Secondo Greenpeace è inoltre incredibile che ad aver chiarito questo aspetto non sia stato il Ministero per l’Ambiente, pure interrogato per settimane, ma ENI. L'associazione chiede che il Governo risponda e spieghi pubblicamente questa situazione. Il comunicato.
Nei mari italiani operano circa 100 piattaforme, a gas e petrolio, del cui impatto ambientale non si ha alcuna stima, misurazione o controllo. Lo ha denunciato Greenpeace in una nota stampa, specificando di aver appreso la notizia di questa mancata supervisione dell’attività delle compagnie petrolifere nei nostri mari da un comunicato stampa dell’ENI, proprietaria di gran parte degli impianti.
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via Roberto Montanaro Blog
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