Alessandro Codegoni
Tra le rinnovabili, la geotermia ad alta entalpia per la produzione elettrica, è quella che si è dimostrata meno dinamica negli ultimi 6 anni. Ora però, ammesso che si superino vuoti normativi e opposizioni locali, le nuove tecnologie potrebbero sbloccare la situazione fino a raddoppiarne la produzione.
La geotermia italiana ad alta entalpia, presa fra lentezze ministeriali e opposizioni locali, continua a ristagnare: mentre tutte le altre fonti rinnovabili galoppavano, dal 2010 – quando il settore, prima monopolio Enel, fu liberalizzato – al 2016 la produzione annuale da questa fonte in Italia è passata solo da 5 a 5,9 TWh.
Non che manchino le iniziative, ma dopo sette anni quasi tutto è ancora al livello di “valutazione iniziale”.
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via Roberto Montanaro Blog
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