Il Backup è quella cosa che andava fatta prima…
Negli anni decine di miei clienti hanno perso foto di famiglia, documenti di lavoro, email importanti solo per aver tralasciato la cosa più importante… il backup!
Gli utenti Mac, di default, trovano preinstallata la funzionalità TimeMachine, un backup molto semplificato dei file che però necessità di particolari accorgimenti, in particolare un server di rete in grado di gestire TimeMachine.
Guarda caso, hai un fantastico RasberryPi li vicino ed è giunto il momento di dargli un nuovo potere, quello di mettere al sicuro i tuoi dati.
Necessario
Partiamo dal necessario, ovviamente un
- RaspberryPi
- SD
- Disco USB alimentato da dedicare al progetto
- Mezz’oretta di tempo libero
Preparazione
Iniziamo con l’installare Raspbian. Inseriamo la scheda SD nel PC, scarichiamo Etcher e la il file .img di Raspbian, scegli Lite o Full in base alle tue preferenze.
Avviamo, come amministratore, il programma Etcher e selezioniamo la scheda SD corretta e il file .img appena scaricato, poi premiamo Flash!
La copia dell’immagine impiega un po’ di tempo, in base alla velocità della schedina, e alla versione di Raspbian scelta.
Perfetto, una volta completato avviamo il nostro RaspberryPi ed iniziamo con la configurazione iniziale, partendo dalla connessione alla rete (nel sito troverai guide e discussioni al riguardo).
Prima di tutto è bene, tramite il comando
sudo raspi-config
espandere la partizione e settare tutti i parametri necessari in base alle nostre preferenze.
Una volta connessi alla rete, è necessario aggiornare il tutto, quindi procedi con il comando
sudo apt update; sudo apt-get dist-upgrade ; reboot now
Sistema operativo pronto!
Ora serviranno i software netatalk e hdparm .
Linux supporta la famiglia di protocolli Appletalk. Il netatalk di Linux permette ai client Macintosh di vedere i Sistemi Linux come altri Macintosh nella rete, condividere file e usare stampanti connesse ai server Linux.
Hdparm consente la modifica avanzata dei parametri funzionali dei disposibivi ATA/IDE (hard disk, lettori CD/DVD), permettendo un fine tuning degli hard disk e lettori, che spesso rappresentano un vero collo di bottiglia per le performance di una macchina.
Installiamoli con
sudo apt install -y netatalk hdparm
Disco USB
RaspberryPi ha un piccolo difetto, non è in grado di fornire molta corrente tramite le porte USB, quindi potresti incontrare problemi nel collegare hard disk da 2.5″che non hanno una alimentazione separata.
Su alcuni modelli di RaspberryPi, è necessario aggiungere nel file /boot/config.txt la voce
safe_mode_gpio=4 max_usb_current=1
per avere la massima corrente disponibile sulle porte USB (1200 mA). Questa è sempre da intendersi come corrente totale di tutte le USB disponibili sul vostro RaspberryPi. Se l’hard disk che volete collegare assorbe più corrente, dovrete ricorrere a un alimentatore separato, o a un HUB USB alimentato.
ATTENZIONE: ora bisogna formattare il disco USB! Andranno persi tutti i dati in esso contenuti, quindi fate attenzione ad usare un disco senza dati indispensabili.
Il filesystem è la base su cui poggiano i file. Il filesystem principalmente utilizzato in Windows è NTFS, in Linux EXT4, MAC APFS e HFS. RaspberryPi lavora bene con Linux, quindi formattiamo in EXT4.
Eleviamo i nostri “poteri” con
sudo su
Se nel corso della guida, se non avrai i permessi per fare qualcosa, ricordati di eseguire prima il precedente comando.
Cerchiamo il disco USB tramite il comando
fdisk -l
il primo disco sarà la nostra scheda SD, mentre il secondo disco elencato, in questo caso /dev/sda, dovrebbe dovrebbe essere il disco USB connesso.
Per sicurezza, verifichiamo le partizioni attualmente configurate nel disco.
Fate un bel respiro e poi formattiamo con
mkfs.ext4 /dev/sda1 -L TimeMachine
dove sda1 va sostituito col nome del vostro disco, mentre TimeMachine è il nome della nuova partizione.
Linux vuole che vengano montate le partizioni in un directory dedicata, per fare questo, creiamone una e assegnamole i permessi:
mkdir /mnt/timemachine chmod 777 /mnt/timemachine
Una volta creata la directory che fungerà da mount point, “montiamo” il disco nella stessa, con il comando mount:
mount /dev/sda1 /mnt/timemachine
Da adesso in poi, possiamo accedere e lavorare al disco USB, entrando semplicemente in questa nuova cartella.
cd /mnt/timemachine
Quasi pronto! manca solo un dettaglio, bisogna montare la partizione ad ogni avvio.
Per farlo, si usa il file fstab che gestisce il montaggio dei volumi con le relative opzioni.
Apriamo il file con
nano /etc/fstab
ed aggiungiamo alla fine:
/dev/sda1 /mnt/timemachine auto defaults,user 0 1
Adattando sda1 in base ala vostro disco.
usciamo e salviamo con Ctrl+X.
Adesso riavviamo il RaspberryPi, per verificare che sia andato tutto liscio.
Time Machine
E’ giunto il momento di configurare il software per Time Machine.
Procediamo attivando lo spegnimento automatico del disco in caso di inutilizzo, per utilizzarlo in modo sicuro e prolungargli la vita.
sudo nano /etc/hdparm.conf
E copiate in fondo questa parte:
/dev/sda { spindown_time = 60 }
Poi modifichiamo l’ultima riga di questo file
sudo nano /etc/netatalk/AppleVolumes.default
aggiungendo
/mnt/timemachine "TimeMachine" options:tm allow:pi
ora cambiamo l’icona
sudo nano /etc/avahi/services/afpd.service
Incollando:
<?xml version="1.0" standalone='no'?> <!DOCTYPE service-group SYSTEM "avahi-service.dtd"> <service-group> <name replace-wildcards="yes">TimeMachine</name> <service> <type>_afpovertcp._tcp</type> <port>548</port> </service> <service> <type>_device-info._tcp</type> <port>0</port> <txt-record>model=TimeCapsule8,119</txt-record> </service> </service-group>
Riavviamo il tutto tramite
sudo service avahi-daemon restart sudo service netatalk restart
Finito! O quasi…
Se il tuo RaspberryPi è esposto ad internet, ti consiglio di seguire la guida per la messa in sicurezza presente nel blog.
Spero che questa guida vi possa tornare utile, condividetela con chi pensiate ne abbia bisogno e per le domande ci sentiamo nel forum, nella discussione dedicata.
Riferimenti utili
- RaspberryPi: Tutti i comandi utili a colpo occhio
- Proteggi il Raspberry Pi dagli hacker
- Vpn Facile! Accedi alla rete con un paio di comandi
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Ringraziamo il nostro amico Lorenzo_ per averci suggerito la scrittura di questa guida.
L'articolo Backup TimeMachine su RaspberryPi in pochi click sembra essere il primo su RaspberryItaly.
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via Roberto Montanaro Blog
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