soluzione entro il 2030 è, oltre che nella scelta dei siti più adatti in termini di risorse, quella di individuare il sito in modo da interconnettere il più possibile le reti esistenti delle nazioni africane. Vediamo come.
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Come si ripete spesso l’Africa ha saltato la fase della telefonia fissa, per entrare direttamente in quella basata sui reti cellulari, molto più flessibile, economica e adatta al suo vasto territorio a bassa densità di popolazione e basso reddito, largamente privo di infrastrutture.

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Efficientamento illuminazione pubblica, un documento di consultazione Consip

Consip apre una consultazione in vista della pubblicazione di un bando per l'efficientamento energetico degli impianti di illuminazione pubblica e l’affidamento dei servizi relativi agli impianti di proprietà delle PA. Contributi entro il 28 aprile.

In vista della pubblicazione di un bando per l’efficientamento energetico degli impianti di illuminazione pubblica, Consip Spa, centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana, ha pubblicato il 28 marzo scorso un documento di consultazione, per ricevere, da parte dei soggetti interessati, osservazioni e suggerimenti per una più compiuta conoscenza del mercato.

I contributi potranno essere inviati entro ...

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Bonifica amianto, posticipata la scadenza del bando per gli edifici pubblici

Prorogato di 30 giorni il termine per l'invio delle domande di finanziamento per la bonifica degli edifici pubblici dall'amianto, l'invio potrà avvenire esclusivamente attraverso l'applicativo presente sul sito del Ministero dell'Ambiente.

Prorogato di 30 giorni il termine ultimo per inviare le candidature per accedere al finanziamento della progettazione preliminare e definitiva di interventi di bonifica di edifici pubblici contaminati da amianto, riservato agli enti di cui all’art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001.

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Per gli abbonati: Atti video Workshop “Come operare nei mercati del fotovoltaico in Italia nel 2016”

Redazione QualEnergia.it
Sono disponibili gratuitamente solo per gli abbonati di QualEnergia.it PRO gli Atti Video del workshop "Come operare nei mercati del fotovoltaico in Italia nel 2016" che si è tenuto a Roma il 2 dicembre 2015. Focus: strategie per potenziare le opportunità degli operatori del FV nel nostro paese.

Sono disponibili gratuitamente solo per gli abbonati di QualEnergia.it PRO (non con 10 gg. di prova) gli Atti Video del workshop "Come operare nei mercati del fotovoltaico nel 2016" che si è tenuto a Roma il 2 dicembre 2015.

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Diagnosi energetiche nelle PMI, bando da 2,3 mln di euro in Emilia Romagna

Dal 10 aprile fino al 30 giugno 2017 le Pmi emiliano-romagnole potranno accedere alle risorse stanziate dalla Regione e cofinanziate dal Ministero dello Sviluppo economico.

Ammontano a 2 milioni e 288 mila euro le risorse che la Regione Emilia Romagna mette a disposizione delle piccole e medie imprese che realizzino diagnosi energetiche o adottino sistemi di gestione dell’energia.

Dal ...

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Climatizzazione, i dati sul mercato italiano nel 2016

Redazione QualEnergia.it
Incentivi e clima nel 2016 hanno spinto la domanda di sistemi di climatizzazione, che segnano un +28% del fatturato. Qualche dato di mercato su climatizzatori monoblocco, monosplit e multisplit, sistemi VRF, roof top, unità di trattamento aria, gruppi frigoriferi, pompe di calore, unità terminali e aerotermi.

Cresce sensibilmente il mercato dei prodotti per la climatizzazione: con un +28% sull’anno precedente, nel 2016 ha raggiunto il valore di 1.384.028.000 euro.

Merito soprattutto di ...

 

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mercoledì 29 marzo 2017

Consulta e poteri sanzionatori del GSE: illegittima la sanzione interdittiva decennale

Massimo Ragazzo
Una sentenza della Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della norma che dispone la sanzione interdittiva dell’esclusione per 10 anni dalla concessione di incentivi per le rinnovabili a carico di soggetti che abbiano fonito dati o documenti non veritieri. Le implicazioni della sentenza.

La Corte costituzionale, con sentenza 10 marzo 2017, n. 51, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 23, comma 3, del d.l.vo 3 marzo 2011, n.

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Ma almeno ci serve il gasdotto TAP?

Giulio Meneghello
Impatto ambientale a parte, il gasdotto lascia molti dubbi. Davvero migliorerà la sicurezza energetica? Finiremo per pagarlo in bolletta come il rigassificatore “strategico” e poi inutilizzato di Livorno? Ma, soprattutto, ha senso puntare su investimenti trentennali sul gas in un mondo dell'energia che cambia così in fretta?
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Un'opera “strategica”, ma che, se si va a guardare bene, ha molti rischi e incognite.

Il gasdotto TAP è un investimento sulla cui utilità e lecito avere più di qualche dubbio. E questo a prescindere dagli aspetti ambientali, contestatissimi, che stanno portando in questi giorni a un duro scontro tra Regione Puglia e Comuni salentini, da una parte, e Governo dall'altra.

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