Nella cornice del MusikMesse, Yamaha ha presentato alla stampa il suo nuovo “scatolotto” WXAD-10, che usando termini più “professionali” è un “wireless streaming adapter” della famiglia MusicCast
Un piccolo parallelepipedo senza display e tasti sul frontale. Ma si tratta in realtà di una vera macchina del tempo: basta connettergli un vecchio sistema audio per proiettarlo nell’era della musica liquida e connessa e dei sistemi multi room. Si tratta del WXAD-10, ultimo nato dell’ecosistema MusicCast, la piattaforma di distribuzione musicale multiroom di Yamaha che l’azienda giapponese sta spingendo a tutta forza negli ultimi due anni.
E la scelta è azzeccata: il sistema MusicCast funziona bene e questo tipo di architettura è sicuramente quella vincente per l’audio domestico del futuro. Le piccole ingenuità delle prime versioni della app di controllo MusicCast sono state risolte brillantemente; le prestazioni musicali sono all’altezza della tradizione Yamaha; la varietà di apparecchi disponibili enorme.
Il collegamento del WXAD-10 ad un amplificatore è semplicissimo, basta un cavetto RCA L/R e il gioco è fatto.
Ma in pratica cosa fa il WXAD-10, Innanzitutto è a tutti gli effetti un componente della serie MusicCast, quindi viene “visto” dalla app Yamaha come un punto di riproduzione audio, una “stanza” potremmo dire pensando a un sistema multi-room.
Sul pannello posteriore, oltre alla presa USB di alimentazione, ci sono le uscite audio analogiche, sia in formato minijack che RCA da collegare a un sistema esterno, che può essere un vecchio Hi-Fi o uno speaker attivo, anche uno solo Bluetooth, per esempio, di cui si vogliano estendere le funzioni all’architettura multiroom. E poi c’è la presa di rete Ethernet, anche se va detto che il WXAD-10 è dotato ovviamente anche di un’ottima connessione Wi-Fi.
Quindi di fatto, il nuovo Yamaha è una sorgente audio che, facendo parte del sistema MusicCast, si controlla dallo smartphone o dal tablet semplicemente attraverso un’app. E che cosa si può ascoltare? Praticamente tutto quanto è “liquido”: può ricevere musica direttamente dai device via Bluetooth o AirPlay, da una libreria di file su un server sulla rete locale (può essere anche un PC o un NAS) e dai principali servizi di streaming, come Spotify, Deezer e Tidal.
La musica riprodotta può essere condivisa e inviata in contemporanea e in perfetto sincrono a tutti gli altri speaker o device di casa compatibili con il sistema MusicCast; oppure, ovviamente, anche a quelli non compatibili, a patto di affiancarvi un altro WXAD-10.
In questo campo la fantasia è davvero l’unico limite: Yamaha, che ha tra le sue attività preponderanti (nonché la più antica) quella di produrre strumenti musicali, ha anche pensato che possa essere intelligente affiancare lo “scatolino” a un Clavinova (molte le dimostrazion in fiera in tal senso), i rinomati pianoforti digitali del marchio giapponese.
Il pannello posteriore contempla anche una presa Network, anche se l’apparecchio funziona benissimo in wireless.
In questo modo il pianoforte, che normalmente è dotato di uno speaker di ottima qualità e di buoni amplificatori, oltre che di un ingresso per una sorgente esterna, diventa indirettamente anche un sistema hi-fi, in grado di riprodurre non solo la musica “suonata” sullo strumento, ma anche quella registrata. Tra l’altro una soluzione di questo tipo può essere usata con grande soddisfazione per farsi accompagnare al pianoforte da una base audio.
Parliamo di qualità, che oseremmo definire sorprendente; in un ascolto approfondito nelle nostre sale il piccoletto se l’è cavata davvero bene, dimostrando di avere ben poco da invidiare a sistemi più costosi (seppur con qualche incertezza se collegato tramite connettore minijack, decisamente migliore il collegamento RCA). Prestazioni confermate anche dalle caratteristiche dichiarate, visto che siamo in presenza di un sistema in grado di riprodurre correttamente file e stream WAV e FLAC fino a 192 KHz e 24 bit e ALAC fino a 96 KHz e 24 bit.
In ogni caso, si sente un po’ la mancanza di un’uscita digitale, che sia ottica o coassiale, che permetta di bypassare i convertitori integrati. Allo stesso modo, non sarebbe male avere anche un ingresso analogico che possa permettere di “iniettare” un segnale analogico dallo stesso impianto (per esempio un giradischi) verso altri apparecchi multiroom MusicCast.
In compenso la buona notizia è il prezzo: il listino si ferma a 129 euro, decisamente meno di molti modelli concorrenti.
Costruttore Yamaha Corp. • Distributore Yamaha Music Europe GmbH Branch Italy – it.yamaha.com
L'articolo Yamaha WXAD-10, Il piccoletto che parla il MusicCast sembra essere il primo su HC | Home Comfort & Design.
da HC | Home Comfort & Design http://ift.tt/2pYmg2V
via Roberto Montanaro Blog
Nessun commento:
Posta un commento