Alessandro Codegoni
Sono sempre più diffusi stufe, caminetti e accessori decorativi con fiamma alimentata dal “bioetanolo. Una scelta rapida e pratica per integrare il proprio riscaldamento, ma usato senza canna fumaria potrebbe essere una scelta non molto salutare. Quali i costi per riscaldarsi con questo combustibile?
In questo inverno di gelo profondo come resistere alla possibilità di aggiungere immediatamente in casa una fonte di calore “sostenibile”, cioè non dipendente da combustibili fossili, senza lavori di idraulica o muratura, a costo relativamente basso e spesso con un risultato esteticamente tanto piacevole da aggiungere la nuova fonte non in un qualche angolo poco visibile della casa, ma nel bel mezzo del “salotto buono”?
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via Roberto Montanaro Blog
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