REL è noto nei salotti buoni dell’Hi-Fi. Fin dagli anni ’80 realizzava subwoofer, e solo quelli. Un marchio, ancora oggi, ben accetto anche in impianti importanti
REL è una azienda ben nota agli appassionati, soprattutto di Hi Fi, ha sempre portato avanti il concetto di subwoofer come completamento di un sistema stereo, lavorando da una parte sull’affinamento dei driver, progettati e costruiti “on-house”, e dall’altra sulla velocità dell’elettronica, affinando la modalità di collegamento, che vede prediligere quella in potenza, con lo sviluppo di un cavo dotato di connettore speakon (fornito a corredo) per ottimizzare questo aspetto.
L’avvento dell’Home Theater, e dei subwoofer dedicati, non ha certo impensierito REL, che si è trovata immediatamente pronta a soddisfare degli standard mediamente inferiori rispetto a quelli richiesti dall’HiFi. Ovviamente per Home Cinema è necessario utilizzare il collegamento coassiale offerto dal sintoamplificatore, ma anche in questo REL cerca di offrire il minimo ritardo nella emissione.
Non dobbiamo dimenticarci che le frequenze gravi sono quelle che normalmente offrono il maggior delay nell’emissione, essendo interessate da grandi superfici dissipanti da gestire, e quindi anche da ineluttabili questioni fisiche. Lo stesso costruttore suggerisce anche interessanti applicazioni alternative legate all’Home Theater, per esempio come “rinforzo” del canale centrale, utilizzando l’ingresso in potenza del sub, da mettere in parallelo ai connettori di potenza del center (da settare come larga banda, ovviamente).
Il T/9i è il top di gamma della omonima serie T: quattro modelli T/0, T5i, T/7i e questo T/9i con woofer dai 16 cm singolo fino ai 20 con radiatore passivo da 25 cm dell’oggetto in prova.
Quest’ultimo con amplificatore rigorosamente in classe AB da 300 W RMS, driver attivo frontale con parapolvere rovesciato, cono in fibra di carbonio ultra-leggero e cestello in acciaio (stessa struttura per il passivo da 25 cm rivolto verso il pavimento). Ingressi ad alto livello speakon, e due a basso livello, con controlli di livello separati, uno per sistemi 5.1 e l’altro per un sistema Hi-FI.
Questo raddoppio è molto utile nel caso si conviva con due sistemi, uno cinema e uno Hi Fi e si voglia usare il subwoofer per entrambi, risultando indispensabile non solo l’ingresso ma anche il controllo di livello. Peccato manchi il controllo di fase, che potrebbe rivelarsi molto utile soprattutto in caso di installazioni in impianti Hi- Fi, visto che i moderni sintoamplificatori hanno tools in grado senza problemi di gestire anche la fase. La finitura è bianco o nero finemente laccato.
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via Roberto Montanaro Blog
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