giovedì 22 giugno 2017

Arcam FMJ-UDP41, nato libero

L’Arcam FMJ-UDP411 sarà anche destinato a finire nelle nostre case, ma somiglia tremendamente a un’apparecchiatura professionale: uscite XLR bilanciate, stadi di alimentazione separati, isolamento galvanico di Classe II… Perché ascoltare musica e guardare film da Blu-ray è senz’altro un piacere e un divertimento. Ma bisogna farlo con la massima serietà

Spesso i progettisti di dispositivi  elettronici sono costretti a lavorare  “con le manette ai polsi”, cioè con  vincoli molto rigidi per quanto riguarda i  tempi di consegna, i costi di produzione,  i componenti da utilizzare. Il prodotto che  ne viene fuori sarà anche perfettamente  riuscito dal punto di vista del marketing, ma  si vede che è nato a fatica, con difficoltà. 

L’Arcam FMJ-UDP411 è invece figlio della  libertà. I suoi progettisti non hanno dovuto  lavorare con le manette: al contrario,  sono stati liberi di creare, di inventare e  sperimentare, di donare largamente.  Il risultato è un lettore Blu-ray/DVD/SACD/ CD di cui è facile innamorarsi, un po’ come  ci si innamora di un quadro o di una scultura  d’autore. Insomma: questa è arte, non  semplice industria. 

DAC BURR-BROWN A 24 BIT  E FILTRI DI BESSEL 

L’UDP411 è dotato di un pesante chassis  dall’elevato potere smorzante che migliora  le prestazioni della meccanica di lettura.  La qualità delle immagini è garantita da  un percorso di segnale breve e lineare e  da circuiti di clock di livello broadcasting;  l’UDP411 è in grado di effettuare l’upscaling  a 4K su ogni segnale video, che provenga  dalla meccanica di lettura o dallo  streaming di rete. 

A proposito di streaming, il player Arcam  supporta i formati MPEG4, AVI, WMA, MP3,  JPEG e i protocolli di rete UPnP e CIFS. Sul  pannello posteriore c’è una porta USB  che permette di importare file anche di  altri formati, come WMV, MPEG/MPG, VOB,  MKV, PNG, GIF e JPG. La sezione audio  non è meno dotata: per la conversione  D/A è utilizzato un Burr-Brown PCM1794 a 192 kHz/24 bit coadiuvato da un filtro di Bessel e da circuiti di re-clocking ad alta precisione; il filtro di Bessel, lo ricordiamo, è molto apprezzato in campo audio per via della risposta in fase lineare sull’intera banda passante.


PRO 
QUALITÀ COSTRUTTIVA 
PRESTAZIONI AUDIO/VIDEO 
USCITE BILANCIATE L/R

CONTRO
PREZZO IMPEGNATIVO 


Sul pannello posteriore dell’UDP411 abbondano i connettori: notare la presa di rete di Classe II, le uscite XLR bilanciate, l’uscita HDMI, la presa per l’antenna Wi-Fi, le porte Ethernet e USB; non mancano i pre-out RCA e le uscite ottica e coassiale.

UN PLAYER DI CLASSE II   CON USCITE BILANCIATE

Tra le prime cose che si notano sul pannello posteriore c’è la vaschetta di rete a due pin con accanto il simbolo dei due quadrati concentrici: l’UDP411 è un dispositivo  di Classe II, privo cioè di collegamento  a terra. Questo significa nessun rischio  di anelli di massa e minore sensibilità  ai disturbi presenti sulla rete elettrica; la sicurezza operativa è garantita da doppi strati di materiale isolante che circondano le parti interne sotto tensione e da limiti più stringenti riguardo alla resistenza di isolamento.

Il secondo elemento notevole è la coppia di uscite bilanciate XLR. Troviamo poi una seriale RS-232 che permette di controllare l’UDP411 mediante impianti di automazione o computer, l’ingresso per sensori IR remoti, l’ingresso trigger a 12 volt, due uscite analogiche RCA dorate, l’uscita HDMI, il connettore per l’antenna Wi-Fi (in dotazione) e la porta Ethernet (servono per utilizzare i contenuti interattivi dei BD-Live), due uscite digitali (ottica e coassiale) e la già menzionata porta USB 2.0 ad alta velocità.      

CIRCUITI DI ALIMENTAZIONE SEPARATI

L’analisi degli interni rivela una costruzione accuratissima. La meccanica di lettura, solida e pesante, è fissata al telaio tramite quattro distanziatori di metallo. Lo chassis contiene tre PCB connessi da cablaggio ordinato e ben fatto (connettori,  cavi flat con ancoraggi).

Sul PCB dell’alimentatore switching si trovano numerosi componenti, tra i quali un trasformatore rivestito di materiale plastico, un elettrolitico da 100 mF/400 V e diversi regolatori di tensione; l’UDP411 dispone infatti di circuiti di alimentazione indipendenti per la meccanica di lettura, i circuiti audio e il DAC, così da garantire minime interazioni tra una sezione e l’altra.

Sul PCB della sezione audio rinveniamo (anche) tre relè a tenuta stagna per il muting, il già menzionato convertitore Burr-Brown PCM1794 e un SRC4192I anch’esso di produzione Burr-Brown (sample rate converter per applicazioni professionali e broadcasting).

Tutto ciò giustifica il prezzo dell’UDP411, un prezzo non popolare, se vogliamo, ma perfettamente adeguato a un lettore Blu-ray costruito a regola d’arte e capace di prestazioni superbe.


LA PROVA D’ASCOLTO

L’elegante fraseggio della chitarra di Kenny Burrell (“Tres palabras”, “No More”, “Guilty”, “Montono Blues”…) crea atmosfere “cool” delicate e nello stesso tempo intense che il suono rauco del tenore di Coleman Hawkins lacera come un faro squarcerebbe un banco di nebbia. La sezione ritmica è precisa, rigorosa e fluida, ciò che le consente di affrontare con nonchalance l’incedere serrato di “Montono Blues”.
Con uno spettacolare salto di genere togliamo Burrell e Hawkins dal piatto portadischi e li sostituiamo con il “Dies Irae” di Giuseppe Verdi, brano notoriamente difficile, anzi letale: l’UDP411 non ha problemi nell’estrarre dalle tracce digitali le incredibili dinamiche del pezzo verdiano. Il player Arcam se la cava altrettanto bene con il video. Le immagini di “Sopravvissuto – The Martian” sorprendono per qualità dei colori e profondità, le figure umane si muovono con naturalezza e le ricostruzioni degli abissi spaziali sono credibilissime. Anzi, praticamente reali.


Costruttore: Arcam Ltd – Regno Unito; Distributore: MPI Electronic S.r.l. – Tel. 02/9361101 – http://ift.tt/1SXSxxQ

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via Roberto Montanaro Blog

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