domenica 28 maggio 2017

Monitor Audio Serie Silver, la sesta generazione arriva da Monaco

Cambiamenti innovativi sul design e una lunga ricerca nell’ingegnerizzazione interna sono i due aspetti principali della nuova Serie di diffusori Silver, di Monitor Audio.

Monitor Audio rinnova l’elegante e prestante Serie Silver, una famiglia di diffusori completa che gli appassionati conoscono bene (essendo sul mercato da tanto tempo, nelle varie versioni che si sono succedute) e lo fa usando il Monaco Hi-End come vetrina di lancio.

La nuova famiglia di speaker si compone di nove modelli, realizzati per soddisfare ogni possibile esigenza d’ascolto musicale in casa. Due sono i modelli bookshelf e tre quelli da pavimento tradizionali, mentre l’FX e i due C150/C350 si prestano per l’utilizzo nei sistemi multicanale HT. Chiude il cerchio il bellissimo subwoofer attivo W12, dalla potenza esagerata e capace di partire dai 22Hz. Per tutti ci sono le immancabili HiVe II Port e le griglie parapolvere magnetiche, per gratificare ancora di più la vista.

I due piccolini
Silver 50 (foto sopra) e Silver 100 sono i più piccoli del gruppo, ma sfoderano un’impressionante dinamica grazie a potenti magneti dei driver alloggiati al loro interno, con bobine di 32 millimetri che generano bassi incisivi. L’ultracompatto 50 è un due vie bass-reflex con un nuovo bass/midrange da 5” e ¼; nuovo è pure il tweeter da 25 millimetri C-CAM.

Il suo fratello più grande adotta lo stesso tweeter abbinato a un midwoofer da 8” C-CAM ed è capace pertanto di raggiungere prestazioni che solitamente sono riservate ai modelli da pavimento.

Da pavimento, un must per gli audiofili
Per chi preferisce le voci grosse, ecco i Silver 200, 300 e 500. Il primo è un ibrido due vie e mezzo a doppia camera, con due Hive II Port e altrettanti driver per le frequenze basse e medio-basse da 5” ¼. Aumentando le dimensioni si giunge al Silver 300, costruito sulle credenziali del suo predecessore, ma con fondamentali miglioramenti apportati al suo interno per un’emissione acustica ancora più fine e precisa.
Una coppia di woofer a lunga corsa lavorano in tandem per raggiungere le frequenze più basse con una scioltezza non indifferente. Il cabinet slim gli consente di essere posizionato ad un solo piede di distanza dalla parete, riuscendo ad offrire prestazioni sonore estremamente soddisfacenti. Data la sua elevata sensibilità, il Silver 300 può essere accoppiato anche con amplificatori modesti per tirar fuori una poderosa dinamica e riempire di musica anche gli ambienti più grandi.
Al top della gamma è il Silver 500 (foto sopra), dotato di due potenti driver C-CAM long-throw da 8″ per i bassi, eliminando la necessità di ricorrere ad un subwoofer separato. Per le medie frequenze, poi, c’è l’altoparlante dedicato RST da 4” di diametro.

Home theater di sostanza
Per gli amanti del multicanale, invece, ci sono i modelli dedicati ai canali surround e centrale del sistema home cinema. Il Silver FX nasce per essere posizionato lateralmente o posteriormente a parete; le sue caratteristiche di dispersione possono essere facilmente modificate tramite un interruttore, che offre direttività dipolo o bipolo, a seconda delle esigenze. Al suo interno trovano spazio un doppio tweeter in cupola d’oro C-CAM da 25mm e un driver da 6” per le medio-basse frequenze.
Per il canale centrale Monitor Audio propone addirittura due modelli distinti, C150 e C350.
Il primo è uno speaker compatto a due vie e mezza con due driver da 5” ¼ C-CAM e il tweeter da 25 mm in un sistema chiuso. Il C-150 funziona bene vicino alla parete e in spazi ristretti e si abbina alla perfezione con i 50 e i 200.
Il più grande Silver C350 è un tre vie vero e proprio con quattro driver ed è il partner ideale per i Silver 100, 300 e 500, dove il suo orientamento verticale dell’asse di medi e tweeter garantisce la stessa direttività attraverso l’intera installazione.

W12
Un amplificatore integrato da 500W in classe D è quello che equipaggia il subwoofer attivo W12, che ospita a bordo anche potenti DSP per correggere l’emissione acustica in funzione del suo inserimento nella stanza.
Per evitare la distorsione e la possibilità di andare in over-clipping, un sofisticato microprocessore a 32bit nel cuore del sub rileva le misure migliaia di volte al secondo, per garantire bassi potenti ma controllati e mai fastidiosi, anche nei momenti di maggiore concertazione.

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via Roberto Montanaro Blog

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